Per aprire un vano in un muro portante si può usare la tecnica della cerchiatura, che consiste nella realizzazione di un telaio intorno alla nuova apertura.
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Per aprire un vano in un muro portante si può usare la tecnica della cerchiatura, che consiste nella realizzazione di un telaio intorno alla nuova apertura.
Progetto di cerchiatura ©
Cos’è e a cosa serve un cerchiatura? Per comprenderlo, considerate che in un progetto di ristrutturazione può presentarsi la necessità di aprire un nuovo vano (porta o finestra) su una parete portante. Un intervento di questo tipo può apparire semplice, ma in realtà nasconde molte insidie.
Quando si realizza un’apertura in un muro portante, infatti, si vanno a modificare le sue caratteristiche di rigidezza e resistenza. In sostanza, l’apertura indebolisce il muro, mettendo a repentaglio la stabilità del fabbricato e di conseguenza l’incolumità degli occupanti.
Per garantire la sicurezza e la stabilità della struttura occorre quindi ripristinare le condizioni iniziali. Per farlo, si può utilizzare la tecnica della cerchiatura, che consiste nella realizzazione di un telaio in acciaio o in cemento armato intorno alla nuova apertura.
Si tratta in pratica di realizzare una sorta di portale di irrigidimento, in grado di rispondere alle sollecitazioni statiche createsi.
Per realizzare lavori di questo tipo che interessano le strutture portanti, è indispensabile affidarsi a un bravo tecnico strutturista (architetto o ingegnere).
Il professionista sarà infatti in grado di valutare se l’intervento può essere risolto in sede locale o se necessita di una valutazione globale del comportamento statico del fabbricato.
Non fatevi prendere dalla tentazione di ricorrere al bravo muratore che servirà comunque per l’esecuzione dell’opera a regola d’arte, ma sempre e soltanto seguendo attentamente le indicazioni date dallo strutturista e dal direttore dei lavori.
Dal punto di vista pratico, con questo articolo vi darò una serie di indicazioni di carattere generale su come si realizza una cerchiatura, in maniera conforme alle normative vigenti in materia.
Una volta individuato il punto in cui intendete creare l’apertura, occorre procedere per prima cosa a puntellare il solaio della zona interessata. In questo modo si rinforza la parte di muro sovrastante e si scarica l’area di una parte delle sollecitazioni.
Si procede poi con l’asportazione di piccole porzioni di muratura e la contemporanea realizzazione delle spallette montanti, operando dal basso verso l’alto.*
Dopo aver predisposto in questo modo le spallette, si costruisce una piattabanda orizzontale. La piattabanda si fa carico di fatto del ruolo portante della muratura sottostante, consentendone la rimozione. Può essere realizzata in diversi modi: uno dei più diffusi prevede l’utilizzo di due profilati metallici (le comuni putrelle in ferro) uguali, poste sui due lati del muro, fissate tra loro tramite bulloni e tiranti e sigillate con malta cementizia.
A questo punto vengono realizzati stipiti e basi di appoggio, sempre con putrelle. Quando il cemento avrà fatto presa, sarà possibile demolire la muratura procedendo dall’alto verso il basso, ottenendo così il nuovo vano porta e finestra.
Per interventi di carattere locale (che non coinvolgono quindi il fabbricato nella sua interezza) occorre lasciare lateralmente all’apertura una mazzetta minima di 50 cm, che diventa di 100 cm nel caso di murature perimetrali.
Questa limitazione non si applica se l’apertura viene praticata in una parete che prosegue oltre l’intersezione ortogonale.
La rigidezza della parete modificata con l’apertura non deve variare di oltre il 15% rispetto allo stato antecedente. Per questo motivo, il progettista strutturale dovrà effettuare una comparazione dello stato del muro ante e post operam, quindi comprensivo degli elementi di rinforzo inseriti.
In alcuni casi non è possibile eseguire una cerchiatura. Non è ammessa infatti nei seguenti casi:
• a cavallo delle intersezione delle murature
• inserimento dei montanti nello spessore dei muri trasversali (ovvero nell’incrocio murario)
• apertura di vani nelle pareti perimetrali esterne a distanza inferiore a 1 m dall’angolo (compreso lo spessore del muro trasversale).
Sono da evitare invece gli interventi che prevedono la totale eliminazione di una parete portante. In realtà, tale intervento, se inquadrato in una riqualificazione globale dell’edificio e condotto con una accurata progettazione è anche in alcuni casi ammissibile. Si tratta però di un tipo di intervento molto delicato che comporta lavori invasivi e costi importanti.
La cerchiatura è un intervento di manutenzione straordinaria cosiddetta pesante perché implica un intervento sulla struttura del fabbricato.
Per la sua realizzazione è necessario quindi presentare al Comune una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).
Contestualmente occorre provvedere al deposito del progetto delle strutture al Genio Civile e alla verifica sismica.
Per stimare quanto possa costare un intervento di apertura di vano su muro portante mediante cerchiatura, occorre considerare innanzitutto le spese tecniche, comprendenti:
• progettazione strutturale
• direzione lavori
• predisposizione delle pratiche amministrative.
A queste bisogna aggiungere poi i costi per la realizzazione materiale dell’opera, il cui importo dipenderà dalle caratteristiche della parete su cui andate a intervenire, dal suo spessore e da altri aspetti strutturali.
Mediamente un intervento di questo tipo può costare tra i 1.500 e i 3.000 euro per singolo foro.
Vi ricordo comunque che l’intervento rientra tra quelli che possono usufruire della detrazione IRPEF 50%.
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