Il ferro da stiro a vapore è l’elettrodomestico indispensabile per mettere in ordine non solo capi di abbigliamento ma anche tende e biancheria per la casa.
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Il ferro da stiro a vapore è l’elettrodomestico indispensabile per mettere in ordine non solo capi di abbigliamento ma anche tende e biancheria per la casa.
Ferro da stiro (photo credit www.philips.it)
Indice
Il ferro da stiro a vapore è uno di quei piccoli elettrodomestici indispensabili per la cura personale e della casa. Si utilizza infatti per conferire un aspetto presentabile non solo ai capi di abbigliamento, ma anche a tende e biancheria per la casa.
Il primo problema che emerge al momento dell’acquisto è la tipologia da scegliere tra le due disponibili:
• a caldaia separata (con serbatoio esterno)
• compatto (con serbatoio incorporato).
Questi sono alcuni dei modelli di entrambi i tipi che trovate su Amazon:
• Rowenta DW6010 Eco Intelligent
• Imetec Eco Compact Sistema Stirante
• Ariete 00S557800AR0 Stiromatic Instant Pro.
Esistono anche ferri da stiro a secco, quelli da viaggio, che però esulano dalla trattazione di questo articolo.
Altri elettrodomestici di cui non mi occuperò in questa sede sono quei veri e propri robot o macchine automatizzate che stirano praticamente da soli.
Tutti i modelli di ferro da stiro presentano alcuni elementi costruttivi fondamentali:
• il serbatoio per l’acqua
• la camera di vaporizzazione
• la piastra provvista di fori di varie dimensioni da cui fuoriesce il vapore
• un manico maneggevole per la presa.
Altre componenti sono invece opzionali e possono essere presenti solo su alcuni modelli:
• manopola o tasti per regolare la temperatura
• un tasto per erogare più vapore per stirare capi molto stropicciati
• un tasto che spruzza acqua per inumidire i tessuti
• il sistema antigocciolante necessario per non perdere acqua quando si stira a basse temperature
• il sistema anticalcare
• un selettore automatico per programmi di stiratura diversi
• un supporto per appoggiare il ferro in verticale
• un sistema di autospegnimento.
I due elementi più importanti da valutare al momento dell’acquisto sono però la piastra e il serbatoio.
La piastra può essere realizzata in:
• acciaio inox
• teflon
• alluminio smaltato o satinato.
Questi materiali assicurano infatti una buona conduzione del calore ma, al contempo, evitano che la piastra si surriscaldi.
La piastra deve scaldarsi in maniera uniforme, in modo da scivolare bene sui tessuti, essere antiaderente e resistente ai graffi.
Il numero di fori per la distribuzione del vapore cambia a seconda del materiale con cui è fatta la piastra. In quelle in acciaio o teflon è infatti maggiore, mentre in quelle in alluminio i fori sono in numero inferiore e concentrati soprattutto sulla punta.
La punta è particolarmente importante per stirare in maniera impeccabile punti difficili come angoli e colletti. Per questo, devono esservi concentrati più fori, di forma circolare e più piccoli. Quelli presenti sul resto della superfice, invece, sono in genere scanalati e di forma allungata.
Nei ferri da stiro compatti il serbatoio ha di solito una capacità compresa tra 130 e 600 ml. In quelli a caldaia separata è invece più grande e può arrivare fino a un litro.
Il serbatoio dei ferri compatti può essere:
• estraibile, più semplice da riempire
• inamovibile, da riempire attraverso un foro presente sul corpo dell’apparecchio, usando un misurino fornito in dotazione.
Per motivi di sicurezza, il riempimento deve avvenire sempre a spina staccata.
I ferri a caldaia esterna sono dotati di un serbatoio di capacità molto maggiore, per cui consentono di stirare a lungo senza interruzioni.
L’autonomia di stiratura è di circa due ore, ma si può allungare ulteriormente poiché è possibile riempire il serbatoio anche quando non è ancora completamente raffreddato.
Questo tipo di apparecchio ha anche una potenza superiore e offre una temperatura più alta e costante, per cui la stiratura richiede meno fatica.
Lo svantaggio è però quello di avere un corpo in più, ingombrante e pesante da spostare ogni volta che si deve stirare.
Quindi, a meno che non abbiate a disposizione un apposito locale per stirare, dove lasciare fissi ferro e caldaia, il ferro compatto appare la soluzione più pratica.
Indipendentemente dalla tipologia di elettrodomestico, il principio di funzionamento del ferro a vapore è sempre lo stesso.
Attraverso la corrente elettrica, si attiva un sistema a resistenza che riscalda l’acqua contenuta nel serbatoio e la fa entrare nella camera di vaporizzazione, dove viene trasformata in vapore.
Il vapore responsabile della stiratura viene quindi erogato attraverso i fori presenti sulla piastra.
L’erogazione può avvenire in due modi:
• manualmente, premendo un bottone
• automaticamente, quando si avvicina la piastra al tessuto, per poi interrompersi quando il ferro è posto in verticale.
In alcuni modelli il vapore può essere erogato anche dalla posizione verticale, funzione molto utile per stirare ad esempio le tende.
Sulla scheda tecnica dell’apparecchio è di solito indicata la quantità di vapore erogata mediamente. Una buona quantità è considerata quella di 12 – 15 grammi al minuto.
L’acqua dura, cioè ricca di calcare, può a lungo andare rovinare i ferri da stiro. Il calcare ottura infatti i fori della piastra e corrode il serbatoio.
Per ovviare a questo inconveniente, i modelli più recenti sono dotati di appositi sistemi anticalcare e cartucce sostituibili.
In ogni caso, è sempre preferibile utilizzare acqua demineralizzata per riempire il serbatoio, come quella di condensa del climatizzatore.
Conviene inoltre svuotare il serbatoio da ogni residuo d’acqua quando si termina di stirare e asciugare la piastra con un panno morbido.
Ricapitolando, questi sono gli aspetti più importanti da valutare al momento della scelta:
• la potenza del getto di vapore
• la capacità del serbatoio
• il materiale con cui è fatta la piastra
• la quantità e la disposizione di fori sulla piastra
• un manico con impugnatura in materiale antiscivolo
• il peso (quello ideale è tra 1 e 2 chili).
Tutte queste caratteristiche si possono ricavare dalla scheda tecnica del prodotto. Trattandosi di piccoli elettrodomestici, in negozio potete anche prenderli in mano, per valutarne la maneggevolezza e il peso.
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