Arredare una baita in stile moderno richiede una visione equilibrata, per mescolare elementi tradizionali con scelte estetiche contemporanee.
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Arredare una baita in stile moderno richiede una visione equilibrata, per mescolare elementi tradizionali con scelte estetiche contemporanee.
Casa Ricordo ad Alleghe, progetto Mobart Ben (photo credit Zedcomm)
La baita di montagna è una abitazione tipica delle regioni montane, costruita originariamente come rifugio per pastori, contadini o cacciatori, che trascorrevano lunghi periodi in altura per lavorare o accudire il bestiame.
Queste strutture tradizionali, realizzate prevalentemente in legno e pietra, incarnano un’architettura rustica che si integra perfettamente con l’ambiente naturale circostante. La semplicità delle linee, l’utilizzo di materiali locali e la struttura compatta rispondono infatti alle esigenze di isolamento termico e resistenza alle intemperie tipiche delle aree di montagna.
Negli anni, le baite si sono evolute da rifugi spartani in comode abitazioni, diventando una scelta abitativa ambita per chi desidera un contatto diretto con la natura e la tranquillità delle valli alpine.
Oggi, vengono spesso acquistate e ristrutturate con l’obiettivo di trasformarle in seconde case o in strutture ricettive come bed & breakfast e case vacanza. In molti casi, le ristrutturazioni mantengono l’aspetto rustico esteriore, arricchendolo con elementi moderni per garantire comfort abitativo adeguato.
Sebbene i termini baita e chalet siano spesso usati in modo intercambiabile, soprattutto nel linguaggio comune, esistono differenze tra queste due tipologie di costruzioni di montagna.
La baita è un rifugio di piccole dimensioni e generalmente essenziale, utilizzato in passato dai pastori durante i mesi dell’alpeggio, da aprile a novembre.
In questo periodo, gran parte della baita era dedicata al bestiame: gli spazi interni servivano principalmente come stalle e fienili, mentre le aree abitabili erano ridotte al minimo, funzionali solo per cenare e riposare dopo lunghe giornate di lavoro.
Costruzioni tipiche delle Alpi, le baite possono presentare però varianti sia nelle forme che nelle dimensioni, con stanze più o meno grandi, aperture limitate e collocazioni spesso isolate e difficili da raggiungere. Legno e pietra sono come detto i materiali principali, scelti e combinati in armonia con lo stile costruttivo locale.
Oggi, sono spesso ristrutturate e valorizzate per diventare parte del patrimonio paesaggistico e culturale delle aree alpine. Trasformate in piccoli alloggi turistici, sono ideali per soggiorni brevi o romantici, permettendo di vivere appieno la montagna sia in estate sia in inverno.
Lo chalet, a differenza della baita, era destinato a un uso più continuativo e non stagionale. Storicamente, queste strutture ospitavano pastori e agricoltori tutto l’anno e, oltre alle stalle e ai fienili, erano dotati di un deposito per le provviste invernali.
Nel XIX secolo, con l’evoluzione agricola, gli chalet iniziarono a essere convertiti in abitazioni permanenti, suscitando l’interesse delle classi nobili europee, che li trasformarono in residenze signorili, circondate da vigne, uliveti e campi coltivati.
A partire dal secolo scorso, lo chalet ha visto crescere la sua popolarità come seconda casa di montagna, diventando sinonimo di eleganza e comfort. Rispetto alla baita, offre una maggiore varietà di servizi e spazi abitativi, risultando perfetto per chi desidera un’immersione nella natura senza rinunciare a uno stile di vita moderno.
L’acquisto di una piccola baita in montagna può essere un investimento accessibile, ma il prezzo varia significativamente in base a diversi fattori:
• la località
• le dimensioni
• le condizioni strutturali
• la distanza dai principali servizi.
Le baite ubicate in regioni molto frequentate dal turismo, come le Dolomiti o le Alpi piemontesi, possono avere prezzi più elevati rispetto a quelle delle zone meno conosciute o meno accessibili.
In Italia, una piccola baita di circa 50-60 metri quadri può costare dai 50.000 euro per una struttura molto spartana, necessitante di ristrutturazione, fino a superare i 200.000 euro per una proprietà in buone condizioni o già ristrutturata in aree di pregio dal punto di vista turistico.
Tuttavia, devi considerare che il prezzo di acquisto è solo uno degli elementi da tenere in conto; la maggior parte delle baite tradizionali richiede infatti interventi di ristrutturazione per poter essere adattata agli standard abitativi moderni. Le spese per eventuali lavori e riqualificazioni energetiche possono incidere notevolmente sul costo complessivo dell’investimento.
In più, se la baita si trova in una zona montana con accesso limitato alle strade principali, possono sorgere costi aggiuntivi per il trasporto dei materiali e delle attrezzature necessarie per i lavori.
Il costo per costruire una baita in montagna può variare ampiamente in base alle scelte progettuali, ai materiali utilizzati e alla posizione della costruzione.
In media, il prezzo oscilla tra i 1.500 e i 2.500 euro al metro quadro, considerando le esigenze specifiche dell’architettura montana, che richiede materiali e tecniche costruttive in grado di resistere a sbalzi termici, nevicate abbondanti e venti forti.
Oltre al costo per metro quadro, devi considerare altre spese connesse, come le opere di scavo e preparazione del terreno, particolarmente onerose in zone difficili da raggiungere. Le fondazioni e la struttura portante devono essere adeguate a sostenere i carichi della neve e a garantire stabilità in terreni accidentati.
Da considerare anche l’impiantistica per il riscaldamento, che nelle baite di montagna richiede una particolare attenzione, spesso con l’utilizzo di soluzioni come stufe a pellet, riscaldamento a pavimento o caminetti a legna per garantire un ambiente caldo e confortevole.
L’arredamento di una baita di montagna in stile moderno richiede un equilibrio tra tradizione e innovazione, in modo da rispettare l’ambiente naturale e l’architettura originaria senza rinunciare al comfort e alla funzionalità tipici della vita moderna.
Uno degli approcci più comuni è quello di puntare su un design minimalista, con linee pulite e arredi dalle forme semplici, che contrastano in modo elegante con la struttura rustica dell’edificio.
Per i pavimenti e le pareti, il legno naturale resta il materiale principale, preferibilmente in tonalità chiare o grigie per dare luminosità agli ambienti.
Una scelta vincente è quella di abbinare il legno ad altri materiali moderni come l’acciaio, il vetro e il cemento, che aggiungono un tocco di raffinatezza e modernità alla casa.
La presenza di grandi finestre panoramiche può trasformare la baita in uno spazio aperto alla luce e alla vista delle montagne, mantenendo però il calore e l’intimità che caratterizzano questi ambienti.
Per quanto riguarda l’arredamento, divani e poltrone dalle linee essenziali, abbinati a tessuti naturali come lana e cotone, creano un’atmosfera accogliente senza appesantire gli interni. Le cucine moderne nelle baite di montagna spesso adottano uno stile minimalista, con mobili in legno chiaro o nero opaco, combinati con elettrodomestici in acciaio.
I punti luce, preferibilmente a LED, sono fondamentali per valorizzare gli spazi interni senza comprometterne il calore.
Accessori come tappeti in fibra naturale, plaid di lana e cuscini aggiungono comfort, mentre quadri o fotografie a tema naturale contribuiscono a creare un legame visivo con l’ambiente esterno.
Infine, l’uso di caminetti moderni, magari del tipo a bioetanolo, rappresenta un tocco innovativo che mantiene lo spirito montano offrendo al contempo una soluzione ecologica.
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