Diritto alla riparazione elettrodomestici in vigore dal 30 luglio   

Il diritto alla riparazione permette di far riparare i propri elettrodomestici e device guasti, invece di doverli necessariamente sostituire.

diritto alla riparazione

Lavatrice e asciugatrice Beko (photo credit Blu Wom Milano)

Cos’è il diritto alla riparazione?

Quante volte ti è capitato che il frigorifero, la lavatrice o il telefono cellulare si siano rotti e il servizio di assistenza ti ha suggerito la sostituzione del prodotto, a fronte di ricambi difficili da trovare o di un costo di riparazione troppo elevato?

Questo comportamento, oltre a essere piuttosto oneroso per il consumatore finale, contribuisce a generare molti rifiuti RAEE con elevato impatto sull’ambiente.

Per garantire ai consumatori la possibilità di riparare i loro dispositivi senza doverli per forza sostituire, lo scorso aprile l’Unione Europea ha approvato una direttiva che introduce il diritto alla riparazione.

La direttiva, entrata poi in vigore il 30 luglio, dovrà ora essere recepita dagli Stati membri entro 24 mesi. Ciascuno Stato potrà quindi adattarla al mercato locale, per cui le leggi che ne scaturiranno potranno essere anche molto diverse tra loro.

A ogni modo, in attesa del recepimento nel nostro Paese, in questo articolo ti spiegherò cos’è il diritto alla riparazione e in che modo potrai farlo valere.

Quali sono gli obiettivi della direttiva sul diritto alla riparazione?

La direttiva europea sul diritto alla riparazione rappresenta un passo importante verso un’economia più circolare e sostenibile. Gli obiettivi principali di questa normativa sono molteplici e mirano a:

• estendere la durata di vita dei prodotti: riducendo la necessità di sostituire continuamente dispositivi e apparecchiature, si diminuisce infatti la produzione di rifiuti elettronici e si risparmiano risorse naturali
• favorire l’economia circolare: promuovendo la riparazione anziché lo smaltimento, si stimola un modello economico più sostenibile, in cui i prodotti vengono riutilizzati il più a lungo possibile
• rendere le riparazioni più accessibili: la direttiva prevede che i produttori forniscano pezzi di ricambio e informazioni tecniche necessarie per effettuare le riparazioni, rendendo questo servizio più economico e disponibile
• rafforzare il mercato delle riparazioni: sostenendo le attività di riparazione, si creano nuove opportunità di lavoro e si promuove lo sviluppo di competenze specializzate in questo settore
• aumentare la trasparenza: i consumatori saranno meglio informati sulle possibilità di riparazione dei loro prodotti e sui costi associati
• sostenere i consumatori: la direttiva offre ai consumatori maggiori diritti e tutele, consentendo loro di scegliere se riparare o sostituire un prodotto difettoso.

Per quali elettrodomestici si può usufruire del diritto alla riparazione?

La lista iniziale di prodotti per cui è possibile richiedere la riparazione include già una vasta gamma di elettrodomestici e dispositivi elettronici di uso comune, come:
lavatrici
• asciugatrici
• lavastoviglie
• frigoriferi
• televisori
• monitor
• aspirapolvere
• server e storage dati
• smartphone
• tablet.

Si tratta però di un elenco non definitivo che potrebbe subire ampliamenti nel corso del tempo. L’obiettivo è quello di includere sempre più prodotti che, dal punto di vista tecnico, possono essere riparati.

Obblighi dei produttori inerenti il diritto alla riparazione

La direttiva europea introduce una serie di obblighi per i produttori al fine di favorire la riparabilità dei prodotti e scoraggiare comportamenti che ostacolino questo processo.

Le aziende sono tenute a mettere a disposizione sul mercato, a un prezzo ragionevole, i pezzi di ricambio necessari per la riparazione dei loro prodotti, per un periodo di tempo adeguato alla loro durata di vita prevista.

