Il Feng Shui rappresenta una curiosa forma di design emozionale, ma di certo non una metodologia progettuale basata su principi verificabili.
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Il Feng Shui rappresenta una curiosa forma di design emozionale, ma di certo non una metodologia progettuale basata su principi verificabili.
La Casa Moderna, Solida Day mobile soggiorno angolare (photo credit Ufficio Stampa Clara Buoncristiani)
Il Feng Shui, letteralmente vento e acqua, è un’antica disciplina cinese che mira a creare armonia tra l’ambiente e le persone che lo abitano.
Le sue radici affondano nel Taoismo e si basano sull’idea che l’energia vitale, chiamata Chi, debba fluire liberamente in ogni spazio per favorire benessere e prosperità. Per farlo, il Feng Shui utilizza principi come lo yin e yang (l’equilibrio tra opposti), i cinque elementi (legno, fuoco, terra, metallo, acqua) e l’orientamento degli spazi in base ai punti cardinali.
Se osservata da una prospettiva scientifica, però, quest’antica filosofia solleva più di qualche dubbio. Non esistono studi rigorosi che dimostrino una correlazione diretta tra le pratiche proposte e il benessere psicofisico.
A mio avviso, il Feng Shui può rappresentare una curiosa forma di design emozionale ma di certo non una metodologia progettuale basata su principi verificabili.
Nel Feng Shui, il posizionamento dei mobili è cruciale per canalizzare l’energia positiva. Secondo questa filosofia, i mobili devono essere disposti in modo che lo spazio appaia arioso e accogliente, evitando accumuli eccessivi di oggetti che ostacolino il flusso del Chi.
Ecco alcune regole di base:
• ingresso: lo spazio deve essere libero e luminoso, perché è il punto d’accesso dell’energia; si consiglia di evitare mobili pesanti o specchi di fronte alla porta principale
• soggiorno: i divani e le poltrone vanno disposti in modo che chi è seduto possa vedere la porta d’ingresso, ma senza essere direttamente di fronte a essa (questo darebbe un senso di protezione e controllo)
• tavolo da pranzo: una forma rotonda o ovale sarebbe preferibile, poiché favorisce la socialità e il dialogo tra i presenti
• scrivania: deve essere posizionata con la sedia rivolta verso la porta, ma non in linea diretta con essa, questo stimolerebbe concentrazione e produttività.
Sebbene queste regole siano affascinanti, è utile ricordare che un buon progetto di interior design nasce dall’analisi delle esigenze pratiche e stilistiche dei clienti, non da una rigida osservanza di principi metafisici.
La camera da letto è uno degli ambienti più importanti nel Feng Shui, poiché influisce sul riposo e sull’energia personale.
La posizione ideale del letto, secondo questa filosofia, è quella che permette di vedere la porta d’ingresso senza essere allineati direttamente a essa. Inoltre, si consiglia di:
• posizionare il letto contro una parete solida per offrire stabilità e sicurezza
• evitare finestre dietro la testiera, perché il flusso di energia potrebbe risultare disturbato
• tenere il letto lontano da specchi che riflettano la figura mentre si dorme, poiché si ritiene che questi possano rubare energia o disturbare il sonno.
Dal punto di vista architettonico, queste indicazioni possono essere interpretate come suggerimenti per creare una stanza accogliente e rilassante. Tuttavia, la loro applicazione dovrebbe sempre essere subordinata alla logistica dello spazio e alle preferenze personali.
Il Feng Shui attribuisce grande importanza alla gestione dell’energia legata alla prosperità economica.
Secondo questa disciplina, la ricchezza può essere simbolicamente attratta e conservata attraverso specifici accorgimenti:
• la zona sud-est della casa, associata all’elemento legno e alla prosperità, dovrebbe essere decorata con oggetti come piante rigogliose, una fontana d’acqua o un simbolo di abbondanza come una ciotola piena di monete
• la cassaforte dovrebbe essere colloca in un luogo protetto e mai in vista, per non disperdere energia
• evitare il disordine, perché il caos può bloccare il flusso del Chi e ostacolare la crescita finanziaria.
Molti di questi consigli possono sembrare pratici e in alcuni casi ovvi, infatti il loro valore è più simbolico che reale. La vera prosperità dipende infatti da pianificazione e strategie concrete, non certo dalla posizione di una pianta o di un oggetto.
Per questa disciplina orientale i colori giocano un ruolo fondamentale e sono associati ai cinque elementi:
• legno: verde e marrone, ideali per stimolare crescita ed equilibrio
• fuoco: rosso, arancione, viola, e rosa, che promuovono energia e passione
• terra: giallo e beige, che rappresentano stabilità e nutrimento
• metallo: bianco e grigio, simboli di chiarezza e precisione
• acqua: blu e nero, collegati a tranquillità e introspezione.
L’uso dei colori dovrebbe essere calibrato in base alla funzione di ogni stanza. Ad esempio, il blu può essere adatto per una camera da letto, mentre il rosso è più indicato per un soggiorno o una sala da pranzo.
L’influenza dei colori sulla psiche è indubbia, tuttavia un professionista del design sceglierà i colori considerando anche la luce naturale, il contesto e il gusto personale dei clienti.
Secondo il Feng Shui, alcuni oggetti o situazioni possono ostacolare il flusso del Chi e andrebbero evitati:
• oggetti rotti o inutilizzati: simboleggiano stagnazione e mancanza di energia vitale
• specchi in camera da letto: si ritiene che riflettano troppa energia, disturbando il riposo
• piante secche o malate: possono rappresentare declino o negatività.
In generale, il disordine è considerato uno dei principali ostacoli al benessere energetico.
Pur essendo idee interessanti, molte di queste regole si sovrappongono a concetti di buon senso o psicologia ambientale. Ad esempio, è pacifico che vivere in un ambiente ordinato e privo di oggetti inutili migliora il comfort e non c’è bisogno di giustificarlo con motivazioni metafisiche.
Il Feng Shui è senza dubbio una disciplina affascinante, ricca di simbolismi e legata a una tradizione millenaria. Tuttavia, è importante approcciarla con spirito critico. Non esistono prove scientifiche che confermino la sua efficacia e molte delle sue regole si rifanno più al buon senso che a reali necessità progettuali.
Per un architetto, quest’antica filosofia può rappresentare un ulteriore strumento di dialogo con i clienti, soprattutto con coloro che desiderano integrare elementi della cultura orientale nella propria abitazione.
La priorità però dovrebbe sempre essere data alla funzionalità, all’estetica e al comfort. In altre parole, il miglior Feng Shui è quello che nasce da un progetto ben concepito e realizzato su misura per chi vivrà la casa.
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