Come avere lo sconto per la tassa sui rifiuti

La tassa sui rifiuti risulta spesso molto salata. Non tutti sanno che è possibile usufruire in alcuni casi di sconti o addirittura esenzioni.

Foto di Hans da Pixabay

Sconto per la tassa sui rifiuti

La TARI, l’imposta sui rifiuti che ha sostituito TARES, TARSU e TIA, risulta spesso piuttosto salata.
Eppure, non tutti sanno che è possibile usufruire, in alcuni casi, di sconti o addirittura esenzioni.

Gli sconti previsti sono stati ribaditi da una sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Vibo Valentia del 2017. In realtà, la Commissione non ha fatto altro che applicare alla lettera quanto previsto dalla legge che, però, spesso viene taciuto o non pubblicizzato adeguatamente dalle amministrazioni.

La Legge di Stabilità per il 2014, al comma 656 dell’articolo 1, recita infatti così:
La Tari è dovuta nella misura massima del 20 per cento della tariffa in caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti, ovvero di effettuazione dello stesso in grave violazione della disciplina di riferimento, nonché di interruzione del servizio per motivi sindacali o per imprevedibili impedimenti organizzativi che abbiano determinato una situazione riconosciuta dall’autorità sanitaria di danno o pericolo di danno alle persone o all’ambiente.

Lo sconto è dovuto anche se il Comune ha pubblicato un’ordinanza per obbligare la società di gestione della raccolta dei rifiuti a proseguire il servizio.

Questo l’ammontare degli sconti previsti:
• 80%, se il servizio di raccolta dei rifiuti non funziona adeguatamente
• 80%, se il servizio di raccolta viene sospeso, con conseguenti danni all’ambiente
• fino al 60%, se il punto di raccolta della spazzatura è distante dall’ara servita.
Nei primi due casi deve esserci l’accertamento da parte dell’Autorità Sanitaria Locale.

Altri casi di sconto per la tassa sui rifiuti

Ulteriori sconti sono previsti per:
• le zone in cui è attivo un servizio di raccolta differenziata
• chi ricicla i rifiuti organici effettuando il compostaggio
• le case per le vacanze
• le abitazioni occupate da soggetti che risiedono o dimorano all’estero per più di 6 mesi l’anno
• i fabbricati rurali destinati a uso abitativo
• i locali detenuti da Onlus o da enti assimilabili
• i locali di culto
• i locali commerciali in cui si registra un calo dell’attività a causa dell’apertura di cantieri pubblici
• i nuclei familiari che versano in condizioni disagiate.

In questi casi, l’entità della riduzione è variabile ed è a discrezione del Comune.

Alcuni Comuni mettono invece a disposizione dei cittadini una tessera magnetica a punti. Quando i rifiuti vengono conferiti, sono opportunamente pesati e in questo modo si accumulano sulla tessera punti che danno diritto agli sconti.

Esenzione per la tassa sui rifiuti

Oltre agli sconti, esistono anche casi in cui gli immobili sono del tutto esenti dall’imposta.

I locali e le aree inutilizzabili sono completamente esclusi dal pagamento della tassa sui rifiuti, in quanto non suscettibili di produrre immondizia.
L’immobile deve però essere privo di allacciamento alla rete elettrica, idrica e fognaria perché, in caso contrario, il Comune lo riterrebbe tassabile anche se inutilizzabile.

Altri casi di esclusione dalla TARI sono i seguenti:
• locali non suscettibili di produrre rifiuti per particolari condizioni
• locali e spazi non suscettibili di produrre rifiuti in maniera autonoma, come balconi, terrazze, cantine e sottotetti
parti comuni del condominio
• aree pertinenziali scoperte di locali soggetti al tributo.

Oltre a questi casi di carattere generale, possono esserci altre esenzioni previste dai singoli Comuni, come:
• locali in cui vengono prodotti rifiuti speciali, smaltiti dai proprietari a proprie spese
• le case in corso di ristrutturazione, per il periodo di tempo in cui non risultano abitate
• i locali che appartengono a strutture mediche o sanitarie, pubbliche e private
• i locali tecnici (come le centrali termiche, la cabina elettrica o il vano ascensore)
• le aree verdi.

Come ottenere lo sconto per la tassa sui rifiuti

Per richiedere lo sconto sulla TARI, per prima cosa è necessario documentare in maniera adeguata le motivazioni addotte.
Bisogna infatti dimostrare che il servizio non è stato svolto, è stato svolto in modo scorretto (ad esempio violando le norme sulla differenziata) o incompleto, anche per scioperi o altre difficoltà organizzative.

Per esempio, nel caso di blocco della raccolta di immondizia, si può allegare alla richiesta:
• una documentazione fotografica
• un’attestazione dell’ASL sul degrado igienico – sanitario dell’area.

I Comuni mettono di solito a disposizione un apposito modulo per presentare la domanda, scaricabile dal proprio sito Internet.

Se non ci fosse, puoi redigere l’istanza anche in carta libera e inviarla, insieme a una copia del documento d’identità:
• con raccomandata con avviso di ricevimento
• tramite PEC (posta elettronica certificata)
• consegnarla a mano presso l’Ufficio Protocollo del Comune.

Qui puoi scaricare un fac-simile di domanda per sconto TARI.

Non esistono termini massimi entro cui presentare la domanda.

E se il Comune dovesse negare la riduzione della tassa sui rifiuti? Purtroppo, non ti resterà altro da fare che presentare ricorso presso la Commissione Tributaria Provinciale.

(Prima pubblicazione 28 marzo 2017)




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