La prima regola è che meno persone possibile sappiano dove è la cassaforte: per questo motivo, è bene farla installare da una persona fidata.
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La prima regola è che meno persone possibile sappiano dove è la cassaforte: per questo motivo, è bene farla installare da una persona fidata.
Una cassaforte in casa può essere utile per mettere al sicuro diversi beni:
• gioielli e oggetti preziosi
• denaro in contanti
• documenti importanti.
Quando si tratta in particolare dei nostri sudati risparmi o di oggetti con un certo valore affettivo, le precauzioni non sono mai troppe.
La prima regola da seguire è che meno persone sanno che c’è una cassaforte in casa, meglio è.
Per questo motivo è inopportuno pensare di installarla quando la casa è ancora in corso di costruzione o ristrutturazione e ci sono tante persone in cantiere.
L’ideale è invece farlo a lavori finiti, affidando il compito a una sola persona fidata, meglio se di famiglia.
La cassaforte è comunque un sistema di sicurezza passiva. Per essere davvero sicuri in casa è bene abbinarla a un sistema di sicurezza attiva, come un impianto antifurto.
L’installazione di una cassaforte rientra tra gli interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi.
Come tale, le spese possono usufruire del bonus ristrutturazione, spesso definito per questo tipo di lavori bonus sicurezza.
A essere agevolate però sono unicamente le casseforti a muro. Sono esclusi quindi i modelli portatili. Sono detraibili le spese per l’acquisto e i costi dei lavori per l’installazione.
Puoi averlo per modelli di questo tipo:
• Amazon Basics
• Navaris
• YALE YWV/230/KB1.
Per poterne usufruire, occorre svolgere tutti gli adempimenti previsti per il bonus ristrutturazione.
Esistono diverse varianti di cassaforte:
• murata
• esterna
• a combinazione
• a chiave.
La cassaforte murata è quella più diffusa e richiede per l’installazione un muro piuttosto spesso o una nicchia in cui cementarla con cura. In questi modelli infatti solo la parte frontale è blindata, mentre le altre sono in normale metallo.
Se non vuoi affrontare lavori di muratura, puoi acquistare una cassaforte esterna, quella che si mette solitamente nell’armadio o in un altro mobile.
Questo modello è naturalmente blindato su tutti i lati, perché più esposto agli attacchi, e va fissato saldamente a parete con zanche e tasselli chimici.
Per quanto riguarda il sistema di apertura, la scelta è tra la combinazione e la chiave.
Se scegli la prima tipologia, dovrai inventare un codice numerico, magari evitando di usare date di nascita e numeri telefonici, visto che i ladri sono sempre bene informati. Dovrai inoltre ricordarlo a memoria e non tenerlo scritto da qualche parte o, peggio ancora, proprio vicino alla cassaforte.
Nel secondo caso, il problema sarà unicamente il posto in cui conservare la chiave. È sufficiente infatti lasciarla incustodita anche solo per pochi minuti perché un malintenzionato possa farne un calco con gomma da masticare.
Per maggiore sicurezza, la cassaforte deve essere anche ignifuga, in modo da non essere attaccabile da fiamma e scongiurare così anche il pericolo di incendio.
Una buona cassaforte a muro presenta le seguenti caratteristiche:
• sportello frontale in acciaio monoblocco a prova di urto
• cerniere nascoste all’interno per evitare lo strappo
• spazio ridotto tra sportello e cornice per evitare l’introduzione di strumenti di scasso.
Dal punto di vista normativo, le casseforti sono regolamentate dalla Normativa europea EN14445, che attribuisce diversi gradi di sicurezza (S1, S2, e così via).
I principali parametri tecnici sono invece i seguenti:
• sicurezza passiva: capacità di resistere ad attacchi violenti con utensili
• sicurezza attiva: resistenza alla manipolazione e difficoltà nel violare la combinazione o la serratura.
La combinazione per l’apertura può essere meccanica o elettronica.
Le combinazioni meccaniche possono essere:
• a dischi coassiali (più di 100.000 combinazioni potenziali)
• con tre pomelli (minor numero di combinazioni).
