Tinteggiare casa da soli è semplice e consente di risparmiare i costi per la manodopera, ma è un lavoro da svolgere con perizia e attenzione.
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Tinteggiare casa da soli è semplice e consente di risparmiare i costi per la manodopera, ma è un lavoro da svolgere con perizia e attenzione.
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Tinteggiare casa è uno di quei lavori fai da te in cui tutti, prima o poi, possono dire di esserci cimentati.
Insomma, si tratta di un’attività semplice che permette di risparmiare i costi per la manodopera, ma non per questo poco faticosa o da svolgere con approssimazione.
Per tale motivo, dedicati a questo lavoro solo quando hai sufficiente tempo libero per portarlo a compimento con calma e attenzione.
Il periodo migliore per ridipingere pareti e soffitti interni è senza dubbio la primavera o l’inizio dell’estate.
È infatti preferibile evitare i mesi più freddi sia per permettere alle pitture di asciugarsi più rapidamente sia per favorire l’areazione dei locali, necessaria per eliminare l’odore intenso della pittura fresca.
La cadenza con cui effettuare l’intervento è mediamente di almeno 5–6 anni anche se, naturalmente, molto dipende dalle abitudini personali e dai componenti della famiglia, oltre che dalla qualità della tinteggiatura stessa.
In una famiglia con bambini piccoli e animali, ad esempio, le pareti saranno soggette a sporcarsi più rapidamente. Inoltre, locali come cucina e bagno sono più soggetti a formazione di condensa e richiedono una imbiancatura più frequente rispetto ad altre stanze.
Per tinteggiare casa occorre munirsi di una serie di attrezzi che ti potrai procurare presso un centro di bricolage:
• teli di plastica per coprire mobili e pavimenti
• scotch carta per proteggere porte, prese e interruttori
• scala
• spatole, raschietti, carta vetrata
• spugna e spazzola
• pennello, pennellessa, rullo e pennellino per i ritocchi.
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Tra i materiali occorrenti però il principale sarà la pittura. Rimandandoti a un articolo di approfondimento sull’argomento, ti anticipo solo che tra quelle più usate ci sono le pitture a tempera e le idropitture lavabili.
Qui mi soffermerò più in dettaglio sulla quantità di prodotto da acquistare.
Per sapere quanti barattoli di pittura acquistare, devi innanzitutto calcolare i metri quadri da tinteggiare, ottenuti sommando le superfici di pareti e pavimenti al netto di porte e finestre.
Su ogni confezione di pittura troverai indicati i metri quadri pitturabili con la quantità contenuta. Dividi la superficie totale per questo valore e avrai il numero di confezioni da acquistare.
Arrotonda per eccesso il numero di confezioni per eventuali imprevisti e per avere materiale disponibile per piccoli ritocchi.
Prima di incominciare a tinteggiare casa, occorre eseguire tutte le operazioni necessarie per preservare gli oggetti presenti ed evitare faticose operazioni di pulizia a fine lavoro.
Se non è possibile spostare altrove i mobili, posizionali a centro stanza e ricoprili con dei teli di plastica da fissare con nastro adesivo.
Incarta battiscopa, porte e finestre con fogli di giornale, fissati con scotch carta.
Ricopri il pavimento con un telo di plastica, sia per preservarlo che per evitare di scivolare durante il lavoro.
Rimuovi inoltre ogni elemento da pareti e soffitto, come lampadari, lampade, termosifoni, placchette degli interruttori, chiodini o ganci di quadri e mensole.
La preparazione adeguata della superficie da tinteggiare è fondamentale per ottenere un buon risultato e dipende dallo stato in cui si trova.
Se le pareti appaiono screpolate, rimuovi con una spatola lo strato di pittura presente, altrimenti rischia di rigonfiarsi e staccarsi con il nuovo strato che verrà applicato.
Provvedi anche a raschiare via eventuali muffe e segni di umidità e applica sulle macchie un prodotto antimuffa.
Se è presente una carta da parati dovrai naturalmente rimuoverla passando con il pennello gli appositi prodotti liquidi che consentono di staccarla con più facilità.
Una volta messa a nudo la parete, potrai procedere a otturare piccoli fori dovuti a chiodi e a stuccare eventuali crepe.
Esegui invece direttamente questa operazione, se le pareti sono già in buono stato e non richiedono la rimozione del precedente strato di pittura.
Dopo la stuccatura, andrà effettuata una carteggiatura con carta vetrata dalla grana sempre più sottile in modo da rendere le superfici lisce e livellate.
Prima di tinteggiare le pareti, è necessario stendere una mano di fissativo, da diluire in acqua nelle proporzioni indicate sulla confezione.
Scopo del fissativo è quello di eliminare ogni ulteriore residuo di polvere, evitare l’eccessivo assorbimento di pittura e facilitare lo scorrimento di rullo o pennello.
Negli ambienti umidi è opportuno far precedere alla stesura di fissativo una mano di isolante.
Se le superfici da tinteggiare sono ampie, preferisci l’utilizzo del rullo al pennello, scegliendo quest’ultimo per le parti che richiedono più precisione come angoli e profili.
Il rullo consente anche di ottenere un consumo inferiore di pittura a parità di superficie da imbiancare.
Strizza bene l’attrezzo sull’apposita griglia prima di usarlo, in modo da evitare di far colare la pittura.
Incomincia il lavoro dal soffitto, per poi procedere con le pareti. Ti consiglio però di portare al termine la tinteggiatura almeno di ogni parete, senza effettuare pause che potrebbero compromettere l’uniformità della stesura.
Per ottenere un buon risultato, in particolare se si dipinge la parete in un colore diverso dal precedente, è necessario stendere due o tre mani di pittura, di cui quelle successive alla prima devono essere più diluite e passate in senso perpendicolare alla precedente.
Lascia asciugare completamente ogni mano prima di procedere con la successiva.
Il tempo di essicazione di una parete è in genere di una giornata, ma è bene controllare le indicazioni riportate sulla scheda tecnica della pittura.
Se non sei molto pratico di questo tipo di lavoro, eseguilo sempre di giorno, con la luce naturale. Solo con il tempo e quando avrai acquisito maggiore esperienza, potrai dedicarti alla tinteggiatura anche con la luce artificiale.
Rullo, pennelli e spatole non devono essere lavati per forza immediatamente. La sera puoi avvolgerli in una pellicola o in un foglio di alluminio per poi lavarli al termine del lavoro.
La pulizia va effettuata utilizzando acqua se hai usato le idropitture, acquaragia se hai scelto gli smalti.
Dopo il lavaggio, riponi gli attrezzi in un luogo ben arieggiato che ne faciliti una rapida asciugatura.
Eventuali macchie presenti sul pavimento o sugli infissi vanno invece rimosse immediatamente con acqua tiepida, soprattutto nel caso di materiali in legno da cui la pittura potrebbe essere assorbita.
Per finire, non buttare la pittura avanzata negli scarichi o nella spazzatura, ma rivolgeti ai centri specializzati o alle isole ecologiche per lo smaltimento.
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