Ci sono alcuni piccoli trucchi che consentono di conservare a lungo i rametti recisi di mimosa, fiore simbolo dell’8 marzo Festa della Donna.
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Ci sono alcuni piccoli trucchi che consentono di conservare a lungo i rametti recisi di mimosa, fiore simbolo dell’8 marzo Festa della Donna.
La mimosa (Acacia dealbata) è una pianta ornamentale che in climi miti cresce molto rapidamente.
Appartiene alla famiglia delle leguminose ed è originaria dell’Australia, anche se da oltre 200 anni è diffusa in Europa.
È caratterizzata da foglie bipennate di colore verde opaco e da fiori a grappoli di un bel giallo intenso e si riconosce per il suo profumo inconfondibile.
Da oltre mezzo secolo è assurta a simbolo della Festa della Donna, ricorrenza celebrata l’8 marzo. Il fiore della mimosa fu scelto perché fiorisce proprio nel periodo in cui cade la festa, è poco costoso e ha un aspetto gentile e delicato.
In particolare, la specie commercializzata in questo periodo per essere regalata al gentil sesso è la Gaulois, che fiorisce a febbraio, mentre la Tournaire fiorisce prima, a gennaio.
Oggi capiterà a molte donne di riceverne in omaggio un rametto ma, come tutti i fiori recisi, sarà destinato a durare ben poco se non curato a dovere, anche perché la mimosa è un fiore particolarmente delicato e dalla vita breve.
Ci sono però dei piccoli trucchi che possono consentire di conservare più a lungo i rametti di questa pianta tipicamente primaverile e aiutare a mantenere una nota di colore in casa.
Per prima cosa, togli la carta o il legaccio che tiene raccolto il rametto e taglialo alla base con un coltellino affilato per circa mezzo centimetro.
Rimuovi tutte le foglie secche e rovinate e quelle alla base del rametto, la parte che marcisce più facilmente perché a contatto diretto con l’acqua del vaso.
Immergi i rametti in abbondante acqua fresca, pulita e leggermente inacidita con l’aggiunta di un paio di gocce di limone, in modo da creare le condizioni ideali di PH.
Utilizza acqua leggermente tiepida per far fiorire i capolini non ancora completamente sbocciati e fare in modo che quelli già aperti diventino più soffici.
Tieni i rametti in acqua per un paio d’ore, poi posiziona il vaso in piena luce, ma lontano da fonti di calore, come i radiatori. La mimosa ha infatti bisogno di luce ma non di temperature elevate e di aria secca.
Siccome la mimosa tende a perdere velocemente acqua attraverso la traspirazione, bisogna fare in modo che ciò non avvenga e non si secchi. Per questo deve essere posizionata in luoghi freschi e umidi.
Per ovviare alla perdita di liquidi puoi anche utilizzare uno spruzzino con cui vaporizzare la piantina di tanto in tanto.
I rametti di mimosa recisi possono essere utilizzati come se fossero una talea e quindi dare origine alla moltiplicazione della pianta.
Per farlo dovrai però utilizzare un rametto abbastanza lungo (almeno 5 – 10 cm) e munito di una parte di stelo portante.
Pianta il rametto in un miscuglio di sabbia e torba a una temperatura non superiore a 16 – 18 gradi e attendi il tempo di radicazione, che potrà essere anche un periodo lungo e difficile.
Se però l’operazione andrà a buon fine riuscirai a ottenere una bella piantina che potrai trasferire in piena terra, in un angolo del tuo giardino ben esposto alla luce e ben ventilato, oppure coltivare in vaso.
Un altro modo per conservare a lungo un gentile omaggio floreale è quello di far seccare i fiori. Puoi farlo anche con i rametti recisi di mimosa.
Pertanto, appendi a testa in giù i rametti in un locale poco luminoso, asciutto e con un buon ricambio d’aria.
Lasciali così finché non saranno completamente essiccati.
(Prima pubblicazione 8 marzo 2016)
photo credit Pixabay
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