Da oggi si può richiedere il contributo 2024 per l’acquisto e posa in opera di colonnine di ricarica o wall box, per i privati e i condomìni.
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Da oggi si può richiedere il contributo 2024 per l’acquisto e posa in opera di colonnine di ricarica o wall box, per i privati e i condomìni.
Photo credit Depositphotos
Al via da oggi 8 luglio, dalle ore 12.00, le richieste del bonus colonnine domestiche per chi ha effettuato l’acquisto e l’installazione dell’infrastruttura di ricarica a partire dal primo gennaio 2024.
Già da diversi anni in Italia ci sono degli incentivi per l’installazione di colonnine di ricarica elettrica di automobili. Il bonus 50%, ad esempio, è stato introdotto dal comma 1039 dell’art. 1 della Legge di Bilancio per il 2019. Il 6 aprile 2019 è stato poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 20 marzo 2019 relativo all’ecobonus per l’acquisto di veicoli a basse emissioni di CO2 elettrici o ibridi contenente anche le linee guida per applicarlo.
In realtà, già dal 2018 è obbligatorio installare punti di ricarica elettrica presso le nuove costruzioni o gli immobili oggetto di ristrutturazione pesante. La misura è stata introdotta per favorire la mobilità elettrica.
Con il bonus 50% si intendeva invece favorire l’acquisto e l’installazione delle colonnine anche presso i fabbricati già esistenti.
La detrazione fiscale per l’installazione di questo tipo di infrastruttura presso le abitazioni è stata in vigore dal primo aprile 2019 fino al 31 dicembre 2021, perchè non prorogata dalla Legge di Bilancio 2022.
Con l’entrata in vigore del Decreto Rilancio, poi, l’intervento è stato inserito tra i trainati del superbonus.
Anche chi non ha intenzione o bisogno di realizzare lavori di efficientamento energetico della propria abitazione può però decidere di acquistare un’auto elettrica e aver bisogno di un punto di ricarica.
Il cosiddetto DPCM automotive (DPCM 4 agosto 2022) ha previsto per questi casi una nuova agevolazione: non più una detrazione fiscale spalmata in 10 anni, ma un contributo dell’80% delle spese sostenute riconosciuto direttamente dal MISE. L’incentivo, previsto inizialmente solo per le spese sostenute nel 2022, è stato poi esteso anche alle spese sostenute nel 2023 e ora anche a quelle del 2024.
Per poter accedere al bonus, i punti di ricarica devono essere di potenza standard e non di accesso al pubblico.
In pratica, quindi, sono agevolate solo le installazioni presso le private abitazioni e i condomìni e non le infrastrutture di carattere commerciale.
Le infrastrutture devono inoltre avere queste caratteristiche:
• acquistate e installate, nuove di fabbrica
• collocate nel territorio italiano e in aree nella piena disponibilità dei soggetti beneficiari
• realizzate secondo regola d’arte ed essere dotate di dichiarazione di conformità.
Il bonus 80% è riconosciuto per le seguenti spese:
• acquisto di infrastrutture di ricarica di auto elettriche
• loro installazione.
Tra le spese rimborsabili rientrano anche:
• lavori sull’impianto elettrico
• opere edili
• impianti e dispositivi per il monitoraggio
• spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi
• costi per la connessione alla rete elettrica, tramite attivazione di un nuovo POD (point of delivery).
Il limite massimo di spesa è di 1.500 euro per persona fisica richiedente e di 8.000 euro per la posa in opera su parti comuni di edifici condominiali.
Lo stanziamento previsto previsto per quest’anno è di 20 milioni di euro ed è gestito da Invitalia.
Per ottenere il contributo, dovrai presentare domanda tramite l’apposita piattaforma online, accedendo con uno di questi sistemi:
• sistema pubblico di identità digitale (SPID)
• carta d’identità elettronica (CIE)
• carta nazionale dei servizi (CNS).
Una volta effettuato l’accesso, dovrai procedere alla compilazione del modulo elettronico seguendo la procedura guidata.
Non dimenticare di conservare tutta la documentazione da esibire in caso di eventuali controlli, ovvero:
• le fatture
• le ricevute fiscali
• la ricevuta del bonifico o altra idonea documentazione comprovante le spese effettivamente sostenute.
L’Agenzia delle Entrate, rispondendo alla domanda di un contribuente, ha chiarito quale deve essere l’aliquota IVA da applicare per l’installazione di colonnine di ricarica.
L’aliquota è quella ordinaria del 22% perché queste infrastrutture non possono essere considerate:
• né opere di urbanizzazione primaria, perché non soddisfano un interesse pubblico ma un uso privato
• né impianti di produzione e reti di distribuzione calore-energia e di energia elettrica da fonte solare-fotovoltaica ed eolica, perché consentono semplicemente il trasferimento di elettricità a un veicolo elettrico per ricaricarlo.
L’intervento può però beneficiare dell’IVA agevolata al 10% quando le colonnine sono fornite e installate insieme all’impianto fotovoltaico, nell’ambito dello stesso contratto di appalto.
