Patente a punti nei cantieri: pubblicato il regolamento attuativo

Pubblicato il decreto che fissa le modalità di presentazione della domanda ed i criteri per l’assegnazione dei crediti della patente a punti.

patente a punti

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Cos’è la patente a punti nei cantieri?

La patente a punti è un nuovo sistema di qualificazione per imprese e lavoratori autonomi che, per poter operare nell’ambito di cantieri temporanei e mobili (cantieri edili), dovranno obbligatoriamente dotarsene.

A seguito del tragico incidente nel cantiere per la costruzione di un supermercato a Firenze, infatti, il Governo ha inserito nel decreto legge PNRR 4 alcune misure atte a garantire maggiore sicurezza per i lavoratori. La decisione è stata presa nell’ambito del Consiglio dei ministri n. 71 del 26 febbraio 2024.

Tra le misure introdotte, c’è l’entrata in vigore di quella che nel decreto è definita più correttamente patente a crediti.

La misura contenuta nello schema di decreto va a modificare il Testo Unico per la sicurezza nei luoghi di lavoro, il d. lgs 81/08, attraverso l’introduzione di una nuova versione dell’articolo 27, che sostituisce il precedente.

Il 20 settembre 2024 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Decreto 18 settembre 2024, n. 132 previsto dall’art. 27. Poiché l’obbligo di dotazione entra in vigore il prossimo primo ottobre, imprese e lavoratori autonomi hanno a disposizione praticamente una settimana per preparare le domande.

Come si ottiene la patente a punti per i cantieri

La patente deve essere richiesta da imprese e lavoratori autonomi e viene rilasciata in formato digitale dalla sede territoriale competente dell’Ispettorato del lavoro, dopo aver verificato il possesso dei requisiti richiesti. Nel periodo tra la domanda e il rilascio, è comunque possibile continuare a lavorare.

Questi sono i requisiti che devono essere posseduti:
• iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato
• adempimento, da parte del datore di lavoro, dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori dell’impresa, degli obblighi formativi in materia di sicurezza previsti dalla legge
• adempimento, da parte dei lavoratori autonomi, degli obblighi formativi in materia di sicurezza previsti dalla legge
• possesso del documento unico di regolarità contributiva in corso di validità (DURC)
• possesso del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)
• possesso del Documento Unico di Regolarità Fiscale (DURF)
• designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP).

Non sono obbligati alla tenuta di questo documento unicamente i fornitori, i professionisti e le imprese in possesso di qualificazione SOA in classifica pari o superiore alla terza.

Come funziona la patente a punti per i cantieri

La patente conterrà le seguenti informazioni:
• dati identificativi del titolare
• dati anagrafici del richiedente
• data di rilascio e numero
• punteggio al momento del rilascio
• punteggio aggiornato alla data di interrogazione del portale
• eventuali sospensioni e decurtazioni dei crediti.

Il meccanismo è del tutto analogo a quello previsto per la patente automobilistica per la quale, a ogni infrazione del Codice della Strada riscontrata, è prevista una decurtazione di punti.

Per la patente edilizia, si parte con una dotazione iniziale di 30 punti con la possibilità di accumularne fino a 100 nel corso di 40 anni. Quando un soggetto riceve sanzioni per non aver rispettato le normative vigenti in tema di salute e sicurezza, il punteggio diminuisce in misura proporzionale alla gravità delle infrazioni commesse.

Le imprese e i lavoratori autonomi, per poter lavorare nei cantieri edili, devono avere una dotazione sulla patente di almeno 15 punti.
A coloro che operano in un cantiere edile senza la patente o con un credito inferiore a 15 punti, sarà comminata una sanzione amministrativa pari al 10% del valore dei lavori, con un importo minimo di 6.000 euro.

Attribuzione di punti 

I crediti possono essere attribuiti in base a vari fattori, ad esempio la storicità dell’impresa:
• fino a 10 crediti in base agli anni di iscrizione alla Camera di Commercio
• fino a 20 crediti, attribuibili dopo il rilascio della patente, così calcolati: 1 credito ogni 2 anni di attività senza contestazioni di violazioni.

