L’Attestato di Prestazione Energetica ha validità per 10 anni, ma in alcuni casi può essere necessario fare un aggiornamento APE anche prima della scadenza.
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L’Attestato di Prestazione Energetica ha validità per 10 anni, ma in alcuni casi può essere necessario fare un aggiornamento APE anche prima della scadenza.
Una committente sta per acquistare casa. Esaminando la documentazione fornitale dal venditore, mi chiede se è necessario procedere a un aggiornamento dell’Attestato di Prestazione Energetica.
Dubbio lecito, perchè l’Attestato di Prestazione Energetica non ha una validità illimitata, ma scade a 10 anni dal momento in cui viene rilasciato. In alcuni casi può essere però necessario aggiornarlo anche prima della sua naturale scadenza. In questo articolo analizzeremo proprio queste circostanze.
In base all’articolo 6 del D. lgs 192/2005, l’APE deve essere aggiornato a ogni intervento di ristrutturazione o riqualificazione che modifichi la classe energetica dell’edificio o dell’unità immobiliare.
In linea generale, va quindi rinnovato ogni qual volta si effettuano interventi edilizi come:
• ristrutturazioni che interessano almeno il 25% della superficie esterna dell’immobile
• interventi di riqualificazione degli impianti di climatizzazione e di produzione di acqua calda sanitaria
• ampliamenti, come quelli previsti per l’applicazione del Piano Casa
• modifiche dei prospetti e delle volumetrie.
Esaminiamo più nel dettaglio alcuni di questi casi.
Gli interventi migliorativi dell’efficienza energetica che riguardino almeno il 25% della superficie esterna sono quelli realizzati sull’involucro, ovvero pareti, finestre e solai.
Così, se ad esempio realizzate un cappotto isolante per la vostra casa, coibentate il tetto o sostituite gli infissi esterni, sarà necessario aggiornare l’attestato.
Questo perché interventi come quelli descritti comportano un miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio, con un aumento della sua classe energetica.
Attenzione, però. Non tutti gli interventi sulla superficie esterna del fabbricato richiedono l’aggiornamento dell’APE. Una tinteggiatura o un nuovo intonaco che interessino anche l’intero involucro non cambiano le prestazioni energetiche dell’edificio e in casi come questi non sarà necessario.
Anche per questo tipo di intervento è necessario procedere a un aggiornamento APE. Deve trattarsi ovviamente di un generatore di calore di un modello più recente o con rendimenti più alti rispetto a quello da sostituire.
Il rendimento della caldaia incide infatti molto sulle prestazioni energetiche dell’immobile, per cui sarà necessario ricalcolarle.
Il discorso si estende anche alla sostituzione del boiler o di qualunque dispositivo sia utilizzato per la produzione di acqua calda, se diverso dalla caldaia.
L’aggiornamento è ancora necessario se sostituite o modificate altri componenti o accessori dell’impianto di riscaldamento.
Vi faccio qualche esempio di situazione in cui bisogna rifare l’APE:
• la sostituzione del vecchio termostato con uno più sensibile, in grado di rilevare anche le minime variazioni di temperatura
• l’installazione di valvole termostatiche
• la sostituzione di termoconvettori o radiatori con modelli più efficienti.
Rientrano tra questi componenti anche i dispositivi intelligenti offerti dalla domotica per migliorare le prestazioni energetiche della casa e ridurne i consumi.
Nel caso in cui decidiate di modificare la destinazione d’uso di un immobile (ad esempio trasformate la vostra casa in ufficio) dovrete procedere anche all’aggiornamento APE.
La modifica si rende infatti necessaria perché variano i parametri con cui vengono calcolate le prestazioni energetiche dell’immobile.
Analogamente deve avvenire se c’è una modifica degli estremi catastali dell’immobile (foglio, particella e subalterno).
Tornando alla domanda della committente: come fare a verificare se è necessario procedere al rinnovo dell’APE?
Ebbene, nella parte alta del certificato potete trovare riportata proprio la sua naturale scadenza (valido fino al …/…./…).
Se la data è trascorsa, quindi, è pacifico che il documento non sia più valido e debba essere nuovamente redatto.
Anche se la scadenza è ancora lontana, tuttavia, occorre verificare se dopo l’emissione dell’attestato l’immobile è stato interessato da interventi che possano averne modificato le prestazioni energetiche.
Questo è uno dei tanti motivi per cui è bene farsi assistere da un architetto quando si decide di acquistare casa.
