Il montascale, o servoscala, è un ausilio importante per il superamento di scale e dislivelli da parte di soggetti aventi difficoltà motorie.
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Il montascale, o servoscala, è un ausilio importante per il superamento di scale e dislivelli da parte di soggetti aventi difficoltà motorie.
Per anziani e persone con problemi di mobilità, salire e scendere le scale di casa diventa un problema.
Una soluzione è rappresentata dall’installazione di un montascale, operazione realizzabile con una spesa accessibile e in breve tempo.
In Italia, fino a pochi anni fa, il montascale era un apparecchio utilizzato solo nelle strutture pubbliche per il superamento delle barriere architettoniche. Oggi si è invece diffusa la cultura del suo utilizzo in ambito domestico, per rendere più serena e autonoma la vita di anziani e disabili.
Il montascale, detto anche servoscala, è infatti un impianto per il sollevamento delle persone impossibilitate a salire le scale in autonomia, funzionante grazie a un motore elettrico.
I servoscala a pedana, ad esempio, sono ideali per il sollevamento delle persone che si spostano in carrozzina. In ambito domestico si usa però il tipo detto a poltroncina, che consente di superare il dislivello delle scale in posizione seduta.
I montascale per la casa sono oggi disponibili in commercio in numerose varianti e presentano indubbi vantaggi:
• sono molto curati dal punto di vista del design, per cui non impattano negativamente nell’ambiente domestico
• hanno un ingombro limitato (in genere non occupano più di un metro quadro)
• non richiedono interventi murari per l’installazione
• hanno consumi ridotti, paragonabili a quelli di un comune elettrodomestico, e non necessitano di modifiche all’impianto elettrico.
L’impianto montascale si compone in genere dei seguenti elementi:
• la poltroncina (composta da sedile, schienale e due braccioli)
• la guida, che corre lungo tutto il percorso della scala
• il sistema di accensione e comando, di solito posizionato sul bracciolo
• un telecomando per il funzionamento a distanza
• dispositivi di sicurezza, come il sensore che ferma il movimento in presenza di ostacoli o la chiave che impedisce l’accensione non autorizzata.
A questo proposito, ricordo che ogni montascale deve essere certificato secondo le norme internazionali (ISO 9001) ed europee (EN 29001). Ogni apparecchio, prima di essere messo in commercio, deve essere testato con prove scrupolose e specifici collaudi.
I rivestimenti del sedile prevedono solitamente varianti in stoffa, pelle sintetica, vera pelle o materiale plastico in modo da coniugare il design, facilmente integrabile con lo stile della casa, con la facilità di pulizia e manutenzione.
I montascale attualmente in commercio possono funzionare mediante diversi sistemi di trazione:
• pignone e cremagliera
• aderenza
• fune.
Nel primo caso, la parte mobile (detta veicolo) si muove grazie a un motore e a una ruota dentata che si arrampicano su per la scala, seguendo il percorso disegnato dalla guida.
Anche nel secondo caso il motore è presente sul veicolo, ma la ruota dentata è sostituita da un sistema di rulli che aderiscono a pressione alla guida e, ruotando, permettono al veicolo di salire e scendere.
Nel terzo caso, il sistema è simile a quello delle funivie: il motore è posto all’esterno del veicolo, nella parte alta della scala. Il veicolo, attaccato a una fune, viene trainato dal motore.
Quest’ultima è la soluzione migliore, perché:
• non ci sono le vibrazioni solitamente trasmesse dal motore e quindi l’uso è più confortevole
• l’assenza del motore dal veicolo permette di realizzarlo di dimensioni più compatte, consentendo quindi l’installazione anche in spazi angusti.
Il montascale deve essere scelto in base alle proprie preferenze, ma anche alle caratteristiche e alle dimensioni delle scale.
Ve ne sono infatti di diversi tipi:
• rettilinei: seguono il percorso rettilineo di scale a rampa unica
• con curve: seguono invece l’andamento di tutta la scala a più rampe
• monorotaia: sono installabili sul lato interno della scala
• a doppia rotaia: sono installabili sul lato esterno della scala.
Possono comunque essere installati su qualsiasi tipo di scala, persino quelle a chiocciola.
L’installazione di un impianto montascale rappresenta un intervento per l’eliminazione di barriere architettoniche.
Per questo motivo può usufruire di alcune agevolazioni fiscali:
• la detrazione IRPEF del 50% per interventi di ristrutturazione
• la detrazione IRPEF del 19% per l’acquisto di dispositivi medici.
Le due agevolazioni non sono cumulabili.
L’intervento può usufruire anche dell’erogazione del contributo previsto dalla legge sull’eliminazione delle barriere architettoniche, la n. 13 del 1989.
Per usufruirne non è necessario essere invalidi, ma è sufficiente dimostrare di soffrire di una patologia che renda difficoltoso o pericoloso l’uso delle scale, presentando un semplice certificato medico.
La graduatoria per l’erogazione dei fondi prevede comunque la priorità per chi ha requisiti di invalidità al 100% e per l’ordine cronologico con cui è stata presentata la domanda.
Non sono invece presi in considerazione parametri come l’età, il reddito e la spesa affrontata.
Il contributo è pari alla spesa effettivamente sostenuta fino a 2.582,28 euro; a questa cifra viene aggiunto un 25% per costi da 2.582,28 a 12.911,42 e un ulteriore 5% per costi al di sopra di 12.911,42 euro.
Il contributo è cumulabile con una delle due agevolazioni fiscali.
Ulteriore beneficio fiscale per l’acquisto di questo ausilio è l’IVA agevolata al 4%.
Per installare un montascale in condominio è necessario per prima cosa portare la questione in assemblea.
Se l’installazione del montascale sulle parti comuni è approvata in tale sede, le spese sono ripartite pro quota tra tutti i condòmini.
In caso contrario, il condomino disabile è comunque autorizzato all’installazione del servoscale, come di qualunque altro dispositivo che ne faciliti la mobilità, come previsto dalla legge n. 13/1989. Dovrà però farsi carico delle spese.
Gli interventi effettuati sulle parti comuni per permettere l’installazione dovranno essere comunque tali da non alterare la destinazione del bene comune o impedire lo stesso uso agli altri condomini, come prevede l’articolo 1102 del codice civile.
La manutenzione ordinaria del montascale è regolamentata dal DM 236/89, Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche.
Le norme contenute nel decreto, prevedono che venga compiuto un intervento di manutenzione almeno ogni 6 mesi. All’atto del sopralluogo, il tecnico abilitato dovrà svolgere i seguenti compiti:
• verificare il regolare funzionamento di tutti i meccanismi, elettrici e meccanici del macchinario
• attuare il controllo delle condizioni di conservazione delle catene, delle funi e dei rispettivi attacchi
• effettuare la verifica e la pulizia del dispositivo e dei suoi componenti, almeno una volta l’anno
• effettuare la pulizia, il controllo e la lubrificazione del corrimano e degli attacchi al pavimento
• verificare il corretto funzionamento di eventuali telecomandi e altri dispositivi a distanza
• controllare il movimento e l’allineamento al piano della poltroncina sul binario ed effettuare la lubrificazione di quest’ultimo
• provare i dispositivi di sicurezza
• riportare eventuali richieste di modifiche e lavori per riparazione o sostituzione di parti tecniche.
Le spese per l’esecuzione di questi interventi possono beneficiare dell’IVA agevolata al 10%.
(Prima pubblicazione 7 ottobre 2015)
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