Un elevatore è un impianto destinato al trasporto verticale delle persone, molto simile a un ascensore, ma con alcune differenze: ecco quali.
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Un elevatore è un impianto destinato al trasporto verticale delle persone, molto simile a un ascensore, ma con alcune differenze: ecco quali.
Vimec Aritco HomeLift (photo credit Umbrella)
Tante volte sentiamo parlare di elevatori e in alcuni casi viene usato questo termine come sinonimo di ascensori. In realtà, si tratta di due tipi di impianti diversi.
Come l’ascensore, l’elevatore è un impianto destinato al trasporto verticale delle persone, ma si distingue dal primo per:
• dimensioni dei volumi tecnici
• velocità di esercizio (e quindi potenza impegnata)
• costi necessari per l’installazione e la manutenzione.
L’installazione di un elevatore al posto del tradizionale ascensore è presa in considerazione soprattutto quando ci sono difficoltà tecniche nell’eseguire i lavori.
L’ascensore richiede infatti uno scavo di qualche metro per la realizzazione della fossa e anche la presenza di una testata che fuoriesce dall’ultimo livello di sbarco.
Di contro, la velocità di funzionamento di un elevatore, rispetto a un ascensore, è decisamente più ridotta, per motivi di sicurezza.
Perché scegliere, dunque, un elevatore? Come potrai vedere proseguendo nella lettura dell’articolo, in alcuni casi ci sono significativi vantaggi, in altri risulta una scelta obbligata per motivi tecnici.
Fino a pochi anni fa l’elevatore (detto anche mini ascensore o ascensore domestico) era considerato unicamente un ausilio per il trasporto dei disabili e anche la sua estetica ne risentiva.
Oggi, invece, questi impianti sono altrettanto curati degli ascensori dal punto di vista del design, delle finiture e delle tecnologie, per cui non arrecano alcun danno estetico agli edifici in cui sono installati.
Fare un elenco dei motivi che possono portare a preferire l’elevatore all’ascensore è piuttosto semplice:
• le opere murarie necessarie sono davvero ridotte (anzi in alcuni casi del tutto assenti)
• gli ingombri sono decisamente più contenuti, motivo che li rende preferibili soprattutto per l’inserimento in edifici esistenti
• i costi di gestione sono molto limitati, poiché l’impianto funziona con una normale rete domestica a 220 V
• la manutenzione è più semplice e quindi meno costosa.
L’elevatore consuma quindi come un comune elettrodomestico, per cui non provoca l’aumento di costi di gestione dell’abitazione, neanche in condominio.
La potenza impegnata è di solito compresa fra 0,5 e 2 kW. Spesso per il funzionamento è sufficiente una tensione monofase, senza la necessità di dover installare un contatore trifase dedicato.
Certo, la potenza necessaria è bassa anche perché la velocità del dispositivo è ridotta. Per legge, essa non può essere superiore a 0,15 metri al secondo. Questo rende gli elevatori poco adatti a edifici dove occorre superare dislivelli molto elevati o dove bisogna gestire un flusso ingente di persone.
Essendo un dispositivo necessario per il superamento delle barriere architettoniche, l’installazione di un elevatore consente di usufruire di tutte le agevolazioni fiscali previste in questo caso:
• bonus ristrutturazione 50%
• bonus barriere architettoniche 75%
• superbonus 70%
• IVA agevolata al 4%.
Come detto, gli elevatori hanno dimensioni davvero ridotte e possono essere inseriti anche in edifici esistenti dove le condizioni di spazio parrebbero davvero rendere impossibile l’installazione.
Per rendere ancora più facile l’installazione, senza però penalizzare l’utilizzatore, sono disponibili in commercio modelli con diverse tipologie di porte:
• tradizionali ad anta
• scorrevoli
• a soffietto.
Ci sono poi elevatori privi di porte di cabina che funzionano con il meccanismo detto a uomo presente, cioè durante il tragitto il passeggero deve tenere premuto il pulsante fino al raggiungimento del livello a cui deve accedere.
Il funzionamento di un elevatore può avvenire, come quello dell’ascensore, ad azionamento elettrico o oleodinamico: in entrambi i casi i consumi restano sostanzialmente gli stessi.
L’azionamento elettrico avviene tramite un argano che trasmette il moto alla cabina mediante l’aderenza delle funi.
Quello oleodinamico (o idraulico) prevede invece il moto di un pistone idraulico collegato a una centralina dell’olio attraverso una tubazione dove scorre un fluido in pressione.
