3 soluzioni per separare cucina e soggiorno senza pareti

In questo articolo esploreremo tre diverse soluzioni progettuali per separare cucina e soggiorno senza dover ricorrere alle pareti divisorie.

separare cucina e soggiorno

Doimo Cucine (photo credit Ufficio Stampa Clara Buoncristiani)

È proprio necessario separare cucina e soggiorno?

Come architetto, posso confermare che la questione se separare o meno cucina e soggiorno è una delle decisioni più rilevanti nei progetti di ristrutturazione o nuova costruzione di una casa.

L’open space, che combina cucina e soggiorno in un unico ambiente, è diventato una richiesta frequente da parte dei committenti. Questa scelta spesso dipende dal gusto personale e dallo stile di vita, ma in molti casi è anche una necessità dettata dalle dimensioni ridotte degli appartamenti.

Quando però lo spazio non è un problema, i clienti si trovano di fronte a un bivio: optare per un ambiente aperto o separare la cucina dal soggiorno?
La prima soluzione è quella preferita da chi desidera nascondere il disordine o evitare che gli odori e i fumi della cucina si diffondano nel soggiorno. D’altra parte, chi non vuole invece rinunciare alla convivialità e desidera non isolarsi mentre cucina, spesso preferisce un ambiente unico.

Esiste una soluzione intermedia che permette di conciliare entrambe le esigenze: separare i due ambienti con elementi flessibili, diversi dalle tradizionali pareti. Questi elementi in alcuni casi possono fungere da filtro, separando gli spazi solo idealmente, in altri essere realmente aperti o chiusi a seconda delle necessità del momento.

In questo articolo, esploreremo alcune soluzioni progettuali per raggiungere questo equilibrio ideale.

#1 Separare cucina e soggiorno con vetrate scorrevoli

L’uso di vetrate scorrevoli per separare soggiorno e cucina è una soluzione che contribuisce a mantenere un senso di apertura e continuità visiva, pur consentendo l’isolamento quando necessario.

Le vetrate, essendo di grandi dimensioni, devono essere realizzate con materiali di alta qualità. È fondamentale utilizzare vetro temperato per la sua resistenza e sicurezza, poiché in caso di rottura si frantuma in piccoli pezzi non taglienti. Il vetro stratificato, con una pellicola di PVB tra le lastre, offre ulteriore sicurezza e isolamento acustico.

Il sistema di scorrimento deve essere composto da binari di alta qualità, realizzati in materiali resistenti come l’acciaio inossidabile, per garantire una lunga durata e un funzionamento silenzioso. I cuscinetti a sfera permettono un movimento fluido e senza intoppi, mentre i sistemi soft-close assicurano una chiusura ammortizzata, evitando impatti violenti e aumentando la sicurezza. I binari, posizionati a soffitto o a pavimento, devono garantire stabilità e funzionalità.

Per un buon isolamento acustico tra i due ambienti, è essenziale utilizzare guarnizioni di tenuta intorno ai bordi delle vetrate.

Il design dei vetri può essere personalizzato con trattamenti che lo rendano, a seconda delle preferenze, completamente trasparente, opaco, satinato o decorato.

#2 Separare cucina e soggiorno con una libreria autoportante

L’uso di una libreria freestanding per separare cucina e soggiorno permette di definire gli spazi senza costruire muri, mantenendo un senso di apertura e luminosità.
Se ben progettato, questo elemento d’arredo non solo separa, ma diventa anche un oggetto di design che valorizza entrambi gli spazi, offrendo al contempo praticità e un tocco di eleganza.

La libreria può essere utilizzata per esporre libri, oggetti decorativi, piante o persino elettrodomestici da cucina, offrendo una combinazione di praticità ed estetica.

Per garantire stabilità, è importante che abbia una struttura robusta, preferibilmente realizzata con materiali di alta qualità come legno massello o metallo, ben bilanciata per evitare ribaltamenti, specialmente se la libreria sarà utilizzata su entrambi i lati.

L’altezza della libreria è un fattore cruciale dal punto di vista progettuale. Se arriva fino al soffitto può creare una separazione netta e definita, invece se si mantiene più bassa consentirà di mantenere una maggiore connessione visiva tra cucina e soggiorno, favorendo la comunicazione tra i due ambienti. Anche l’uso di ripiani aperti su entrambi i lati contribuisce a creare una sensazione di continuità, permettendo alla luce di filtrare e mantenere gli ambienti luminosi.

#3 Separare cucina e soggiorno con un camino

L’utilizzo di un camino per separare cucina e soggiorno rappresenta una soluzione in grado di creare un punto focale di grande impatto visivo, aggiungendo all’ambiente un elemento di calore e accoglienza.

Un camino bifacciale è l’opzione ideale per questa configurazione, poiché permette di godere del fuoco da entrambi i lati. Posizionarlo in una struttura centrale consente di definire chiaramente i due spazi, pur mantenendo una fluidità di movimento e di sguardi tra gli ambienti. Questo tipo di camino può essere incassato in una parete o inserito in una struttura appositamente progettata che funge da divisorio.

Il design deve essere studiato con cura per integrarsi armoniosamente con lo stile dell’arredamento esistente. In un contesto moderno, un camino con linee pulite e materiali come vetro e acciaio può creare un effetto contemporaneo ed elegante. In ambienti più tradizionali, opta invece per rivestimenti in pietra o mattoni che aggiungono un tocco rustico e accogliente.

La scelta del combustibile è un altro aspetto da considerare. Un camino a legna offre un’atmosfera autentica e tradizionale, con il fascino del fuoco vivo e il suono del legno che brucia. Tuttavia, richiede una maggiore manutenzione e un sistema di ventilazione adeguato. Un camino a gas, d’altra parte, è più pratico e facile da gestire, garantendo comunque un effetto visivo suggestivo. Esistono anche camini elettrici o a bioetanolo che offrono flessibilità e facilità di installazione, senza necessità di canna fumaria.

La sicurezza è fondamentale quando si integra un camino in un ambiente domestico, assicurati quindi che sia installato correttamente e siano rispettate tutte le normative di sicurezza. La scelta di materiali ignifughi per le superfici circostanti e l’installazione di una barriera protettiva possono prevenire incidenti e garantire un utilizzo sicuro.

Oltre a fungere da divisorio, il camino può essere integrato con altri elementi funzionali. Ad esempio, è possibile progettare nicchie laterali per lo stoccaggio della legna o per esporre oggetti decorativi. La parte superiore della struttura può essere invece utilizzata per installare una mensola, aggiungendo ulteriore spazio espositivo.

Conclusioni

Oltre a quelle illustrate, esistono molte altre soluzioni creative per separare cucina e soggiorno: penso ad esempio all’uso di isole o penisole della cucina che fungono da divisorio naturale, a pannelli scorrevoli o tende che possono essere utilizzati per una separazione flessibile e temporanea o anche all’uso di colori e materiali differenti per pavimenti e soffitti che può aiutare a distinguere visivamente i due spazi.

E tu invece, quale scelta hai fatto per dividere la tua cucina dal soggiorno? Raccontaci nei commenti le tue esperienze, per aiutarci ad arricchire il ventaglio di opzioni disponibili per creare ambienti funzionali e armoniosi.




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