Il Fisco conferma che, per la sostituzione del piatto doccia, è possibile usufruire del bonus ristrutturazione ma solo a precise condizioni.
Iscriviti alla Newsletter
Il Fisco conferma che, per la sostituzione del piatto doccia, è possibile usufruire del bonus ristrutturazione ma solo a precise condizioni.
Serie S-Lite di Provex (photo credit Studio Roscio)
Indice
Un contribuente ha recentemente rivolto un quesito alla rivista online dell’Agenzia delle Entrate, Fisco Oggi, chiedendo se la sostituzione del piatto doccia rientri tra gli interventi che consentono di beneficiare dei bonus edilizi.
L’Agenzia ha risposto affermativamente, confermando che è possibile usufruire del bonus ristrutturazione per le spese sostenute per questo tipo di intervento, ma solo a precise condizioni.
In questo articolo, ti spiegherò nel dettaglio quali sono queste condizioni, in modo da evitarti di commettere errori nella dichiarazione dei redditi che potrebbero comportare la revoca delle agevolazioni fiscali e l’applicazione di sanzioni.
La sostituzione del piatto doccia è classificata come un intervento di manutenzione ordinaria, secondo quanto stabilito dalla lettera a), comma 1, dell’articolo 3 del Testo Unico dell’edilizia (che definisce le categorie degli interventi edilizi).
Tuttavia, la normativa che regola il bonus ristrutturazione (art. 16-bis del Testo Unico delle Imposte sui Redditi) prevede che le spese per interventi di manutenzione ordinaria siano detraibili solo se eseguite sulle parti comuni di fabbricati plurifamiliari.
Nel caso specifico del bagno, questo si trova generalmente all’interno di una singola unità immobiliare e non fa parte delle parti comuni del condominio. Di conseguenza, la semplice sostituzione del piatto doccia, di per sé, non sarebbe sufficiente per accedere alle detrazioni fiscali.
La condizione fondamentale per poter beneficiare del bonus è che l’intervento sia inserito in un contesto più ampio di manutenzione straordinaria. Secondo una regola generale dei bonus edilizi, un intervento che singolarmente non è detraibile, lo diventa quando risulta assorbito da un intervento di categoria superiore.
In altre parole, se ti limiti a sostituire il piatto doccia senza effettuare ulteriori lavori, non avrai diritto ad alcuna agevolazione fiscale.
Se invece la sostituzione si rende necessaria a seguito di un intervento più complesso, come ad esempio il rifacimento totale dell’impianto idrico (che comporta lo smantellamento dei rivestimenti e la rimozione dei sanitari) allora l’intervento rientra nella categoria della manutenzione straordinaria. In questo caso, diventa parte integrante di un lavoro più ampio e, di conseguenza, è possibile usufruire del bonus.
La Legge di Bilancio per il 2025 ha introdotto alcune modifiche riguardo alle aliquote di detrazione applicabili al bonus ristrutturazione. Le nuove aliquote sono così suddivise:
• 50% della spesa sostenuta per lavori eseguiti sull’abitazione principale
• 36% della spesa sostenuta per lavori eseguiti su abitazioni diverse da quella principale (ad esempio, una seconda casa o un immobile locato).
In entrambi i casi, il tetto di spesa su cui è possibile applicare la detrazione rimane fissato a 96.000 euro.
Questo significa che, se decidi di sostituire il piatto doccia nella tua abitazione principale (ovvero la casa in cui risiedi stabilmente e dove è registrata la tua residenza), potrai detrarre il 50% della spesa sostenuta, ripartendo il totale in 10 rate annuali di pari importo.
Se, invece, l’intervento viene effettuato in un’altra unità immobiliare, ad esempio la tua casa per le vacanze o un immobile che hai concesso in affitto, la detrazione applicabile sarà del 36%, sempre suddivisa in 10 rate annuali.
Per evitare di incorrere in errori che potrebbero compromettere l’accesso alle agevolazioni fiscali, è importante tenere presenti alcuni aspetti pratici.
Assicurati di conservare tutta la documentazione relativa ai lavori effettuati, in particolare le fatture, le ricevute dei bonifici parlanti e le eventuali abilitazioni amministrative necessarie per effettuare i lavori. Questi documenti saranno indispensabili per dimostrare la natura e l’entità degli interventi in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Attenzione ai tempi di esecuzione: ricorda che i bonus edilizi sono soggetti a scadenze e condizioni specifiche. Verifica sempre che i lavori vengano completati entro i termini previsti dalla normativa e che tutte le spese siano correttamente documentate.
In caso di dubbi, ti consiglio di rivolgerti a un commercialista o a un tecnico abilitato (come un architetto, un ingegnere o un geometra) per ottenere una consulenza personalizzata e assicurarti di rispettare tutte le normative vigenti.
La sostituzione del piatto doccia può rappresentare un’opportunità per beneficiare dei bonus edilizi, ma solo se inserita in un contesto di interventi più ampi che rientrano nella categoria della manutenzione straordinaria.
È fondamentale rispettare le condizioni previste dalla normativa e documentare accuratamente tutte le spese sostenute.
Con le nuove aliquote introdotte dalla Legge di Bilancio per il 2025, puoi detrarre fino al 50% della spesa per l’abitazione principale e fino al 36% per le altre unità immobiliari, sempre nel rispetto del tetto massimo di 96.000 euro.
Seguendo queste indicazioni e avvalendoti di una consulenza professionale, potrai ottimizzare l’accesso alle agevolazioni fiscali e trasformare un semplice intervento di manutenzione in un’opportunità di risparmio.
Iscriviti alla Newsletter