L’etimologia della parola lavabo trae la sua origine da una fase di purificazione presente in molte cerimonie religiose, che prevede il lavaggio delle mani.
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L’etimologia della parola lavabo trae la sua origine da una fase di purificazione presente in molte cerimonie religiose, che prevede il lavaggio delle mani.
L’etimologia della parola lavabo ha origine da una fase di purificazione presente in molte cerimonie religiose che prevede il lavaggio delle mani.
Questo significato ci riconduce oggi alo scopo igienico del sanitario, utilizzato prevalentemente per lavare le mani e il viso e non per lavare oggetti.
Pertanto, il lavabo si distingue dal lavello della cucina (detto anche acquaio in alcune regioni), anche se comunemente si può usare la parola lavandino per indicare entrambi.
Il mercato attuale offre diverse tipologie di lavabo adatte alle varie esigenze. La differenza tra l’uno e l’altro si basa sul tipo di installazione o sul modo in cui si posiziona rispetto al mobile che lo accoglie.
Possiamo quindi trovare:
• lavabi a colonna
• lavabi sospesi (con o senza semicolonna)
• lavabi free standing
• lavabi a incasso o semincasso
• lavabi integrati nel top
• lavabi da appoggio.
Alcune di queste tipologie sono legate alla struttura di un mobile, altre no.
Ecco alcuni esempi di lavabo:
• Mobile con lavandino Vinci
• Mobile con lavandino in ceramica
• Lavandino toilette in ferro battuto e ceramica.
In passato non si usava mettere in bagno un lavabo con mobile, ma questo poggiava direttamente a terra attraverso una colonna.
La colonna non ha però solo la funzione di appoggio, ma anche quella di nascondere le tubazioni e il sifone.
Oggi i lavabi a colonna sono molto rari, ma non del tutto scomparsi. Anzi, visto il costo inferiore rispetto a quello di un mobile, sono spesso usati nei bagni di servizio.
Il lavabo sospeso viene installato direttamente a parete senza dover essere poggiato su una colonna in ceramica o su un mobile.
La parte inferiore, essendo libera, può essere utilizzata per inserire complementi bagno di vario tipo e facilita inoltre la pulizia, rispetto a un modello a colonna.
Inoltre, non si è vincolati per l’altezza di installazione, che si può scegliere liberamente.
L’evoluzione più recente di questa tipologia sono i lavabi free standing o stand alone, costituiti da soluzioni monoblocco, realizzate non solo in ceramica ma anche in materiali pregiati, poggiate direttamente a terra.
Si tratta spesso di oggetti di design, con forme e colori particolarmente originali e su questo incide purtroppo anche il prezzo, superiore rispetto alle altre tipologie.
Possono essere installati anche a centro stanza, predisponendo un punto acqua a pavimento.
La scelta di questi modelli fa sì però che in bagno ci sia poco spazio contentivo, a meno che la stanza non sia sufficientemente ampia da potervi aggiungere dei contenitori a parte.
I lavabi da incasso rappresentano oggi il giusto compromesso tra classico e moderno. Il sanitario è installato su un top di vari materiali, quindi direttamente nella parte superiore del mobile. Il top deve essere adeguatamente sagomato e tagliato a misura per la forma del lavabo.
L’incasso può essere:
• soprapiano, se il bordo della ceramica sporge rispetto al top
• sottopiano, se invece la ceramica resta al di sotto del top.
Un inconveniente è che il punto in cui il lavabo si unisce con il top tende con il tempo a diventare ricettacolo di polvere e sporco.
Il lavabo a semincasso, come dice lo stesso nome, viene incassato solo in parte, mentre per la restante sporge. Può essere una soluzione più adatta se gli spazi sono limitati.
Il lavabo integrato è quello in cui sanitario e top sono un tutt’uno realizzato in materiali come vetro (lucido o satinato), Corian, Cristalplant, Tecnoril, ecc..
Questo modello a volte è sprovvisto del foro del troppopieno, cioè quello che consente all’acqua di defluire se il tappo resta chiuso. Per questo devono essere acquistate delle specifiche pilette con apertura e chiusura manuale.
Il lavabo da appoggio è la tipologia oggi di maggiore tendenza e quella di più facile installazione su mobile o piano. In particolare, quelli dalla forma tondeggiante rievocano i catini utilizzati dalle nostre nonne.
Le strutture di appoggio sono preforate per permettere il passaggio delle tubazioni. Se scegliete di appoggiarlo su un mobile, fate attenzione all’altezza. I mobili per lavabo sono alti infatti circa 85 – 90 cm, per cui sommando l’altezza del catino, quella complessiva potrebbe risultare piuttosto scomoda.
Il problema non si pone, invece, se scegliete di appoggiare il lavabo su un piano a mensola (soluzione molto trendy) perché potrete posizionare quest’ultimo all’altezza adeguata.
Fate attenzione anche alla rubinetteria. Il miscelatore deve essere a canna alta oppure installato a parete.
In alcuni casi, tipologia e materiale del lavabo sono strettamente connessi, poiché alcune varianti possono essere realizzate solo con specifici materiali.
La scelta è legata ovviamente allo stile e alla resa estetica che intendete adottare nel vostro bagno.
Questi alcuni dei materiali maggiormente utilizzati:
• ceramica
• vetroresina
• vetro temperato
• materiali sintetici
• marmo tecnico
• pietra.
La ceramica è il materiale più utilizzato nella tradizione, grazie alla sua resistenza sia agli urti sia ai prodotti detergenti, alla durata nel tempo e al prezzo contenuto.
Presenta tuttavia lo svantaggio di avere poca flessibilità per essere sagomata in forme più particolari.
Questo svantaggio può essere superato scegliendo la vetroresina, materiale ormai ampiamente utilizzato per realizzare sanitari. Un suo punto debole può essere costituito dalla scarsa resistenza ad alcuni prodotti chimici usati per la pulizia.
Il vetro temperato è sicuramente una scelta consigliabile se amate uno stile contemporaneo, ma naturalmente risultano più fastidiose le operazioni di pulizia e manutenzione.
I materiali sintetici come Corian, Tecnoril, Whitecryl, marmoresina, ecc., sono praticamente eterni e di semplice manutenzione e pulizia. I danni superficiali possono infatti essere riparati utilizzando una comune spugna abrasiva. Naturalmente, il costo è anche più elevato, rispetto a quello di materiali tradizionali.
La pietra è un materiale naturale, ottimo per ambienti dallo stile minimal.
Per un lavabo occorre prestare attenzione in particolare a tre misure:
• larghezza
• profondità
• altezza.
Le prime due dimensioni vanno valutate in relazione allo spazio a disposizione. L’altezza invece è fondamentale per il corretto utilizzo del sanitario, per cui va impostata in funzione della statura degli utilizzatori. Quella pensata per un individuo di statura media è di ca. 85 cm.
La posizione dei rubinetti deve essere tale da indirizzare il getto d’acqua al centro del bacino e permettere un comodo inserimento delle mani.
Viste le numerose variabili da prendere in considerazione, il lavabo deve essere scelto valutando in particolare alcuni aspetti:
• la funzionalità di utilizzo
• il numero di persone che dovranno utilizzarlo (fattore che influisce sull’usura)
• l’armonia delle forme, che devono adattarsi allo stile del vostro bagno.
Un altro aspetto da prendere in considerazione è invece il locale a cui il lavabo sarà destinato:
• bagno padronale
• bagno di servizio
• lavanderia.
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