Covid-19: andiamo a scoprire quali sono gli obblighi degli amministratori condominiali e come devono comportarsi in questo grave caso di epidemia mondiale.
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Covid-19: andiamo a scoprire quali sono gli obblighi degli amministratori condominiali e come devono comportarsi in questo grave caso di epidemia mondiale.
Il Coronavirus è stato ufficialmente dichiarato un caso di alta emergenza e di pandemia dal Ministero della Sanità. Per questo motivo, il primo ministro Conte ha emanato delle rigide regole per controllare al massimo il contagio.
Come prima cosa sono state abolite tutte le riunioni, come quelle condominiali, rinviate a data da destinarsi. Andiamo a scoprire quali sono gli obblighi degli amministratori di condominio e come devono comportarsi in questo grave caso di epidemia mondiale.
Secondo il DPCM del 9 marzo 2020, sono assolutamente vietate tutte le occasioni di riunione da svolgersi sia in un ambiente pubblico che privato. Non è possibile né riunirsi né spostarsi da un Comune all’altro; si può farlo solo previa autocertificazione e cause di estrema necessità. Ovviamente, questo decreto interessa anche le assemblee e le riunioni di condominio, posticipate a data da destinarsi.
La mancata osservanza di questa prescrizione può comportare sia l’ammenda fino a 260 euro sia l’arresto fino a 3 mesi.
Come ci si deve comportare, inclusi gli amministratori di condominio di Torino?
Premettendo che questo sarebbe stato un periodo denso di riunioni condominiali, l’amministratore deve ricorrere alla convocazione delle contabilità, convocando l’assemblea nella cosiddetta formula a termini lunghi e diluiti.
Inoltre, è obbligatorio rispettare il periodo di interdizione che attualmente è imposto fino a data 3 Aprile 2020.
L’ente AbiConf, per venire incontro a tutte le utenze, compresi gli amministratori di condominio di Torino, ha inviato la richiesta al Parlamento e al Governo di prolungamento di un anno della scadenza degli adempimenti condominiali, per tutelarsi dall’articolo 1130 n° 10 c.c., ossia l’obbligo di convocazione di assemblea e di rendicontazione delle spese comuni.
In questo modo è possibile riprendere il normale svolgimento delle riunioni e della contabilità, appena sarà possibile e si rientrerà in una situazione generale di normalità.
L’ente AbiConf ha richiesto anche il posticipo al 2021 di tutte le agevolazioni e le detrazioni fiscali di cui è beneficiario il condomino, tra cui Bonus Casa per gli interventi di ristrutturazione e recupero immobili e il Bonus Facciate, per restauro e recupero delle facciate. Per Ecobonus e Sismabonus, invece, la scadenza è già fissata al 2021.
Chi regolamenta il vivere comune, tra cui gli amministratori di condominio di Torino, si trova in difficoltà e nell’impossibilità di effettuare gli interventi che richiedono delibera la cui scadenza è prevista per il 2020.
Per agevolare e facilitare l’amministrazione in questo periodo di crisi, i condòmini tutti sono caldamente invitati a provvedere al pagamento delle spese comuni, in modo autonomo dall’approvazione della riunione condominiale.
Per contenere al massimo il contagio del Coronavirus, gli amministratori di condominio di Torino, come quelli di tutto il territorio nazionale, hanno provveduto a gestire in modo ottimale gli spazi comuni dell’edificio.
Ad esempio, è caldamente sconsigliato usufruire dell’ascensore, se non per tragitto individuale, perché non garantisce la distanza di almeno un metro tra le persone.
Il Piemonte è una delle regioni settentrionali più colpite dalla pandemia del Coronavirus, assieme al Veneto e alla Lombardia. Per precauzione, gli amministratori di condominio di Torino hanno provveduto alla sanificazione degli ambienti e degli spazi comuni, oltre alla divulgazione delle regole di igiene come:
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