Prezzo pellet: finalmente si comincia a registrare un calo, grazie all’aliquota IVA ridotta e alla minore richiesta dovuta a un inverno mite.
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Prezzo pellet: finalmente si comincia a registrare un calo, grazie all’aliquota IVA ridotta e alla minore richiesta dovuta a un inverno mite.
Stufa a pellet Maria Sofia di Sergio Leoni (photo credit Blu Wom Milano)
Finalmente arriva una notizia positiva sul fronte del caro energia: il costo del pellet sta tornando a calare. La riduzione di costo, aggiunta all’IVA agevolata decisa dal Governo già da qualche mese, alleggerisce quindi la spesa di quelle famiglie che avevano optato per questo biocombustibile per il proprio riscaldamento domestico.
AIEL, l’Associazione Italiana Energie Agroforestali, ha infatti rilevato che a gennaio, dopo oltre un anno di crescita, il prezzo del pellet ha cominciato a registrare una significativa flessione.
Certamente a determinare questo andamento ha contribuito anche la riduzione dell’IVA di cui sopra.
In media, il calo di prezzo è stato del 17% rispetto al mese precedente (dicembre 2022), corrispondente a 1,70 euro per ogni sacchetto da 15 kg certificato in classe ENplus® A1.
A gennaio, il prezzo medio di un sacchetto di pellet è stato di 9,21 euro comprensivi di IVA.
L’abbassamento del prezzo ha inciso in particolar modo sul pellet già disponibile sul mercato oppure su quello distribuito da filiere che prevedono tempi di consegna al consumatore abbastanza rapidi.
A causa della crisi energetica e degli eventi internazionali, il costo di un sacchetto di pellet da 15 kg è arrivato a passare dai 5 euro di qualche anno fa ai 15 euro degli ultimi mesi.
Di fronte alla crescita esponenziale di questi prezzi, il Governo aveva quindi già disposto lo scorso inverno una importante misura per calmierare il mercato.
In Legge di Bilancio era stata infatti inserita un’aliquota IVA agevolata applicata al prezzo pellet.
Oggi per la vendita del pellet viene applicata l’aliquota IVA del 10% al posto di quella ordinaria al 22%.
Il Governo non ha introdotto insomma un bonus pellet, come è stato chiamato in diversi siti e testate giornalistiche, ma è comunque intervenuto sul prezzo del combustibile in modo da abbassare i costi per le famiglie che hanno scelto questa alternativa al gas.
Una riduzione minima del prezzo ma importante, visto che è andata ad aggiungersi alla minore richiesta dovuta a un inverno particolarmente mite.
La misura è stata disposta comunque unicamente per tutto il 2023.
AIEL auspica invece che la riduzione sia confermata e ne sia estesa l’efficacia oltre a scadenza attualmente fissata.
Gli obiettivi devono essere:
• promuovere una concorrenza leale tra gli operatori della filiera e la legalità del settore
• contrastare i fenomeni di elusione fiscale
• difendere il potere d’acquisto delle famiglie italiane
• realizzare concretamente una transizione energetica verde, impossibile da ottenere senza l’utilizzo di biomasse legnose.
Il prezzo del pellet è influenzato dall’incontro tra domanda e offerta, come avviene per tutti i mercati.
Possono esserci, tuttavia, una serie di elementi in grado di incidere sul suo valore tanto al rialzo che al ribasso.
Il costo è influenzato dalla qualità del materiale ma anche dalla provenienza. Un pellet proveniente da Austria e Germania, ad esempio, può risultare più costoso, perché questi Paesi adottano un sistema molto rigido nei controlli sulla filiera di produzione e garantiscono qualità ed eccellenza.
In Italia, lo stesso materiale, nelle isole e in zone remote, può avere un prezzo più alto perché condizionato dal costo dal trasporto e di spedizione.
Se vuoi avere un prezzo conveniente puoi contare anche sull’acquisto online su Amazon:
• PELLET DI FAGGIO E ABETE
• PELLET SKANDINAVIAN BLU
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Per i prossimi mesi si prevede che il prezzo pellet non registrerà significativi aumenti, anche grazie all’inverno appena finito, insolitamente caldo, che ha ridotto la richiesta.
Ciò è vero in particolar modo per il mercato prestagionale. Le attuali quotazioni di mercato saranno infatti utilizzate per le contrattazioni primaverili, ma con l’avvicinarsi della prossima stagione invernale potrebbero conoscere progressivi rialzi di prezzo, pur senza arrivare ai picchi registrati lo scorso anno.
Se in casa utilizzi una stufa a pellet o un altro generatore di calore alimentato da questa biomassa, quindi, il consiglio è proprio quello di rifornirti prima dell’arrivo della stagione invernale.
Dovrai insomma pianificare l’acquisto di pellet con largo anticipo, in modo da poter sfruttare una condizione favorevole di mercato. Oggi infatti puoi contare su una ampia disponibilità di materiale a prezzi contenuti.
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