Un home lift, o ascensore per interni, è un impianto di sollevamento progettato per le abitazioni private o i piccoli contesti residenziali.
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Un home lift, o ascensore per interni, è un impianto di sollevamento progettato per le abitazioni private o i piccoli contesti residenziali.
Home Lift AR:IA di Vimec (photo credit Umbrella)
L’home lift, conosciuto anche come ascensore domestico o ascensore per interni, è un impianto di sollevamento progettato per abitazioni private o piccoli contesti residenziali.
A differenza degli ascensori condominiali, l’home lift è pensato per rispondere a esigenze personali, consentendo a chi vive in una casa sviluppata su più piani di muoversi facilmente tra i diversi livelli senza sforzi.
L’installazione di un ascensore di questo tipo rappresenta una soluzione ideale non solo per chi ha difficoltà motorie o per anziani, ma anche per chi desidera incrementare il valore dell’immobile e aumentare il comfort abitativo.
Solitamente, questi ascensori sono meno invasivi rispetto a quelli condominiali, sia in termini di spazio che di requisiti strutturali. Grazie ai recenti sviluppi tecnologici, è oggi possibile installarne uno in spazi contenuti e con minimi interventi murari, mantenendo inalterate le caratteristiche estetiche dell’edificio e rispettandone l’armonia architettonica.
Gli home lift sono disponibili in diverse tipologie, ognuna con un proprio sistema di funzionamento. Le principali tecnologie utilizzate sono:
• Ascensore elettrico o a fune: funziona tramite un motore che aziona un sistema di funi e contrappesi. Questo tipo di impianto consente sollevamenti rapidi e silenziosi e ha un consumo energetico generalmente basso. Si tratta della soluzione ideale per chi cerca una combinazione di efficienza e compatibilità con ambienti moderni.
• Ascensore idraulico: si basa su un sistema idraulico che solleva la cabina mediante un pistone. È indicato per case sviluppate su un numero limitato di piani, poiché il sistema idraulico può comportare una velocità di sollevamento inferiore. Tuttavia, è caratterizzato da grande affidabilità e resistenza nel tempo e può adattarsi anche a spazi ridotti.
• Ascensore a vuoto pneumatico: tecnologia innovativa che sfrutta la differenza di pressione atmosferica per sollevare la cabina. Non richiede fossa o locale macchine e offre una soluzione altamente estetica e minimalista, ideale per abitazioni moderne. Tuttavia, è una tecnologia costosa e richiede una manutenzione specifica.
Indipendentemente dalla tipologia, la maggior parte degli home lift è progettata per un utilizzo domestico e quindi può sopportare un numero limitato di passeggeri (solitamente da 1 a 4 persone) e un peso massimo definito.
Questi impianti rispettano rigorosamente le norme di sicurezza e sono dotati di sistemi di emergenza che consentono di raggiungere il piano più vicino in caso di interruzione dell’energia elettrica.
Sebbene a prima vista possano sembrare simili, come detto ci sono differenze significative tra un home lift e un ascensore condominiale.
La differenza principale riguarda l’ambito di utilizzo: l’home lift è pensato per un uso privato e ha caratteristiche tecniche che lo rendono adatto a case unifamiliari o a piccoli edifici residenziali, mentre l’ascensore condominiale è progettato per servire un numero maggiore di utenti e rispettare standard tecnici e normativi più stringenti.
Inoltre, l’home lift non richiede necessariamente una fossa profonda o un vano tecnico dedicato. Molti modelli sono concepiti per ridurre al minimo gli interventi strutturali, permettendo l’installazione anche in spazi limitati.
L’ascensore interno ha una portata inferiore rispetto a uno condominiale: è generalmente progettato per sopportare pesi minori e non per un uso intensivo.
Gli home lift sono inoltre studiati per consumare meno energia, data la minore intensità di utilizzo, e possono funzionare anche con alimentazione a bassa tensione.
L’installazione di un home lift richiede il rispetto delle normative edilizie vigenti e richiede un titolo abilitativo, variabile in base alle caratteristiche specifiche dell’impianto e dell’edificio.
Quando gli interventi comportano modifiche strutturali (ad esempio la creazione di un vano) è necessaria una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) o in alcuni casi un Permesso di Costruire.
Tuttavia, per impianti che non alterano in modo significativo la struttura esistente e non comportano cambiamenti esterni visibili, può essere sufficiente una CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata).
È quindi importante rivolgersi a un tecnico abilitato (architetto, ingegnere o geometra) che valuti l’intervento e si occupi della presentazione della pratica edilizia.
Il costo di un home lift varia in funzione di diversi fattori, ad esempio la tipologia dell’impianto.
Gli ascensori idraulici, ad esempio, hanno un costo iniziale inferiore rispetto a quelli elettrici o a vuoto pneumatico, ma necessitano di maggiore manutenzione nel tempo.
Il prezzo aumenta proporzionalmente al numero di piani che l’home lift deve coprire, in quanto richiede componenti aggiuntivi e maggiori capacità tecniche.
Molti produttori offrono modelli con opzioni di personalizzazione estetica, dalla scelta dei materiali di rivestimento della cabina alle finiture dei comandi, fino a soluzioni completamente integrate con lo stile dell’abitazione.
La necessità di eventuali opere murarie per creare un vano ascensore o predisporre una fossa può incidere notevolmente sui costi complessivi.
In linea di massima, l’installazione di un home lift può avere un costo variabile tra i 10.000 e i 25.000 euro, a seconda della complessità del progetto. Tuttavia, gli ascensori di fascia alta o con tecnologie particolarmente avanzate possono superare anche i 30.000 euro.
Ti consiglio di richiedere più preventivi ad aziende specializzate, per valutare il miglior rapporto qualità-prezzo e scegliere l’opzione più adatta alle tue esigenze.
L’installazione di un home lift può beneficiare di diverse agevolazioni fiscali, volte a incentivare l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle abitazioni. Vediamo allora quali sono i principali benefici fiscali attualmente in vigore.
Il Bonus Barriere Architettoniche consente una detrazione IRPEF del 75% delle spese sostenute per la rimozione delle barriere architettoniche, applicabile anche all’installazione di ascensori domestici. Questa agevolazione è rivolta infatti a interventi che facilitano la mobilità di persone con difficoltà motorie e copre fino a un limite massimo di spesa variabile in base al tipo di immobile.
Il Bonus Ristrutturazione permette invece una detrazione del 50% sulle spese sostenute per lavori di ristrutturazione, tra cui rientra anche l’installazione di ascensori privati. La detrazione è distribuita in 10 anni ed è valida su un limite di spesa di 96.000 euro.
Per interventi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche è inoltre prevista un’aliquota ridotta IVA al 4%. Questo consente di ridurre ulteriormente i costi finali dell’intervento.
Per ottenere le agevolazioni è fondamentale conservare tutta la documentazione relativa alle spese sostenute e assicurarti che i pagamenti siano effettuati tramite bonifici parlanti.
L’installazione di un home lift rappresenta una soluzione funzionale e di valore per la tua abitazione, permettendoti di ottenere non solo un miglioramento della qualità della vita ma anche un aumento del valore immobiliare.
Grazie alla possibilità di accedere a incentivi fiscali, puoi ridurre significativamente i costi e trasformare l’installazione di questo impianto in un investimento accessibile e sostenibile.
Prima di procedere, ti ricordo di consultare un professionista per assicurarti che l’intervento rispetti tutte le normative edilizie e di sicurezza.
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