Le combinazioni elettroniche sono digitali e utilizzano un tastierino, di solito a 8 cifre. Si digita la combinazione, si dà il consenso e i chiavistelli si ritraggono, aprendo lo sportello.
Sfondare o anche solo scardinare una cassaforte è tanto più difficile quanto maggiore è l’altezza a cui è posizionata.
La posizione migliore è quindi quella all’altezza degli occhi: risulta comoda per chi deve usufruirne, ma molto scomoda invece per chi deve usare degli attrezzi per scassinarla.
Per manovrare strumenti come la mazza o il piede di porco occorre infatti abbastanza spazio per sfruttare l’effetto leva.
Quindi, per rendere difficile l’uso di questi arnesi si può pensare a mettere la cassaforte in un angolo o in un corridoio piuttosto stretto.
Mettendo il lato dello sportello con le cerniere vicino a un angolo si rende difficile l’uso del piede di porco, mentre se davanti alla cassaforte c’è un muro a meno di due metri, risulta impossibile applicare la forza sufficiente alla mazza per sfondarla.
Un’altra posizione scomoda per il ladro potrebbe essere lungo una rampa di scale.
Naturalmente, il tratto di muro a cui ancorare la cassaforte dovrà anche essere privo di tubazioni o cavi elettrici.
Detto questo, il luogo dove è posta la cassaforte deve essere anche pratico e facilmente accessibile, altrimenti si finirà per non usarla mai.
È poi preferibile collocarla in un’area privata della casa, come la zona notte, perché in soggiorno o in un’altra parte pubblica potresti trovarti in difficoltà nel caso in cui avessi necessità di prendere qualcosa in presenza di estranei.
Se sei tra quelli che temono in maniera particolare una possibile rapina in sua presenza, il consiglio è quello di installare due casseforti. Se il ladro ti costringerà ad aprirla davanti a lui, potrà aprirne una sola.
Le casseforti non sono del tutto inattaccabili, tanto che non mancano i casi di ladri che le hanno estratte dal muro per poi portarle via e aprirle con comodità. Il lavoro sarà però tanto più difficile, quanto meglio sono installate.
Per rendere difficile da smurare una cassaforte da incasso è necessario utilizzare ottimi materiali per l’agglomerato cementizio usato. Di solito se ne impiegano almeno 5 cm su ciascun lato.
Se la cassaforte è inserita in un muro di cemento armato, è possibile fissare le alette posteriori di cui è dotata all’armatura del calcestruzzo.
Anche nel caso di un normale muro in mattoni, comunque, è necessario che tali alette siano ben ancorate. Si possono utilizzare a tale scopo delle zanche o dei tondini d’acciaio più lunghi dei fianchi della cassaforte, in modo da ancorarla bene al muro. Inoltre, è bene che queste alette non siano dritte, ma piegate a L.
Il consiglio è però quello di scegliere sempre un muro portante per l’installazione perché con un semplice divisorio in mattoni forati il compito dei ladri sarebbe troppo semplice.
Nel caso invece di una cassaforte da esterno, è necessario che i tasselli per il fissaggio siano piuttosto grandi, dotati di linguetta antistrappo e sufficientemente robusti in relazione al muro.
I tasselli devono essere numerosi (le buone casseforti ne hanno 4 o 8) in modo da distribuire su più punti lo sforzo di scasso.
(Prima pubblicazione 2 novembre 2016)
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4 Commenti. Nuovo commento
Ho una villetta e vorrei fare una nicchia nella parete portante del vano scale in calcestruzzo armato per murare una cassaforte. Mi hanno detto che può essere pericoloso per la stabilità del vano. E’ vero o posso farla tranquillamente?
Chi gliel’ha sconsigliato ha assolutamente ragione. Non scherziamo con le strutture portanti.
Se installo una cassaforte a muro, posso farlo con l’autocertificazione in Edilizia libera e utilizzare anche il bonus mobili (visto che effettuo opere murarie)?
grazie
Battista
Sì.