Cos’è la Progettazione Universale o Universal Design

La progettazione universale aspira a creare spazi accessibili e utilizzabili da tutti, indipendentemente dalle capacità fisiche o cognitive.

progettazione universale

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Cosa si intende per progettazione universale?

La progettazione universale (o Universal Design) è un concetto rivoluzionario che mira a creare spazi accessibili e utilizzabili da tutte le persone, indipendentemente dalle loro capacità fisiche o cognitive.

Questo approccio si basa su un principio fondamentale di inclusività, cercando di eliminare le barriere che tradizionalmente limitano l’uso di ambienti costruiti da parte di persone con disabilità. L’idea è semplice ma potente: progettare per tutti.

Proprio in questi giorni si è insediato un tavolo tecnico presso il Ministero delle Infrastrutture per rivedere le normative in materia in vigore nel nostro Paese. Cerchiamo allora di capire meglio di cosa si tratta e come questo tipo di approccio può trasformare l’edilizia abitativa.

Un po’ di storia della progettazione universale

Il concetto di progettazione universale nasce negli anni ’60 e ’70, un periodo caratterizzato da una crescente sensibilità per i diritti delle persone con disabilità.

In particolare, l’architetto Ronald L. Mace, egli stesso affetto da poliomielite, è considerato uno dei pionieri di questo metodo. Mace ha coniato l’espressione Universal Design per descrivere la sua visione di un mondo in cui l’ambiente costruito fosse accessibile a tutti, senza necessità di adattamenti successivi o soluzioni speciali.

Questa visione ha trovato eco in vari settori, dalla progettazione urbana all’arredamento di interni, al design di prodotto, influenzando profondamente il modo in cui pensiamo e costruiamo i nostri spazi.

Quali sono i 7 principi della progettazione universale?

La progettazione universale si basa su sette principi fondamentali:
1. uso equo
2. flessibilità d’utilizzo
3. uso facile e intuitivo
4. percettibilità delle informazioni
5. tolleranza all’errore
6. minimo sforzo fisico
7. dimensioni e spazi appropriati per l’avvicinamento e l’uso.

Questi principi guidano i progettisti nella creazione di spazi che non solo soddisfano le esigenze di persone con disabilità, ma migliorano l’esperienza di tutti gli utenti. Ad esempio, una porta automatica non aiuta solo chi usa una sedia a rotelle, ma è comoda anche per chi porta pacchi pesanti o spinge un passeggino.

La progettazione universale nell’edilizia abitativa

Nell’ambito dell’edilizia abitativa, la progettazione universale assume un’importanza cruciale. Le case sono i luoghi dove passiamo la maggior parte del nostro tempo e dove dovremmo sentirci più a nostro agio e sicuri. Tuttavia, molte abitazioni non sono progettate tenendo conto delle diverse esigenze dei loro abitanti.

L’adozione dei principi della progettazione universale nell’edilizia abitativa può quindi fare una grande differenza. Per esempio, bagni accessibili, cucine ergonomiche e corridoi spaziosi possono migliorare significativamente la qualità della vita delle persone con disabilità e degli anziani, permettendo loro di vivere in modo autonomo più a lungo.

Bagni accessibili

Un bagno progettato secondo i principi della progettazione universale include caratteristiche come docce a filo pavimento, maniglie di sostegno e lavandini regolabili in altezza. Questi elementi non solo facilitano l’uso del bagno da parte di persone con mobilità ridotta, ma sono anche utili per famiglie con bambini piccoli o per chi ha subito infortuni temporanei.

Ma un bagno accessibile aumenta anche il valore della casa, rendendola più attraente per una gamma più ampia di potenziali acquirenti.

Cucine ergonomiche

Le cucine possono essere progettate per essere accessibili e funzionali per tutti. Piani di lavoro a diverse altezze, elettrodomestici facilmente raggiungibili e spazio sufficiente per muoversi con una sedia a rotelle sono solo alcune delle soluzioni che rendono una cucina universale.

Questo tipo di progettazione insomma non solo favorisce l’autonomia delle persone con disabilità, ma migliora l’efficienza e il comfort per chiunque utilizzi la cucina, rendendo la preparazione dei pasti un’esperienza più piacevole e sicura.

Corridoi spaziosi e senza ostacoli

I corridoi, i disimpegni e le aree di passaggio sono spesso trascurati nella progettazione delle abitazioni, ma sono fondamentali per garantire l’accessibilità.

Corridoi spaziosi, privi di ostacoli e con pavimentazioni antiscivolo facilitano la mobilità delle persone con disabilità e riducono il rischio di incidenti domestici. Inoltre, questi spazi migliorano la circolazione dell’aria e la luminosità degli ambienti, contribuendo a creare un ambiente domestico più salubre e piacevole.

Qual è la differenza tra progettazione universale e progettazione senza barriere architettoniche?

La progettazione universale e la progettazione senza barriere architettoniche sono entrambe metodologie che mirano a rendere gli spazi costruiti più accessibili, ma differiscono in modo significativo nel loro approccio e nei loro obiettivi.

La progettazione senza barriere architettoniche si concentra principalmente sull’eliminazione delle barriere fisiche che impediscono l’accesso e l’uso degli spazi da parte delle persone con disabilità. Questo sistema tende a vedere l’accessibilità come un’aggiunta o una modifica a strutture già esistenti, con soluzioni specifiche come rampe, ascensori e bagni accessibili che vengono integrate per rispondere alle esigenze di chi ha difficoltà motorie.

La progettazione universale, invece, abbraccia un concetto più ampio e inclusivo, mirando a creare ambienti che siano utilizzabili da tutte le persone, indipendentemente dalle loro capacità fisiche o cognitive, senza la necessità di adattamenti successivi.

Invece di aggiungere soluzioni specifiche, incorpora sin dall’inizio caratteristiche che rendono gli spazi intuitivi, sicuri e confortevoli per tutti.

Un esempio evidente di questa differenza si può osservare nei dettagli progettuali: mentre la progettazione senza barriere può includere una rampa accanto a una scala, la progettazione universale potrebbe eliminare del tutto la scala a favore di una leggera pendenza facilmente percorribile da chiunque.

In questo modo non solo si evita di stigmatizzare i disabili, ma si migliora l’esperienza complessiva per tutti, inclusi anziani, bambini e persone con temporanee limitazioni fisiche.

La progettazione universale come investimento

Investire in un progetto basato sull’Universal Design non è solo una questione di inclusività e giustizia sociale, ma anche una scelta economicamente saggia.

Le case progettate secondo questi principi sono più adattabili ai cambiamenti nelle esigenze degli abitanti nel corso del tempo. Ad esempio, una casa accessibile sarà più facile da utilizzare in caso di eventi futuri, come l’invecchiamento dei residenti o l’arrivo di un membro della famiglia con disabilità.

Inoltre, le abitazioni universali hanno un valore maggiore nel mercato immobiliare, poiché sono appetibili per una platea più ampia di possibili acquirenti.

Conclusioni

La progettazione universale rappresenta un passo avanti significativo verso la creazione di spazi inclusivi e accessibili per tutti. Nell’ambito dell’edilizia abitativa, questo approccio non solo migliora la qualità della vita delle persone con disabilità e degli anziani, ma arricchisce l’esperienza di ogni individuo, configurando un mondo dove tutti possano vivere, lavorare e giocare senza barriere.

Promuovere la consapevolezza e l’adozione di questi principi è fondamentale per costruire una società più giusta e inclusiva, dove la dignità e l’autonomia di ogni persona siano rispettate e valorizzate.




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