In questo post vediamo un’analisi di tutti i pregi (ma anche qualche difetto) del pavimento vinilico considerato il rivestimento del momento.
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In questo post vediamo un’analisi di tutti i pregi (ma anche qualche difetto) del pavimento vinilico considerato il rivestimento del momento.
Il pavimento vinilico in PVC anche detto LVT (luxury vinyl tiles) è il rivestimento del momento.
Con grandi prestazioni dal punto di vista tecnico, è in continua evoluzione. I miglioramenti all’ordine del giorno sono praticamente riusciti a spodestare il laminato dalla classifica dei migliori materiali per il rinnovamento dei pavimenti di casa.
Come mai?
I punti da spiegare per avere una visione completa sono molti, per cui addentriamoci subito nel discorso.
Da cosa è formata una piastrella di pavimento vinilico?
I pavimenti vinilici sono composti da quattro strati. Il primo strato (che è quello su cui poggiano i piedi) si chiama anche strato di usura. Maggiore è il suo spessore (può variare da 0,2 a 0,6 mm) maggiore è la resistenza del pavimento al passaggio di persone, oggetti e animali.
Prima dell’acquisto quindi verifica bene questo dato, per scegliere il rivestimento che risponda in modo adeguato alla destinazione d’uso dell’ambiente in cui lo poserai.
Questo strato può essere liscio o goffrato al tatto per riprodurre in maniera quanto più fedele possibile materiali come la pietra o il legno.
Il secondo strato è il film decorativo su cui viene riprodotta la trama del materiale.
Il terzo strato è quello con lo spessore maggiore, perché contiene la fibra di vetro. Il foglio in fibra di vetro può avere spessore variabile: è minore nei pavimenti con posa adesiva, è maggiore nei pavimenti con posa flottante (perché deve garantire maggiore stabilità e contenere la lamelle perimetrali necessarie per l’incastro delle piastrelle).
L’ultimo strato a contatto con il piano di posa è molto sottile e può contenere delle micro ventose.
Veniamo ai punti fondamentali per una corretta scelta.
Quali sono i vantaggi di un pavimento vinilico?
Sicuramente il primo aspetto è lo spessore estremamente ridotto.
Infatti in base al tipo di posa dello stesso lo spessore può variare dai 2 ai 6 mm. Dato questo molto importante perché ti fa subito capire che non ci sarà bisogno di modificare porte e finestre, in caso di posa su pavimento esistente.
Altro dato non meno trascurabile è la sua riciclabilità del 100%, proprio perché il PVC è un materiale eco-sostenibile.
Per sua natura è impermeabile e indeformabile quindi è sempre adatto alle zone umide come il bagno o la cucina. È estremamente flessibile per cui meno soggetto a rotture nel momento della posa ma anche nel corso del tempo.
Non soffre gli sbalzi termici, ed è un’ottima scelta anche in caso di riscaldamento a pavimento.
Da ultimo, ma non meno importante, il fatto che non sia sensibile alla luce. Ne consegue che, diversamente dal legno, non cambierà colore nel corso del tempo.
Come tutti i materiali anche il pavimento in vinilico ha i suoi contro.
I vinilici di buona qualità e con grandi resistenze possono avere costi maggiori rispetto ai laminati.
La posa è un dato sensibile perché se viene effettuata su un fondo non regolare potrebbero crearsi delle bolle nel vinilico.
In caso di posa adesiva l’eliminazione della colla (se dovessi sostituire un pezzo o il pavimento in toto) a posteriori potrebbe essere non semplice e abbastanza macchinosa.
Ultimo svantaggio è la riproduzione di materiali come la pietra: la trama riprodotta potrebbe essere sempre la stessa, rendendo il pavimento monotono e poco naturale.
Con i pavimenti vinilici è possibile avere tre tipi di posa: quella flottante, quella a incastro e quella adesiva.