Altri crediti fino a 30 possono essere attribuiti per attività come:
• investimenti sulla formazione dei lavoratori, oltre quella obbligatoria, in particolare stranieri
• l’utilizzo di soluzioni tecnologicamente avanzate sulla base di intese con le parti sociali comparativamente più rappresentative.

Ancora, ulteriori crediti fino a 10 possono essere attribuiti per:
• il possesso di Certificazione SOA di I e II classifica
• l’applicazione di standard contrattuali e organizzativi certificati nell’impiego della manodopera
• il possesso di requisiti reputazionali valutati sulla base di indici qualitativi e quantitativi nonché su accertamenti definitivi che esprimono l’affidabilità dell’impresa in fase esecutiva
• il rispetto della legalità e degli obiettivi di sostenibilità e responsabilità sociale.

Decurtazione di punti 

Per la violazione delle prescrizioni dell’allegato I del d. lgs 81/08, è prevista una decurtazione da 2 a 5 punti.
Si tratta di infrazioni come la mancata predisposizione di alcuni documenti, tra cui POS (Piano Operativo della Sicurezza) o DUVRI, o la mancata dotazione ai lavoratori di dispositivi di protezione individuale e collettiva.

Per la violazione delle prescrizioni che espongono i lavoratori ai rischi elencati nell’allegato XI, è prevista la decurtazione da 1 a 3 crediti.
L’allegato elenca rischi come quello di seppellimento, di esplosione, di esposizione a sostanze chimiche pericolose, ecc..

Altre decurtazioni sono previste per l’impiego di manodopera irregolare (lavoratori non comunicati, stranieri senza permesso di soggiorno, minori, ecc.).

Infine, viene punita la responsabilità del datore di lavoro in caso di infortunio, a seconda della conseguenza, con la decurtazione di:
• 20 crediti, in caso di morte del lavoratore
• 15 crediti, per inabilità assoluta permanente al lavoro
• 8 crediti, per inabilità parziale permanente al lavoro
• 5 crediti, per inabilità temporanea assoluta che comporti l’astensione dal lavoro per più di sessanta giorni
• 10 crediti, per malattia professionale dipendente dall’impresa.

Se dall’incidente è derivata la morte o l’inabilità permanente del lavoratore, l’Ispettorato del lavoro può anche sospendere completamente la patente, per un periodo massimo di 12 mesi.

In ogni caso, i provvedimenti emanati a seguito di una ispezione o accertamento devono riportare il numero di crediti decurtati, che comunque non può essere superiore a 20.

Responsabilità del committente

Se nei prossimi mesi intendi effettuare dei lavori edilizi, devi sapere che l’entrata in vigore della patente comporterà anche degli obblighi per te.

Il committente, infatti, è tenuto, tra l’altro, a verificare il possesso di alcuni requisiti da parte del soggetto a cui affida l’esecuzione dei lavori.
Tra questi requisiti è stata inserita proprio la patente a crediti per cui, se come affidatario ne sarai trovato sprovvisto, dovrai pagare una sanzione amministrativa pecuniaria da 711,92 a 2.562,91 euro.

Conclusioni

La patente a punti per i cantieri servirà davvero a garantire maggiore sicurezza per i lavoratori?
Personalmente penso che sia soltanto un ulteriore onere burocratico in un settore che ne è già saturo.

A ogni modo, dal Consiglio dei Ministri dello scorso 26 febbraio, sono scaturiti, oltre alla patente a punti, ulteriori provvedimenti in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Per prima cosa, è previsto un incremento del personale destinato a effettuare i controlli nei cantieri. Dovranno infatti essere assunti altri 766 ispettori del lavoro (466 provenienti da un concorso già effettuato e 300 da uno nuovo).

Altre disposizioni presentano un carattere incentivante. L’erogazione di benefici e agevolazioni sarà infatti destinata unicamente ai soggetti che non abbiano violato le disposizioni legislative in materia di sicurezza. Le imprese che dimostreranno un comportamento virtuoso in questo ambito saranno anche oggetto di specifiche premialità.

Non mancano infine le misure di natura repressiva. In caso di somministrazione fraudolenta di lavoratori, utilizzazione illecita di lavoratori, somministrazione abusiva con sfruttamento di minori, scatteranno sanzioni penali anziché amministrative (abolendo così una precedente depenalizzazione).




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