Attenzione: in questi giorni stanno arrivando a molti abbonati RAI e – mail aventi per oggetto il rimborso del canone TV. Si tratta in realtà di una truffa.
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Attenzione: in questi giorni stanno arrivando a molti abbonati RAI e – mail aventi per oggetto il rimborso del canone TV. Si tratta in realtà di una truffa.
Dal 2016 è cambiata la modalità di pagamento del canone TV, addebitato direttamente in bolletta elettrica.
L’importo complessivo di 100 euro è stato suddiviso in 10 rate da 10 euro, da pagare con la bolletta mensile o bimestrale. Tuttavia, essendo la legge andata in vigore tardi, unicamente per quell’anno, il primo importo è stato pari a:
• 70 euro per chi pagava la bolletta a luglio (fatturazione mensile)
• 80 euro per chi pagava la bolletta ad agosto (fatturazione bimestrale).
I contribuenti esonerati dal pagamento dell’imposta dovevano inviare comunicazione all’Agenzia delle Entrate entro il 16 maggio.
Nonostante ciò, molti si sono visti recapitare fatture sbagliate anche se avevano correttamente inviato la richiesta di esenzione o per altri motivi.
In un precedente articolo vi ho spiegato come fare per pagare la bolletta senza il canone; in questo mi soffermerò su come chiedere il rimborso se l’importo vi è stato erroneamente addebitato.
Infatti, per chi si fosse visto recapitare una bolletta sbagliata, esistevano diverse possibili soluzioni:
• se si utilizza il pagamento con bollettino postale: pagare l’importo dell’utenza senza il canone TV (compilando un nuovo bollettino contenente la sola quota energia e specificandolo nella causale)
• se si usufruisce della domiciliazione bancaria: bloccare in banca o alla posta l’addebito automatico in modo da poter controllare la fattura prima di pagarla
• pagare l’intero importo e poi richiederne il rimborso.
Molti hanno preferito seguire quest’ultima procedura, nel timore di vedersi addebitare eventuali sanzioni per il mancato pagamento.
Il 4 agosto 2016 l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il provvedimento con le istruzioni per richiedere il rimborso del canone RAI pagato, ma non dovuto.
L’istanza di rimborso può essere presentata in due modi:
• per via telematica
• su modello cartaceo inviato a mezzo posta.
Per chiedere il rimborso scaricate questo modulo e inviatelo, dopo averlo compilato, unitamente alla copia di un vostro documento in corso di validità, al seguente indirizzo:
Agenzia delle Entrate, Direzione Provinciale 1 di Torino, Ufficio di Torino 1, S.A.T.
Sportello abbonamenti TV
Casella Postale 22
10121 Torino.
Se avete già inviato una richiesta di rimborso redatta liberamente, l’istanza sarà ugualmente valida purché contenga tutti i dati richiesti.
I soggetti autorizzati a richiedere il rimborso del canone TV pagato sono i seguenti:
• coloro che si sono ritrovati l’addebito in bolletta, pur avendo presentato la dichiarazione di non possesso dell’apparecchio televisivo
• chi riceve un doppio canone, cioè l’importo addebitato su due utenze della stessa famiglia anagrafica, anche se intestate a familiari diversi (è il caso di chi possiede una seconda casa)
• gli intestatari di più utenze elettriche che hanno ricevuto un doppio addebito
• gli eredi di un soggetto deceduto per il quale non è ancora stata effettuata la voltura (da fare comunque il prima possibile)
• i contribuenti over 75 con reddito complessivo non superiore a 6.713,98 euro che non sono tenuti a presentare alcuna dichiarazione
• diplomatici e militari stranieri, esenti in virtù di accordi internazionali.
Inoltre, ad alcuni contribuenti è arrivato un addebito di 51,03 euro anziché 70. Si tratta di coloro la cui dichiarazione è pervenuta all’Agenzia delle Entrate dopo il 16 maggio 2016 (pur avendola inviata prima), per cui è stato erroneamente addebitato l’importo relativo al primo semestre.
Anche questi soggetti possono naturalmente richiedere il rimborso.
Purtroppo, non ha molte possibilità di ricevere indietro il tributo chi ha commesso qualche errore nella compilazione della richiesta di esenzione, come ad esempio l’omissione di alcuni dati anagrafici.
Per la verità, eventuali errori non sono da ascrivere solo a colpe o distrazioni degli stessi contribuenti, in quanto la richiesta di esenzione si è rivelata piuttosto complessa.
Sia la procedura telematica, che prevede la richiesta di un apposito PIN, che quella postale, per la quale è richiesto l’invio della raccomandata senza busta, sono alquanto macchinose.
E non è stato più semplice il ricorso alla PEC, visto che l’ultimo giorno utile per la presentazione, molti cittadini si sono visti rispedire indietro il messaggio di posta elettronica certificata perché la casella era intasata.
Chi invece non ha spedito il modulo di esenzione in tempo per semplice dimenticanza, purtroppo non potrà far niente e dovrà pagare.
Il rimborso dovrà essere effettuato direttamente dalle compagnie elettriche, entro 45 giorni con:
• accredito sulla prima fattura utile
• altre modalità (ad esempio invio di assegno).
Nel caso in cui le imprese elettriche non provvedano entro tale termine, sarà direttamente l’Agenzia delle Entrate a erogare il rimborso.
Attenzione: in questi giorni stanno arrivando a molti abbonati RAI e-mail aventi per oggetto Rimborso canone RAI. Si tratta di un classico caso di phishing (truffa on line).
Le prime mail pare siano partite il 21 aprile, per poi diffondersi a macchia d’olio.
I messaggi sembrano provenire apparentemente proprio dall’Assistenza servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, mentre in realtà sono originate da un indirizzo contraffatto.
Nel testo del messaggio di posta elettronica si comunica il riconoscimento di un rimborso all’utente, per ottenere il quale è necessario compilare un modulo sul sito www.rimborso.rai.it, anche questo fraudolento.
Per raggiungere il modulo è necessario cliccare su un link che conduce al sito truffaldino, dove vengono richiesti dati anagrafici e della carta di credito o del conto in banca.
L’Agenzia delle Entrate ha diramato a tale proposito un proprio comunicato stampa nel quale illustra ai contribuenti la truffa e raccomanda di cestinare la mail e non cliccare sul collegamento.
Anche la Polizia Postale ha ripreso l’appello attraverso la sua pagina Facebook Una vita da social.
(Prima pubblicazione 4 agosto 2016)
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2 Commenti. Nuovo commento
Su consiglio dell’impiegato dell’Agenzia delle Entrate, che mi disse di non poter far niente per la richiesta di rimborso per il pagamento di n.2 canoni RAI della stessa abitazione da me acquistata nel 2016, di cui uno pagato a nome mio tramite l’Agenzia delle Entrate online, l’altro sul pagamento delle bollette dell’energia elettrica, ma a nome del vecchio proprietario della casa, poichè ero in attesa di voltura. La RAI non mi ha mai risposto. Quest’anno ho deciso di non pagare la RAI dalla bolletta ACEA, poichè è un paradosso: sono in attesa di rimborso e loro mi chiedono di pagare un altro canone!? il call center non risponde!!! Perchè le ingiustizie sono solo a carico degli onesti? Mi può aiutare concretamente?
Purtroppo il canone di quest’anno deve pagarlo: non può decidere lei di detrarre quanto giustamente le spetta per il rimborso. Per quest’ultimo non può far altro che sollecitare.