Per il mondo dell’edilizia i Criteri Ambientali Minimi sono dei requisiti ecologici da rispettare per rendere più sostenibili le costruzioni.
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Per il mondo dell’edilizia i Criteri Ambientali Minimi sono dei requisiti ecologici da rispettare per rendere più sostenibili le costruzioni.
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Hai mai sentito parlare dei CAM in edilizia? I Criteri Ambientali Minimi stanno cambiando il modo in cui costruiamo in Italia, puntando a un futuro più sostenibile. Scopriamo insieme cosa sono, quando si applicano e perché potrebbero interessarti se stai pensando di ristrutturare casa.
I Criteri Ambientali Minimi, conosciuti con l’acronimo CAM, sono un insieme di requisiti ecologici che il Ministero dell’Ambiente ha fissato per rendere più sostenibili gli acquisti della pubblica amministrazione. Nel mondo dell’edilizia, nello specifico, questi criteri definiscono le caratteristiche che materiali e componenti devono avere per ridurre l’impatto ambientale delle costruzioni.
Dal giugno 2022, con l’entrata in vigore dell’ultimo decreto ministeriale in materia, i CAM sono diventati più dettagliati e rigorosi, guardando all’intero ciclo di vita degli edifici: dalla progettazione alla costruzione, fino alla eventuale demolizione. L’obiettivo è chiaro: costruire meglio, consumando meno risorse e generare meno rifiuti.
Attualmente, i CAM devono essere obbligatoriamente applicati in tutti i lavori pubblici: quando si costruisce un nuovo edificio, quando si ristruttura una scuola o un ospedale, quando si riqualifica energeticamente un municipio o qualsiasi altro immobile pubblico. La normativa si applica a tutti gli appalti, indipendentemente dal loro valore economico.
Un aspetto importante da sottolineare è che l’obbligo vale anche per progetti privati che ricevono finanziamenti pubblici, come quelli del PNRR. Questo significa che se stai costruendo con fondi pubblici, anche se sei un privato, devi rispettare questi requisiti.
In ambito strettamente privato non esiste alcun obbligo, fatta eccezione per gli interventi oggetto di Superbonus, per i quali il Decreto Rilancio (DL 34/2020), ha introdotto il rispetto di questi requisiti per i materiali isolanti utilizzati.
Ma cosa rende un materiale conforme ai Criteri Ambientali Minimi? Principalmente tre caratteristiche:
• contenuto di materiale riciclato: un mattone conforme ai CAM, ad esempio, deve contenere almeno il 10% di materiale riciclato, il calcestruzzo deve includere almeno il 5% di materiale recuperato, il legno deve provenire da foreste gestite in modo sostenibile, dove per ogni albero tagliato ne viene piantato un altro
• basse emissioni di sostanze nocive: le vernici, gli adesivi e i pavimenti utilizzati devono rilasciare pochissime sostanze dannose (VOC) nell’aria che respiriamo
• filiera produttiva sostenibile: viene data preferenza ai materiali prodotti vicino al cantiere (entro 150 km), riducendo così l’inquinamento dovuto al trasporto.
Il mercato sta rispondendo a queste nuove esigenze con materiali innovativi e sostenibili. Pensiamo ai biomateriali come la canapa, che offre eccellenti proprietà isolanti con un impatto ambientale minimo o ai nuovi tipi di cemento che riducono le emissioni di CO₂ fino all’80% rispetto a quelli tradizionali.
Gli aggregati riciclati, ottenuti dal recupero di macerie edili, stanno diventando una valida alternativa alla ghiaia estratta dalle cave. Utilizzare questi materiali significa non solo rispettare i CAM, ma anche contribuire concretamente all’economia circolare.
Sebbene i CAM non siano obbligatori per le costruzioni private (a meno che non beneficino di fondi pubblici), adottarli volontariamente rappresenta una scelta intelligente e lungimirante.
Utilizzare materiali conformi ai criteri ambientali minimi offre infatti numerosi vantaggi:
• materiali con basse emissioni significano una migliore qualità dell’aria negli ambienti interni
• offrono migliori prestazioni isolanti, riducendo i consumi per riscaldamento e raffrescamento e consentendo un maggior risparmio energetico
• le case costruite con criteri di sostenibilità stanno acquisendo un valore di mercato superiore
• è probabile che in futuro questi requisiti vengano estesi anche al settore privato, quindi adottandoli da ora ci si troverà già preparati.
Per essere sicuri che un materiale rispetti i CAM, occorre guardare le certificazioni.
Le più comuni sono le seguenti:
• le EPD (Dichiarazioni Ambientali di Prodotto), che raccontano l’impatto ambientale del materiale durante tutto il suo ciclo di vita
• l’Ecolabel UE, un’etichetta che garantisce il rispetto di rigorosi criteri ecologici
• le certificazioni FSC o PEFC per il legno, che assicurano la provenienza da foreste gestite in modo sostenibile.
Quando acquisti materiali per una ristrutturazione o una nuova costruzione, chiedere queste certificazioni al rivenditore è un buon modo per fare scelte consapevoli.
È vero, i materiali conformi ai CAM possono costare inizialmente un po’ di più rispetto a quelli tradizionali. Si parla generalmente di un incremento tra il 10% e il 15%.
Tuttavia, questo maggiore investimento iniziale viene spesso recuperato nel tempo grazie ai minori costi di gestione e manutenzione dell’edificio.
Inoltre, come già accennato, gli immobili costruiti secondo criteri di sostenibilità stanno acquisendo un valore di mercato superiore, rendendo l’investimento ancora più conveniente nel lungo periodo.
I Criteri Ambientali Minimi rappresentano un importante passo verso un’edilizia più sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Anche se attualmente sono obbligatori solo per il settore pubblico, il loro spirito e i loro principi meritano di essere adottati anche dai privati che hanno a cuore non solo il proprio benessere, ma anche quello del pianeta.
La prossima volta che ristrutturi casa o se stai pensando di costruirne una nuova, considera la possibilità di utilizzare materiali conformi ai CAM: farai una scelta vantaggiosa per te e per l’ambiente, contribuendo a costruire un futuro più sostenibile per tutti.
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