Devono fornire ai professionisti che effettuano le riparazioni e ai consumatori le informazioni tecniche necessarie per effettuarle, come manuali di servizio, schemi elettrici e istruzioni dettagliate.

La progettazione dei dispositivi deve essere tale da facilitare l’accesso ai componenti che potrebbero aver bisogno di essere sostituiti, evitando l’uso di adesivi o viti nascoste che rendono difficile lo smontaggio.
I pezzi di ricambio messi a disposizione devono essere compatibili con i prodotti originali, garantendo così l’efficienza e la sicurezza della riparazione.

Su richiesta del consumatore, poi, il produttore deve fornire un preventivo dettagliato e comprensibile per la riparazione, indicando i costi dei pezzi di ricambio, della manodopera e i tempi di lavorazione stimati.

Comportamenti vietati ai produttori

Per rendere applicabile il diritto alla riparazione dei loro prodotti, i produttori non possono utilizzare tecniche di progettazione o materiali che la rendano intenzionalmente più difficile o costosa.

Non possono progettare prodotti con una durata di vita artificialmente limitata (la cosiddetta obsolescenza programmata), con lo scopo di indurre i consumatori a sostituirli prematuramente.

Non possono utilizzare software o aggiornamenti che limitino la funzionalità del prodotto o rendano impossibile la riparazione.

Infine, e questo è un aspetto molto importante, non possono rifiutare di riparare un prodotto solo perché è stato modificato da terzi, a meno che possano dimostrare che sia stata la modifica a causare il guasto.

Come far valere il diritto alla riparazione

In attesa delle regole operative che scaturiranno solo dal recepimento nella normativa italiana, incominciamo a vedere quali sono i comportamenti da mettere in atto per far valere questo diritto.

Per prima cosa, dovrai individuare con precisione il guasto del tuo elettrodomestico per comunicare in modo chiaro al produttore o al soggetto incaricato della riparazione la natura del problema.

Il primo passo sarà comunque quello di contattare il produttore dell’elettrodomestico, tramite i canali di assistenza indicati sul manuale d’uso o sul sito web dell’azienda, spiegargli chiaramente il problema e comunicare la tua volontà di far riparare il prodotto.

Hai il diritto di richiedere per la riparazione un preventivo dettagliato che includa i costi dei pezzi di ricambio, della manodopera e i tempi di lavorazione stimati.

Se il produttore non è in grado di effettuare la riparazione o il preventivo ti sembra eccessivo, puoi rivolgerti a centri di assistenza autorizzati o a riparatori indipendenti per confrontare le diverse offerte e trovare la soluzione più conveniente.

Tieni sempre con te la documentazione relativa all’acquisto dell’elettrodomestico (fattura, garanzia) e tutta la corrispondenza con il produttore o con il riparatore. Questa documentazione sarà utile in caso di controversie.

La piattaforma europea

La Commissione Europea sta lavorando attivamente alla creazione di una piattaforma online che semplificherà notevolmente la vita dei consumatori interessati alla riparazione dei propri prodotti.

In questo sito, potrai inserire la tua posizione e ottenere un elenco dei centri di riparazione più vicini a te, sia autorizzati dal produttore sia indipendenti.

La piattaforma fornirà un elenco di venditori di prodotti ricondizionati, permettendo ai consumatori di scegliere tra una vasta gamma di prodotti a prezzi più convenienti.

Per ogni prodotto, saranno disponibili informazioni dettagliate sulle caratteristiche tecniche, sulla compatibilità dei pezzi di ricambio e sulla disponibilità di servizi di riparazione.

Il servizio potrebbe includere anche un motore di ricerca utile per confrontare i prezzi dei pezzi di ricambio e dei servizi di riparazione offerti dai diversi fornitori.

Al momento non c’è ancora una data ufficiale per il lancio della piattaforma, quindi se vuoi essere aggiornato in tempo reale su questo argomento, segui le mie pagine Facebook e X e iscriviti ai miei canali WhatsApp e YouTube.




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