L’installazione di un ascensore è obbligatoria nella costruzione di nuovi edifici con più di tre piani fuori terra. Lo prevede infatti la Legge 9 gennaio 1989, n. 13, Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati.
Quando occorre invece installare un impianto di sollevamento verticale in un edificio esistente, magari proprio per superare le barriere architettoniche, si può scegliere tra l’ascensore e l’elevatore.
Per capire quale sia la scelta più adatta, occorre fare un’attenta valutazione che tenga conto:
• delle esigenze degli utilizzatori
• del budget a disposizione
• delle caratteristiche dell’immobile
• della normativa vigente.
In linea di massima, l’elevatore rappresenta la scelta giusta per le abitazioni private o per gli edifici con pochi piani, mentre l’ascensore è più indicato per i condomìni o le palazzine con molti piani e che servono numerosi occupanti.
Si tratta però di una regola di carattere generale, a cui possono esserci delle eccezioni. Ad esempio, in un condominio con quattro o cinque piani dove ci siano vincoli costruttivi si può essere costretti a installare un elevatore. Allo stesso modo, volendo si può installare un ascensore anche in una abitazione monofamiliare.
Insomma, in alcuni casi la scelta può essere obbligata a causa di vincoli costruttivi o limiti di budget, in altri è del tutto libera.
Come avviene per gli ascensori, anche per gli elevatori occorre rispettare severi obblighi normativi che impongono una costante manutenzione periodica per ragioni di sicurezza.
Se installi questo tipo di impianto, ti consiglio quindi di sottoscrivere un contratto di assistenza con una ditta che ti garantisca un servizio di pronto intervento 24 ore su 24.
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8 Commenti. Nuovo commento
buonasera dott.ssa Granata…abbiamo un vecchio palazzo storico con un scala abbastanza grande a sbalzo, al piano terra e al primo piano c’e un’attivita commerciale al piano secondo un’abitazione privata mentre al terzo piano abbiamo aperto da poco un beb composto da tre camere. Ci troviamo a fronteggiare quotidianamente le famose barriere architettoniche…sarebbe piu corretto installare un ascensore o un elevatore?
Un ascensore.
Agevolazione per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
Buongiorno Dott.ssa Granata,
mi scuso se la importuno, ma pare che il bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche non è ancora entrato nei radar delle Banche (!), pur considerando la delicatezza dell’argomento. Le pongo quindi due semplici quesiti circa la possibilità di procedere nel nostro condominio, che ha già deliberato i lavori per la realizzazione di un impianto elevatore.
L’agevolazione scade a fine 2022, ma a tutt’oggi le istituzioni finanziare non hanno emanato le linee guida circa la cessione del credito specifico, previsto al 75% delle spese sostenute, stabilito dalla legge di bilancio 2022.
La prima domanda, come si evince in una nota delle Agenzie delle Entrate allegata, sul totale dell’opera verrebbe confermata l’applicazione della percentuale in deroga dell’Iva al 4%? Il dubbio ci viene posto dall’impresa incaricata (nonostante una precedente risoluzione dell’AE, interpello con risoluzione n. 70 del 25/6/2012).
Poiché il condominio opta per lo sconto in fattura e gli inquilini cedono il relativo credito all’azienda incaricata dei lavori, può questa avviare le pratiche preparatorie in attesa che le Banche decidano quanto incassare in termini di oneri di cessione, senza incorrere in problematiche?
La ringrazio, Roberto.
L’iva resta al 4%.
Per quanto riguarda la seconda domanda: la legge c’è, ma io non ho il “potere” di rassicurarla su quello che vogliono fare le banche, non dipende da me.
Il dubbio di Roberto nasce dalla comunicazione di alcune aziende che nel caso di sconto in fattura non vogliono applicare l’iva agevolata al 4%, è corretto? Sulle banche si spera intervengano quanto prima… forse…
@Antonio: l’Iva agevolata non la decide l’impresa in base allo sconto da applicare, ma è prevista per legge per la tipologia di intervento. Se non sentono ragioni, minacciate segnalazione alla Guardia di Finanza.
ma è necessario presentate il suape per installare un elevatore? anche quando la zona e senza vincoli paesaggistici? graziel.
Non è che il “suape” si presenta… Il “suape” è lo sportello a cui si presentano i titoli autorizzativi. In particolare, per i manufatti che alterano la sagoma esterna dell’edificio va presentata Scia a prescindere dalla presenza di vincoli.