Come disporre i quadri sulle pareti di casa

La disposizione di quadri sulle pareti di casa non è solo una questione estetica ma rappresenta un vero e proprio esercizio di progettazione.

parete con tre quadri

InkPoster 13 3 lifestyle (photo credit Threesixty Torino)

Dove appendere i quadri in casa?

La disposizione dei quadri sulle pareti di casa non è solo una questione estetica ma rappresenta un vero e proprio esercizio di progettazione spaziale. Saper collocare correttamente opere d’arte, stampe o fotografie permette di trasformare l’aspetto di una stanza, creando punti focali, valorizzandone l’architettura e raccontando una storia unica.

In questo articolo, ti suggerirò come disporre i quadri in casa, con consigli pratici e idee creative.

La scelta della posizione dei quadri dipende da diversi fattori: la funzione della stanza, l’altezza delle pareti, la luce naturale e artificiale e lo stile complessivo dell’arredamento.

In soggiorno, i quadri dovrebbero diventare un punto focale. Posizionarli sopra il divano è una scelta piuttosto comune: l’altezza ideale è quella in cui il centro del quadro si trova a circa 150-160 cm da terra. Questo garantisce che siano visibili alla giusta altezza sia da chi è seduto sia da chi è in piedi.

In cucina è preferibile optare per stampe o illustrazioni di piccole dimensioni, posizionate lontano da fonti di calore e umidità, come fornelli e lavandini.

Lo spazio sopra la testata del letto è perfetto per un quadro grande o per una composizione di più opere. In alternativa, puoi decorare le pareti laterali con esemplari più piccoli per un effetto più intimo.

Ingresso e corridoi sono spazi stretti e di passaggio che possono essere arricchiti con una serie di piccoli quadri disposti in linea retta o a griglia.

Anche il bagno può ospitare quadri, ma è fondamentale scegliere materiali resistenti all’umidità, come stampe incorniciate sotto vetro.

Idee per appendere quadri in modo originale

Se desideri un tocco di originalità, dai un’occhiata a queste tecniche e approcci creativi per disporre i quadri.

La gallery wall (o parete galleria) è una tendenza molto popolare. Consiste nel combinare quadri di diverse dimensioni, cornici e stili in una composizione che occupi un’intera parete o una sua sezione significativa, come se si trattasse della parete di un museo. Per ottenere un risultato armonioso, ti consiglio di pianificare la disposizione a terra prima di procedere sul muro.

Invece di appendere i quadri, è possibile disporli su mensole o ripiani. Questo sistema offre grande flessibilità perchè consente di cambiare facilmente la disposizione quando si desidera, ad esempio aggiungendo altri elementi decorativi come libri o vasi.

Anziché allineare perfettamente i quadri, potresti pensare di creare disposizioni asimmetriche, che risultano più dinamiche e contemporanee.

Per un effetto museale, puoi utilizzare cavi o fili sospesi dal soffitto. Questa tecnica è ideale per ambienti moderni o arredati in stile industriale, come i loft.

Un’altra idea può essere infine quella di abbinare quadri con altri oggetti decorativi, come specchi, piatti decorativi o tessuti appesi, per creare una parete che racconti una storia.

Come appendere quadri antichi e moderni

La convivenza tra quadri antichi e moderni è un esercizio di stile che richiede attenzione al bilanciamento e all’armonia.

I quadri antichi spesso hanno cornici elaborate e colori caldi. Per valorizzarli, collocali su pareti dalle tonalità neutre o scure, che mettono in risalto i dettagli.

Opere dallo stile minimalista o astratto si adattano invece a spazi luminosi, con pareti bianche o dai colori pastello. Le cornici semplici o addirittura l’assenza totale di cornici sono soluzioni perfette per esaltare l’essenzialità dell’opera.

Se invece vuoi mixare i due stili, crea un contrasto intenzionale. Ad esempio, un quadro antico può essere collocato accanto a un’opera moderna, mantenendo un filo conduttore nei colori o nelle proporzioni.

Come appendere quattro quadri uguali

Disporre quattro quadri delle stesse dimensioni offre molte possibilità compositive. Ecco alcune idee:
a griglia: posiziona i quadri in due file da due, mantenendo lo stesso spazio tra loro. Questo approccio è ideale per un effetto simmetrico e ordinato
in linea: appendi i quadri in fila orizzontale o verticale. Questa disposizione è perfetta per corridoi o pareti strette
disposizione libera: per un effetto più informale, sperimenta una composizione asimmetrica, magari integrando altri elementi decorativi.

Indipendentemente dalla scelta, la cosa importante è misurare con precisione le distanze tra i quadri per ottenere un risultato professionale.

Quanto spazio lasciare tra un quadro e l’altro?

La distanza tra i quadri dipende dalla loro dimensione e dal contesto della parete su cui sono collocati. Ci sono però alcune regole generali da rispettare.

In una composizione ricca, lo spazio tra i quadri può variare tra 5 e 10 cm. La vicinanza crea un effetto di continuità visiva.

Se appendi invece quadri di grandi dimensioni, lascia almeno 15-20 cm tra uno e l’altro per dare respiro e valorizzare ogni opera.

In una disposizione lineare, dove i quadri sono in fila, mantieni una distanza costante, che può variare tra 8 e 12 cm, a seconda delle dimensioni delle cornici.

In spazi limitati, è meglio ridurre le distanze, evitando però che i quadri creino una sensazione di sovraffollamento.

Per un risultato ottimale, utilizza un metro per prendere le misure e segna i punti di fissaggio con una matita prima di procedere.

Conclusioni

Disporre i quadri sulle pareti di casa è un’arte che unisce estetica e funzionalità. Seguendo questi consigli, potrai trasformare i muri della tua abitazione in vere e proprie gallerie personali, capaci di riflettere il tuo gusto e la tua personalità.

Ricorda: ogni quadro ha una storia da raccontare e la sua disposizione è il mezzo con cui farla emergere al meglio.




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