Il Decreto Milleproroghe 2023 approvato in via definitiva in queste ore contiene disposizioni riguardanti il modo dell’edilizia e della casa.
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Il Decreto Milleproroghe 2023 approvato in via definitiva in queste ore contiene disposizioni riguardanti il modo dell’edilizia e della casa.
Foto di Andreas Lischka da Pixabay
Con il termine Milleproroghe si indica un decreto legge emanato dal Governo ogni anno.
Con questo provvedimento si prorogano scadenze o l’entrata in vigore di nuove disposizioni, il cui mancato rispetto potrebbe provocare problemi per cittadini, imprese e istituzioni.
Qualche ora fa il decreto di quest’anno è stato definitivamente approvato con voto di fiducia alla Camera, con 198 voti a favore, 128 contrari e 4 astenuti.
Vediamo allora quali sono le più importanti misure per la casa previste tra i contenuti.
La scelta dello sconto in fattura o della cessione del credito al posto della detrazione fiscale prevista per i bonus edilizi deve essere comunicata all’Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese per i lavori.
Per le spese sostenute nel 2022, il termine viene prorogato al 31 marzo 2023.
Si tratta insomma di uno dei flebili tentativi messi in campo finora dal Governo per sbloccare la questione dei crediti incagliati.
Il Milleproroghe differisce alla stessa data il termine entro il quale gli amministratori di condominio devono trasmettere all’Agenzia delle Entrate le spese relative alle parti comuni degli edifici condominiali.
La normativa vigente prevede che i lavori oggetto di Permesso di Costruire debbano essere iniziati entro un anno dal rilascio del titolo (o dalla sua formazione per silenzio assenso) e ultimati entro 3 anni dall’inizio.
Analogamente quelli oggetto di Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) debbono essere ultimati entro 3 anni dall’inizio.
In considerazione delle difficoltà di approvvigionamento dei materiali e dell’aumento eccezionale dei loro prezzi in questi ultimi mesi, i termini erano già stati prorogati lo scorso anno.
Il Milleproroghe 2023 proroga di ulteriori due anni i termini relativi ai titoli abilitativi presentati o formatisi entro il 31 dicembre 2023.
Il Milleproroghe fa slittare dal 31 marzo al 30 giugno 2023 l’estensione della garanzia massima dell’80%, a valere sul Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa, sulla quota capitale dei mutui destinati alle giovani coppie (con età inferiore ai 36 anni e ISEE non superiore a 40 mila euro).
Sono inoltre prorogati i termini per far valere il requisito prima casa e usufruire dell’aliquota agevolata (al 2% anziché al 9%) per l’imposta di registro. Questi termini erano già stati prorogati a causa dell’emergenza dovuta alla pandemia da Covid 19 che in quei mesi rendeva difficile attuare le transazioni.
La nuova proroga prevede che:
• il termine per il trasferimento della residenza nell’immobile acquistato come prima casa passa da 18 a 37 mesi
• il termine per il riacquisto della prima casa dopo la vendita dell’immobile precedentemente acquistato con le stesse agevolazioni passa da un anno a un massimo di 2 anni e 7 mesi
• il termine entro il quale l’acquirente di un nuovo immobile deve cedere l’immobile precedentemente eletto ad abitazione principale passa da un anno a un massimo di 2 anni e 7 mesi.
Prorogato anche il termine per usufruire del credito d’imposta attribuito all’acquirente in caso di riacquisto di una abitazione da adibire a prima casa entro un anno dalla vendita della precedente.
Contrariamente a quanto si pensava, non è stato invece prorogato il Bonus TV, il contributo per la sostituzione dei vecchi apparecchi televisivi con quelli di recente produzione adeguati agli standard tecnologici di nuova generazione.
Il Governo si è limitato soltanto a prorogare al 31 dicembre 2023 il termine entro cui è possibile richiedere a Poste Italiane la consegna dei decoder idonei alla ricezione di programmi televisivi con i nuovi standard trasmissivi (DVBT2/HEVC) di prezzo non superiore a 30 euro.
Poste potrà provvedere però solo nei limiti delle forniture disponibili.
Il Milleproroghe sposta al 30 giugno 2023 la sospensione dell’efficacia delle clausole contrattuali che consentirebbero alle imprese fornitrici di energia elettrica e gas naturale di modificare unilateralmente le condizioni generali di contratto relative alla definizione del prezzo.
Ciò significa che fino a tale data i gestori non potranno modificare il prezzo stabilito contrattualmente e accettato dall’utente.
La sospensione non si applica però alle clausole che permettono invece all’impresa fornitrice di aggiornare le condizioni economiche contrattuali alla loro scadenza e questo aspetto è ricordato nel testo stesso del decreto approvato.
Viene prorogata al 30 giugno 2023 la scadenza per la presentazione della dichiarazione IMU 2021, da parte dei soggetti passivi di questa imposta.
La dichiarazione di variazione IMU è un documento che il contribuente deve presentare all’Ufficio Tributi quando si verificano modifiche che comportino una diversa determinazione dell’imposta dovuta e non siano immediatamente conoscibili dal Comune.
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