Le stazioni di ricarica per il settore privato sono quelle a ricarica lenta da 6 a 8 ore fino a 32 Ampere. Sono allacciate direttamente al contatore del fornitore di energia, precablate e subito pronte non appena connesse alla rete.
Oltre alle colonnine (una sorta di totem), esistono altre tipologie di stazioni di ricarica, come quelle:
• a palo
• con applicazioni a muro chiamate wallbox
• portatili.
Su Amazon ne puoi acquistare di vari i tipi:
• Kopp, colonnina di ricarica
• Wallbox Pulsar
• astoneves Wallbox EV.
(In qualità di Affiliato Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei)
Rispondendo alla domanda di un contribuente, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la detrazione del 50% per le colonnine di ricarica delle auto elettriche non è applicabile anche alle Wallbox di ricarica trasportabili. Sono pertanto esclusi i dispositivi portatili.
Una buona notizia: per installare un punto di ricarica per l’auto elettrica presso la tua abitazione non devi richiedere alcun permesso al Comune!
Non devi neanche richiedere particolari autorizzazioni al Gestore di Rete. L’auto elettrica è considerata alla stregua di un elettrodomestico, per cui non sarà necessaria nemmeno una contabilizzazione separata dei consumi.
Normalmente con un comune contatore da 3 kW è possibile ricaricare un’automobile, magari approfittando delle ore notturne.
Se abiti in condominio, invece, dovrai far mettere la richiesta all’ordine del giorno dell’assemblea.
I costi non variano molto in base alla tipologia di punto di ricarica (una colonnina ha più o meno lo stesso prezzo di una wallbox fissa).
Il costo del dispositivo è di solito influenzato dalla potenza e può andare dai 600-700 euro ai 1.200-1.300 euro.
Al costo di fornitura occorre poi aggiungere quello dell’installazione, che si aggira tra i 300 e i 500 euro.
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17 Commenti. Nuovo commento
Buongiorno, volevo sapere come deve essere fatto il bonifico per pagare la wallbox: deve essere normale o con la dicitura per detrarre il 50%, perché qualora il Mise non attui la piattaforma x richiedere il bonus 80%, io perdo anche la possibilità di poterlo detrarre al 50% dal mio 730 anno 2023. Grazie
Se ha questo timore, faccia il bonifico parlante.
Buongiorno, il bonus colonnine (80%) applica cmq per immobili in affitto? Cioè, come inquilino, posso chiedere il rimborso (80%) dell’installazione della wallbox?
Grazie.
Sì.
Buonasera, non mi è chiaro se per il bonus colonnine (80%) sono state definite dal MEF le modalità per richiederlo
Grazie
Marco
Come scritto nell’articolo, no.
salve, le chiedo cortesemente un chiarimento sul bonifico parlante. al momento sul sito della mia banca non compare una tipologia nuova dedicata a questo rticolo, se seleziono ecobonus / risparmio energetico e indico il dpcm 4 agosto 2022 n.1 è corretto secondo lei? grazie in anticipo del riscontro. Saluti
Ma infatti non c’è scritto da nessuna parte che per questo bonus bisogna fare il bonifico dedicato… del resto quello citato non è attinente. Secondo me va fatto un bonifico ordinario.
Mi allaccio al mio precedente commento: attualmente sullo stabile in cui vivo si stanno eseguendo i lavori di isolamento con cappotto termico con ecobonus 110%.
Considerando che l’autorimessa in cui risiede il mio box non è però oggetto di efficientamento energetico, sarebbe possibile usufruire della detrazione al 110% per la colonnina di ricarica (Wall-Box Modo 3 – 7,4KW (Max) – 850 euro IVA incl.) di cui sopra, essendo il box pertinenziale dell’appartamento ?
Grazie nuovamente.
Non credo, perchè il superbonus è legato all’efficientamento energetico di un determinato edificio, di cui il suo box non fa parte. Si tratta cmq di un caso limite per il quale sarebbe opportuno richiedere un parere dell’AdE.
Buongiorno, vorrei installare una Wall-Box Modo 3 – 7,4KW (Max) in un box pertinenziale del mio appartamento.
Il box però fa parte di un’autorimessa (18 box e 12 posti auto) collocata in un diverso edificio, indipendente dal condominio dove si trova il mio appartamento.
Posso usufruire della detrazione del 50% ?
Grazie in anticipo.
A mio avviso sì, stanti tutti i requisiti, come il fatto che la colonnina sia di uso privato.
Buongiorno,se istallo una colonnina elettrica come privato,posso portare in detrazione il 50% della spesa fatta entro giugno 2022?
Certo. Ha tempo fino al 31 dicembre 2024.
Buongiorno architetto
Secondo Lei installare una wallbox in edilizia libera, in un garage pertinenziale ad una abitazione, può far si di ottenere la possibilità di richiedere anche il bonus mobili?
Grazie
No.
soddisfacente