La posa adesiva è quella che garantisce lo spessore minore delle lastre, perché queste arrivano già con il retro preincollato con un film adesivo. Il design dipende molto dalla collezione che si sceglie, mentre la resistenza rimane invariata e non ha nulla da invidiare al laminato.
La posa flottante a click invece è l’ideale se vuoi coprire un pavimento esistente che non deve essere rovinato dalla colla o se hai bisogno di una posa solo temporanea.
Infatti in questo caso la posa è libera e facilmente eseguibile in fai da te, grazie al sistema di incastro a click.
Una volta che non avrai più bisogno di coprire il pavimento esistente (come nelle case in affitto) potrai facilmente rimuovere il vinilico e ri-usarlo in un altro ambito.
L’ultimo tipo di posa è quella a incastro. Le lastre di vinilico arrivano con sistemi di incastro perimetrali da giuntare tra lastra e lastra. Questo tipo di posa è quello che dà maggiore spessore alle lastre proprio perché hanno una stabilità maggiore.
Una menzione speciale va ai pavimenti vinilici a fondo rigido, che rientrano nel gruppo dei pavimenti flottanti.
Questi vinilici di nuova generazione hanno caratteristiche simili ai laminati HDF, avendo però uno spessore nettamente inferiore.
Oltre a questa maggiore stabilità hanno il vantaggio di non adattarsi alle irregolarità del fondo preesistente, non creando di conseguenza antiestetiche bolle in seguito alla posa.
Il pavimento vinilico è sicuramente una delle scelte migliori quando si vuole ristrutturare senza avventurarsi in demolizioni e rifacimenti completi.
È anche una scelta da valutare quando ci si trova in affitto e si vuol cercare di creare un interno accogliente, che rispecchi il proprio stile.
Si tratta di un rivestimento in continua evoluzione, per cui altri grandi vantaggi non tarderanno ad arrivare.
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15 Commenti. Nuovo commento
Salve, vorrei posare i listoni di pvc su una pavimento già esistente in legno. Vorrei sapere se è possibile utilizzare lo stesso materiale per il rivestimento delle pareti trattandosi di un bagno. Grazie
Sì è possibile.
Ho messo un pavimento LVT, sono molto soddisfatta del risultato estetico ma ho problemi con la pulizia, si sporca molto facilmente anche con gocce d’acqua. Esiste qualche prodotto per lucidarlo e renderlo meno sensibile allo sporco?
Prodotti specifici ne esistono tanto, ma non mi risulta che ci sia qualcosa che lo renda “meno sensibile allo sporco”.
buonasera ho un appartamento di 180 mq dove voglio posare il pavimento vinilico pero , vorrei incollarlo con colla mappei che dite
Non mi pare esistano collanti mapei per il vinilico… Deve cmq usare un prodotto specifico.
Salve,
ho messo un tappeto sul pavimento in Lvt, ma quando l’ho tolto ho notato una differenza di colore, la parte coperta dal tappeto risulta più chiara. Nessuno mi ha indicato questo tipo di problema al momento dell’acquisto. Come posso risolvere? Devo evitare i tappeti?
Se il pavimento non ha sufficiente stabilità alla luce, può scolorire. Mi fa specie che sia la parte coperta quella più chiara…
Il pavimento sopra il quale si andrà a posizionare il pvc dovrà essere pulito e livellato? Ho tolto un vecchio pavimento in legno sono rimaste tracce di colla chiedo devo far ripulire alla perfezione? Grazie
Sì, è meglio.
Buongiorno, dovrei mettere un pavimento lvt sopra a piastrelle già esistenti e dove c’è il riscaldamento a pavimento. Il calore si sentirà lo stesso con il pavimento lvt sovrapposto?
Sì.
Adesso ho capito. Grazie mille.
non capisco se lo spessore va da 0,2 a 0,6 mm o da 2 a 6 mm. Prima viene fornito un valore e poi l’altro
Se legge bene, vedrà che il primo valore è riferito allo strato di usura (uno dei quattri strati che compongono il pavimento in PVC), mentre il secondo allo spessore complessivo del pavimento.