Il cartongesso è un materiale da costruzione ed è costituito da pannelli sandwich, formati da un nucleo in gesso di cava, racchiuso da due fogli di cartone.
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Il cartongesso è un materiale da costruzione ed è costituito da pannelli sandwich, formati da un nucleo in gesso di cava, racchiuso da due fogli di cartone.
Il cartongesso è un materiale da costruzione molto diffuso, costituito da pannelli sandwich formati da un nucleo in gesso di cava racchiuso da due fogli di cartone.
Il suo successo è dovuto al fatto di essere un materiale semplice da tagliare, montare e rifinire, per cui può essere utilizzato anche nelle applicazioni fai da te.
Al nucleo interno possono essere aggiunti additivi di vario genere per conferire al materiale particolari proprietà, come la resistenza al fuoco o all’umidità.
Grazie alla grande disponibilità in natura, il gesso è stato un materiale molto utilizzato in edilizia sin dall’antichità.
Risale però alla fine del XIX secolo l’idea di usarlo in lastre di sottile spessore, rivestite da entrambi i lati con cartone.
L’idea fu brevettata e lanciata verso la produzione industriale negli Stati Uniti. Il prodotto si rivelava infatti particolarmente adatto per rivestire le superfici interne delle tradizionali abitazioni americane in legno.
Per questo, la sua diffusione in Europa incominciò dai Paesi del Nord, dove si utilizzava questa stessa tecnica costruttiva e solo in epoca più recente ha interessato anche le aree del Mediterraneo.
Dagli esordi il materiale ha poi subito una costante evoluzione, sia nella formulazione dei componenti sia negli elementi costitutivi della struttura, a cui nel tempo si sono aggiunti numerosi accessori.
Il cartongesso si può acquistare in pannelli di spessore variabile tra 10 e 20 mm. Lo spessore più venduto nel nostro Paese è quello da mezzo pollice, ovvero 12,5 mm.
La larghezza del pannello è sempre di 120 cm, mentre la lunghezza può essere variabile, di solito dai 60 ai 400 cm.
Il peso delle lastre varia in base alla tipologia di prodotto. Le lastre standard possono avere un peso compreso tra 7 e 9 kg al metro quadro; quelle con caratteristiche particolari sono più pesanti.
I pannelli in cartongesso presentano una elevata resistenza a flessione e per questo vengono utilizzati anche per sagomare superfici curve. Per questo impiego si utilizzano lastre di spessore ridotto.
Anche la resistenza meccanica è elevata, per questo il materiale può essere impiegato per costruire pareti attrezzate o librerie, dove c’è necessità di reggere pesi.
Esistono differenti tipologie di cartongesso che si distinguono per caratteristiche tecniche e finalità d’impiego.
Le diverse tipologie di cartongesso sono individuate da lettere dell’alfabeto:
• con la lettera A si indicano i pannelli standard
• con la lettera H si indicano i pannelli idrorepellenti e la diversa resistenza all’acqua viene indicata con numeri (H1, H2, H3, ecc.)
• con la lettera F si indicano i pannelli ignifughi
• con la lettera E si indicano i pannelli per uso esterno.
La tipologia più diffusa e usata è ovviamente quella standard.
Il cartongesso ignifugo o antincendio è realizzato con gesso emidrato, cioè parzialmente disidratato e additivato con fibre di vetro, perlite e vermiculite.
I pannelli idrofughi o idrorepellenti sono quelli più adatti in ambienti a forte presenza di umidità, come bagni, cucine o cantine. Le lastre sono in questo caso rivestite con materiali idrorepellenti.
I pannelli insonorizzanti o fonoisolanti si possono ottenere inserendo nell’intercapedine del materiale come lana di roccia, sughero o lana di vetro che aggiungono alle proprietà acustiche anche quelle di isolamento termico.
Il cartongesso per esterni presenta un nucleo interno in cartongesso rivestito di lastre in cemento fibrorinforzato.
In questo modo, il manufatto resiste alle intemperie e agli sbalzi termici senza gonfiarsi, imbarcarsi e deformarsi.
I pannelli standard di cartongesso presentano una grande molteplicità di impieghi possibili. Possono infatti essere usati per realizzare:
• divisori tra ambienti
• contropareti
• controsoffitti
• correzioni di irregolarità di pareti e soffitti
• librerie, pareti attrezzate, cabine armadio, ecc..
Un’intercapedine realizzata in cartongesso, ad esempio un controsoffitto, può essere utile per ospitare impianti senza realizzare tracce e senza lasciarli a vista, ma offrendo l’opportunità di ispezionarli quando necessario.
Il cartongesso è indubbiamente un materiale che facilita la vita se si devono eseguire lavori in casa. Al contempo, consente di effettuare modifiche in qualunque momento senza dover effettuare lavori invasivi.
Come detto, è semplice da lavorare, infatti il taglio si esegue con l’utilizzo di un semplice cutter.
Trattandosi di un materiale che si lavora a secco, garantisce un notevole risparmio di tempo e anche un ambiente di lavoro più pulito.
Di contro, le lastre non si prestano ad accogliere chiodi, ganci e tasselli normali. Per appendere quadri, mensole o lampadari bisogna invece utilizzare tasselli particolari e svolgere il lavoro con una certa attenzione.
Il materiale è inoltre soggetto ad ammaccature e tende a imbarcarsi.
Il cartongesso si può acquistare nei negozi di prodotti per l’edilizia, nei grandi centri commerciali per il bricolage o anche on line.
Il prezzo varia ovviamente in funzione di diversi fattori:
• tipologia
• spessore
• dimensioni del pannello
• quantità
• marca.
Mediamente, per un pannello standard si possono pagare dai 3 ai 5 euro al metro quadro.
Tuttavia, considerate che al prezzo del materiale bisogna aggiungere quello di guide, montanti e profili vari necessari per costruire l’orditura di supporto, per cui il costo complessivo può arrivare a 10 euro al metro quadro.
Gli accessori possono essere acquistati su Amazon:
• Sostegno a Soffitto
• Set di 10 inserti a croce
• Tasselli autoperforanti.
Se aggiungete infine il costo della manodopera, il prezzo complessivo della lavorazione può arrivare a 25 – 30 euro a metro quadro.
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