Attenzione: non è necessario aggiornare la certificazione energetica al momento stesso in cui si verificano le circostanze descritte nei paragrafi precedenti.
L’aggiornamento si renderà necessario solo quando ne avrete bisogno per i casi previsti dalla legge, ovvero compravendita e locazione.
In parole povere, se affrontate uno dei lavori descritti non avete bisogno di rifare l’APE finché non vi capiterà di vendere o affittare l’immobile. Solo in questi casi, in assenza del certificato, rischiate la nullità del contratto stipulato e una salata sanzione pecuniaria.
Per procedere all’aggiornamento dell’attestato, il tecnico incaricato dovrà per prima cosa effettuare un sopralluogo. Vi ho già spiegato in un precedente articolo quanto sia importante questo sopralluogo e come non si possa prescindere dalla presenza sul posto del professionista.
In questo caso specifico il tecnico dovrà venire a verificare di persona quali sono state le modifiche apportate al fabbricato o agli impianti.
Dopo aver raccolto tutti i dati necessari, il professionista dovrà poi in studio effettuare nuovamente i calcoli per verificare se l’immobile è interessato da un salto di classe energetica.
A questo proposito trovo giusto informarvi che molto difficilmente la sola sostituzione degli infissi o della caldaia comporterà un miglioramento della classe energetica.
Il costo di aggiornamento dell’APE dovrà tener conto del lavoro svolto dal tecnico, quindi:
• effettuazione di un nuovo sopralluogo
• ricalcolo con uno degli appositi software
• valutazione degli interventi migliorativi da suggerire.
A ciò bisogna aggiungere il costo di eventuali tributi da versare alla Regione.
Complessivamente, comunque, l’importo sarà lo stesso di quello necessario per l’emissione di un nuovo APE.
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32 Commenti. Nuovo commento
Salve ho acquistato un immobile nel 2016 e nell’ atto risulta un’ Ape A ++, priva di caldaia ed altro. Ho acquistato una caldaia a condensazione e ho chiesto all’ Enea il rimborso, rifiutato. Ho notiziato il costruttore, che dopo 5 mesi mi porta un’ Ape classe C ( senza togliere nulla, anzi facendo solo migliorie). Nel 2021 ,dopo ulteriori migliorie, mi faccio fare una nuova ape da un tecnico e mi viene classe D.
Vorrei sapere che classe poteva vendere il costruttore nel 2016.
Sinceramente non ci capisco niente… Innanzitutto non capisco come si possa passare da una classe A++ per un immobile privo di caldaia a una classe D dopo continue migliorie (!). Poi non capisco cosa significa che le è stato rifiutato il rimborso dall’Enea… L’Enea non dà nessun rimborso!
salve, sono proprietaria di un appartamento che ho affittato con contratto di locazione con cedolare secca 3 + 2 con ape in corso di validità, poi è scaduta. Per il rinnovo dei 2 anni dovrò compilare il modello rli, devo ripresentare anche una nuova ape o per il solo rinnovo non serve? Grazie
Non occorre rifarlo. Dovrà aggiornarlo solo in occasione del prossimo contratto.
Buonasera, sto acquistando un immobile che, nel momento del compromesso aveva un certificato ( in scadenza ) in classe D. Tra il compromesso ed il rogito è stato ricalcolato l’APE e l’appartamento risulta il classe E. Il compromesso è ancora valido o è contestabile ? ( sto acquistando un appartamento diverso rispetto a quello presentato nel momento del compromesso)
L’APE deve essere allegato al rogito, non al compresso. Quindi quello presentato inizialmente non rileva.
Buongiorno, grazie della risposta ma magari non mi ero spiegato, la domanda riguarda se l’APE post 110 e post Bonus Facciate con cappotto termico richiedono 2 APE distinte o meno, grazie ancora.
L’APE convenzionale ante e post (https://www.guidaxcasa.it/ape-convenzionale-ante-e-post-intervento-per-superbonus-110/) è un’adempimento che riguarda solo il superbonus.
L’APE ordinario invece va fatto per tutti gli interventi di riqualificazione energetica, superbonus e bonus facciate compresi.
buongiorno, dovrei affittare parte dell’alloggio in cui vivo e che continuerò ad abitare metterei a disposizione una camera e gli altri spazi sono in condivisione, devo fare l’ape?
grazie
Stefania
Sì, la norma è riferita a tutti i tipi di contratti di locazione.
Buonasera, grazie del vs. interessante report.
