Sono varie le strade da percorrere per ottimizzare le prestazioni energetiche degli edifici: tra le tante, anche l’uso di tegole sostenibili.
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Sono varie le strade da percorrere per ottimizzare le prestazioni energetiche degli edifici: tra le tante, anche l’uso di tegole sostenibili.
Nei prossimi anni, l’esigenza di avere edifici residenziali sostenibili sarà sempre più centrale. Con l’approvazione della Direttiva Europea sulle Case Green è infatti iniziata, in vista della dead line del 2050, la road map per arrivare alle emissioni zero di tutto il parco edilizio dell’Unione Europea.
Sono diverse le strade che si possono percorrere pur di riuscire a ottimizzare le prestazioni energetiche. Tra le tante, possiamo contemplare anche l’utilizzo di tegole sostenibili.
Si può approfittare di eventuali lavori di ristrutturazione del tetto, spesso obbligati dai tragici effetti provocati dal maltempo, per posizionare nuove tegole a basso impatto ambientale.
In questi casi, il rifacimento tetto con pro-tetto.it si rivela una scelta ottimale, grazie soprattutto al metodo di lavoro unico dell’azienda.
Quali sono i migliori materiali da prendere in considerazione per il rifacimento del manto di copertura? Scopriamo insieme qualche informazione in merito nelle prossime righe.
Può sembrare strano, ma anche le tegole in cemento rappresentano una soluzione sostenibile. Anche se parlare di cemento richiama alla mente immagini di edilizia selvaggia, le tegole fatte con questo materiale non sono così fortemente impattanti.
Il motivo della sostenibilità in questo caso è da ricondurre alla filiera produttiva della materia prima. Una cosa che non tutti sanno è che la loro produzione richiede ben il 30% di energia in meno rispetto a quella delle tegole in cotto.
Inoltre, queste coperture producono circa la metà delle emissioni di CO2.
Un altro motivo per cui si può parlare di sostenibilità quando si citano le tegole in cemento riguarda la loro efficienza e la durata nel tempo.
Infine, contrariamente a quanto si creda, il cemento è completamente riciclabile.
Se si parla di tegole sostenibili non possiamo non citare le scandole in legno, diffuse soprattutto nei Paesi del Nord Europa. Il legno è infatti il materiale naturale per eccellenza.
Realizzate con essenze come il pino e il rovere, sono caratterizzate da una forma che può essere piana o a cuneo. Questo dettaglio non è casuale: permette, infatti, di facilitare il processo di sovrapposizione in fase di copertura dei tetti.
Uno svantaggio di queste tegole è costituito dal fatto che non sono impermeabili. Per questo motivo, è necessario ricorrere a rivestimenti specifici in catrame.
Parliamo ora delle tegole in laterizio, la soluzione più diffusa nel nostro Paese per le coperture, da prendere sicuramente in considerazione se si vuole ristrutturare il tetto facendo attenzione all’ambiente.
Il laterizio è infatti un materiale durevole e naturale (è prodotto a partire da materie prime ceramiche di pasta porosa).
Ha il vantaggio di poter essere prodotto in molti contesti. Basta, infatti, che ci sia la possibilità di estrarre dell’argilla.
Per questo motivo può essere considerato un materiale a Km 0 e quindi non c’è il problema dell’impatto ambientale dovuto al trasporto.
Tra le soluzioni per tetti sostenibili, non possiamo non citare le tegole fotovoltaiche. Soluzione ideale nel caso in cui, per motivi di vincoli paesaggistici o nei frangenti in cui si ha a che fare con un edificio storico, non è possibile installare un impianto fotovoltaico, possono essere utilizzate al posto delle tegole tradizionali, per coprire tutta la superficie del tetto con minore impatto.
La copertura ideale per l’installazione di tegole fotovoltaiche prevede un’inclinazione compresa tra i 5° e i 60°.
È possibile anche alternarle con tegole tradizionali, opzione ideale quando, sul tetto, ci sono delle zone ombreggiate parzialmente o totalmente.
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