Tra le piante da appartamento ve ne sono alcune che rientrano nella categoria, molto speciale, delle piante che non necessitano di terriccio.
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Tra le piante da appartamento ve ne sono alcune che rientrano nella categoria, molto speciale, delle piante che non necessitano di terriccio.
Inserire delle piante nella propria casa può essere un’ottima idea di interior design, perché sono molto decorative e contribuiscono a rendere più salubre l’aria indoor.
Premesso che, ovviamente, in questi casi la scelta deve essere limitata alle sole piante da appartamento, ovvero quelle che presentano caratteristiche tali da renderle ideali per una coltivazione indoor, nell’immenso mare magnum di specie disponibili ve ne sono alcune che rientrano in una categoria molto speciale, quella delle piante che non necessitano di terriccio.
Ebbene sì, in natura esistono alcune piante che non devono essere messe a dimora in un vaso, men che meno in un’aiuola o in qualsiasi altro tipo di terreno, piante che, come vedremo in seguito, possono essere una scelta davvero eccezionale per gli ambienti interni.
Alcuni esempi? Anzitutto la Tillandsia, conosciuta anche come pianta dell’aria, pianta che viene spesso utilizzata per realizzare creazioni di design molto suggestive, come quelle visionabili nell’e-commerce Giunglaurbana.
Altre piante appartenenti alla famiglia delle Bromeliacee (la medesima a cui appartiene la Tillandsia), le orchidee epifite, che possono svilupparsi su rami e cortecce sfoggiando dei bellissimi fiori colorati, alcune felci come il Platycerium, che presenta foglie dall’acceso verde e dalla tonalità insolita, e altre ancora.
Ma per quale motivo queste piante sono considerate così interessanti per impreziosire un ambiente domestico? Le ragioni sono molteplici, andiamo subito a scoprire le principali.
Tutte le piante, come si diceva, contribuiscono alla salubrità dell’aria, ma quelle che non richiedono terriccio riescono a farlo in un modo davvero speciale.
Il perché è presto detto: esse non traggono nutrimento dal terreno, ma direttamente dall’aria, e questa caratteristica consente loro di assorbire quantità di sostanze nocive ben superiori rispetto alla media.
È emblematico, da questo punto di vista, il fatto che piante come la Tillandsia siano state piantate in alcune zone urbane per essere utilizzate come vero e proprio misuratore naturale dei livelli di inquinamento.
L’umidità in eccesso, si sa, è un vero e proprio nemico del comfort domestico: oltre a essere sgradevole nella sua percezione, infatti, essa è poco salutare, di conseguenza è importante accertarsi che gli interni della propria casa siano, da questo punto di vista, a livelli adeguati.
Le piante di questo tipo recuperano l’umidità di cui hanno bisogno direttamente dall’aria, grazie ai tricomi presenti sulle loro foglie, di conseguenza la loro presenza può essere provvidenziale in tutti i contesti in cui l’umidità risulta eccessiva.
La grande maggioranza delle piante che non necessitano di terriccio è molto semplice da gestire, si tratta dunque di piante perfette anche per i neofiti o comunque per chi non ha modo di dedicare molto tempo alla loro cura.
Si sta d’altronde parlando di piante che, in termini biologici, hanno palesato una capacità di adattamento straordinaria, riuscendo a fare a meno perfino del nutrimento proveniente dal terreno, è dunque evidente quanto siano robuste e resistenti.
La necessità di ottimizzare gli spazi è oggi assolutamente comune e le piante che non richiedono terriccio rispondono a quest’esigenza in maniera impeccabile.
Non solo, infatti, queste piante non necessitano di vasi e contenitori di grandi dimensioni, ma possono essere collocate su mobili, mensole e altre superfici che non incidono minimamente sul consumo di spazio all’interno della stanza.
Vedere una pianta che si mostra rigogliosa senza neppure essere messa a dimora nel terriccio è una cosa che non capita tutti i giorni, di conseguenza le piante di questo tipo sono davvero straordinarie dal punto di vista estetico.
Le soluzioni decorative che possono essere realizzate sono innumerevoli: si può fare in modo che la pianta si saldi, con le proprie radici, a qualsiasi supporto rigido, sia esso naturale o artificiale, si può semplicemente posare la pianta su una superficie piana, si può creare un substrato artificiale, magari composto da piccole pietre, oppure si può collocarle in ampolle in vetro o in altri contenitori trasparenti.
Da questo punto di vista, dunque, non c’è altro da fare che sbizzarrirsi con la fantasia.
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