Una domanda riguardo l’APE convenzionale post 110.
Nel caso in cui dovesse essere presente anche il Bonus Facciate in termini di riqualificazione energetica (cappotto termico per intenderci, come prevede la normativa), questo intervento concorre nel calcolo dell’APE post 110 o no? grazie ancora.
Certo. L’APE post deve “fotografare” la condizione dell’edificio in quel momento.
buongiorno, sono in possesso di un attestazione prestazione energetica degli edifici in corso di validità fatta per un contratto di locazione ora devo vendere devo rifare la certificazione?
Se non ci sono state ristrutturazioni che possano aver inciso sulle prestazioni energetiche non è necessario.
Ho acquistato da 3 mesi un immobile duplex di 2 stanze (A/2) privo di impianto termico,
Volendo accedere al superbonus 110 posso installare un climatizzatore ed acquisire il requisito di “esistenza impianto termico” facendo rifare APE con causale riqualificazione energetica?
In alternativa il mio confinante (parente) mi ha proposto di utilizzare la sua stessa caldaia installando 2 radiatori un per piano e rifare chiaramente APE.
La domanda richiede una risposta articolata, per cui sarebbe opportuno chiedere il servizio di consulenza: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Buongiorno, una cliente vende un appartamento con ACE del 2012 quindi sul vecchissimo formato. Non sono stati effettuati lavori che ne abbiano modificato la prestazione energetica. La proprietà indicata sull’ACE dell’epoca era la ditta di costruzioni. Ritiene si debba rifare l’APE seppur ancora valido?
La ringrazio
Gli ACE redatti prima del 2013 sono validi per 10 anni se non ci sono state modifiche all’immobile, quindi può utilizzarlo.
Buongiorno,
ho acquisto un immobile nel 2017 con regolare APE registrata nel 2016 (scadenza 2026). Visto che ora sto vendendo lo stesso immobile, serve rifarla o va bene quella già in mio possesso?
nb: non sono stati fatti lavori in questi anni quindi nulla è cambiato.
Grazie a tutti
Guardi, è scritto proprio in cima alla pagina: l’APE ha validità 10 anni. Quindi se non ci sono state circostanze che ne avrebbero richiesto l’aggiornamento, il suo è valido.
buon giorno, sono in procinto di vendere l’immobile, avendo fatto il compromesso a Dicembre 20 e presumibilmente l’atto notarie sarà fatto entro fine febbraio 21, l’attuale certificato energetico scade il 27 gennaio 21, chiedo se esiste la possibilità che il rinnovo sia a carico dell’acquirente per logico utilizzo futuro e comunque in essere nel momento dell’accordo.
No, l’APE è a carico del venditore perchè deve fornire all’acquirente un immobile con tutti i documenti in regola.
salve, sono proprietaria di un appartamento che ho affittato con contratto di locazione con cedolare secca 3 + 2. Il prossimo anno ho il rinnovo dei 2 anni e dovrò compilare il modello rli, serve anche l’ape o per il solo rinnovo non serve?
Lei dovrebbe averlo già. Se non ha fatto modifiche all’immobile, vale quello allegato al contratto.
Buonasera,
ho effettuato il cambio della caldaia con una a condensazione a basso consumo energetico, vorrei richiedere la detrazione del 65% all’ENEA, è necessario fare l’APE?
Grazie
Cordiali saluti
No.
Dopo aver eseguito lavori di ristrutturazione del sottotetto e sostituzione della copertura con tetto coibendato in legno e cappotto termico è obbligatorio da parte del geometra rilasciare l’APE o deve essere richiesto e pagato a parte? Grazie
Il tecnico progettista e direttore dei lavori non può essere lo stesso che redige l’APE.
Buon giorno,
caso di locale in affitto, anche commerciale, rifaccio gli impianti (macchine CDZ, luci LED) per esigenza d’esercizio attività, al rinnovo contratto affitto devo produrre io (inquilino) il nuovo APE o spetta comunque alla proprietà?
E se esco dal locale prima della scadenza, e d’accordo con la proprietà gli lascio le migliorie (perchè smantellare tutto mi costa troppo), devo anche produrgli l’APE o si deve arrangiare la proprietà?
Grazie.
L’adempimento compete in ogni caso al proprietario.
Salve vorrei saper se sull’Ape non è indicata la sezione e gli altri estremi catastali sono corretti, la certificazione è comunque valida o devo registrarla nuovamente solo per inserire la sezione amministrativa?
Sì, va bene, non si preoccupi.