BTU (acronimo di British Thermal Unit) è una sigla che indica l’unità di misura dell’energia necessaria per un climatizzatore per riscaldare o refrigerare.
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BTU (acronimo di British Thermal Unit) è una sigla che indica l’unità di misura dell’energia necessaria per un climatizzatore per riscaldare o refrigerare.
Se state per acquistare un climatizzatore, una delle informazioni che troverete su tutti i modelli è la potenza, calcolata in BTU. Ma cosa significa questa sigla?
BTU è l’acronimo di British Thermal Unit, l’unità di misura del calore e quindi dell’energia necessaria a un climatizzatore per riscaldare o refrigerare.
Nei Paesi anglosassoni come Gran Bretagna e Stati Uniti viene usata in alternativa ai wattora e indica la quantità di calore necessaria per alzare la temperatura di 1 libbra d’acqua da 39 a 40 gradi Fahrenheit.
Traducendo tale unità nel nostro sistema metrico, possiamo quindi dire che il BTU indica la quantità di calore necessaria per alzare la temperatura di 454 grammi di acqua da 3,8 C° a 4,4 C°.
La potenza di un climatizzatore si misura in BTU/h (BTU orari), unità che indica la capacità di un apparecchio di cedere o assorbire calore in un’ora di funzionamento.
Quanto più alto quindi è il numero di BTU riportato sulla scheda tecnica del climatizzatore, tanto più grande è la superficie che l’apparecchio è in grado di riscaldare o raffreddare.
Su Amazon potete trovarne di varie potenze:
• Climatizzatore Hisense NEW ECO EASY da 9000 BTU/h
• Ariston Climatizzatore Monosplit WI-FI Ready da 12000 BTU/h
• ARGO Orion Plus Climatizzatore Portatile da 13000 BTU/h.
Quando si acquista un condizionatore, la scelta dell’apparecchio non deve essere fatta facendo unicamente valutazioni di carattere economico.
È invece necessario scegliere l’apparecchio più idoneo per le proprie esigenze. Ed è proprio in questo caso che entra in gioco il calcolo dei BTU.
Per effettuare il calcolo, occorre prendere in considerazione alcuni parametri, tra cui i più importanti sono:
• la superficie della stanza in cui il climatizzatore dovrà essere installato
• la sua esposizione
• l’eventuale coibentazione della casa
• il numero di persone che dovrebbero frequentare la stanza.
Si tratta di fattori che influiscono sul microclima di una abitazione a prescindere dalla presenza di un impianto di aria condizionata, ed è per questo che vanno valutati.
Inoltre, un condizionatore sottodimensionato potrà rivelarsi poco conveniente perché per raggiungere la temperatura desiderata dovrà stare sempre in funzione e quindi aumenterà i consumi di energia elettrica e il suo deterioramento.
Di contro, un condizionatore sovradimensionato sarà incapace di deumidificare adeguatamente l’ambiente, perché raggiungerà la temperatura desiderata troppo velocemente senza eliminare tutta l’umidità.
Per calcolare i BTU del condizionatore destinato a climatizzare un determinato ambiente, esistono diversi sistemi approssimativi.
In questo articolo, vi descriverò alcuni di questi metodi spannometrici, quindi piuttosto semplici, con i quali potrete effettuare dei calcoli di massima.
Nel primo, la formula da considerare è:
mq x k = BTU
dove k è un coefficiente fisso a cui si attribuisce il valore 340.
Supponiamo che vogliate climatizzare una camera da letto di 14 metri quadri.
Il risultato sarà: 14 x 340 = 4.760.
Questa è la potenza in BTU che il climatizzatore deve avere. Pertanto, sarà inutile acquistare un apparecchio molto più potente, perché sarebbe uno spreco di energia, ma anche di denaro. La quantità di BTU fa infatti lievitare anche sensibilmente i prezzi.
Un altro metodo spannometrico per effettuare il calcolo prende invece in considerazione il volume dell’ambiente. Si considera che servano circa 100 BTU per ogni metro cubo di spazio da climatizzare. Pertanto, il volume della stanza considerata nell’esempio va moltiplicato per 100.
Supponiamo che la nostra stanza abbia un’altezza di 3 metri. Il suo volume sarà quindi pari a:
14 mq x 3 h = 42 mc.
Moltiplicando 42 per 100, avremo come risultato 4.200 BTU, un valore della potenza non molto distante da quello ottenuto con la precedente formula.
Un ulteriore metodo prevede di calcolare la potenza frigorifera per raffreddare una stanza utilizzando la seguente formula:
P = K x l1 x l2 x h
dove:
• k è un fattore pari a 25 se dobbiamo raffreddare la stanza (se dovessimo calcolare la potenza necessaria per riscaldare la stanza sarebbe invece pari a 35)
• l1 e l2 sono i lati della stanza espressi in metri
• h è l’altezza della stanza espressa in metri.
Nel nostro caso avremo quindi:
25 x 3,5 x 4 x 3 = 1.050 W
Sapendo che 1 W = 3,4 BTU/h, avremo: 1.050 x 3,4 = 3.570.
Trattandosi di valori di massima, si consiglia di orientare l’acquisto su un prodotto che abbia una potenza superiore del 20% – 30% rispetto al risultato del calcolo.
Con queste formule potrete avere un’idea indicativa della potenza per raffrescare una stanza, ma naturalmente vi consiglio di affidarvi sempre a un esperto non solo per calcolare il numero esatto di BTU, ma anche per sapere quali sono tutte le altre caratteristiche da valutare.
Se volessimo calcolare i BTU in maniera davvero precisa dovremmo utilizzare una formula molto complessa.
Allora vi spiego come cercare di ottenere un valore il più attendibile possibile, tenendo in considerazione tutti i seguenti fattori:
• contare il numero di apparecchi elettrici presenti nella stanza e moltiplicarlo per 3,4
• prendere il numero delle persone che vi svolgono un’attività normale e moltiplicarlo per 200
• contare il numero delle persone che vi svolgono un’attività modesta e moltiplicarlo per 350
• contare il numero delle persone che vi svolgono un’attività pesante e moltiplicarlo per 600
• moltiplicare i metri quadri della stanza per: 25, se l’altezza è inferiore a 3 metri; 30, se l’altezza è uguale o superiore a 3 metri
• contare il numero di porte o finestre presenti sul lato Nord e moltiplicarlo per 150
• contare il numero di porte o finestre presenti sul lato Est e moltiplicarlo per 300
• computare il numero di porte o finestre presenti sul lato Sud e moltiplicarlo per 400
• contare il numero di porte o finestre presenti sul lato Ovest e moltiplicarlo per 500
• moltiplicare i metri quadri del soffitto per: 30, se vi sono locali sovrastanti; 140, se non vi sono locali sovrastanti e il tetto è isolato; 200, se non vi sono locali sovrastanti e il tetto non è isolato
• se ci sono pareti divisorie interne, moltiplicarne il numero per 20
• se ci sono pareti della stanza che si affacciano verso l’esterno, moltiplicare il numero per: 20, se la parete si trova sul lato Nord; 55, se la parete si trova sul lato Est; 60, se la parete si trova sul lato Sud; 65, se la parete si trova sul lato Ovest.
La somma di questi fattori dovrebbe restituire un’indicazione piuttosto precisa dei BTU necessari.
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