Progettare un loft: tutto quello che devi sapere per sfruttare al meglio gli spazi

Il loft è un esempio di riuso architettonico perché converte gli edifici destinati originariamente ad attività produttive in spazi abitativi.

loft

Divano Busnelli (photo credit BluWom Milano)

Cosa si intende per loft?

Il termine loft deriva dall’inglese e indica originariamente un ambiente industriale dismesso, riadattato per ospitare spazi abitativi o lavorativi. In ambito architettonico e urbanistico, il loft si configura quindi come uno spazio caratterizzato da una grande superficie aperta, privo di suddivisioni murarie, se non quelle essenziali per bagni o locali tecnici.

Questo tipo di abitazione ha avuto origine negli anni ’60 e ’70 nelle grandi metropoli come New York e Londra, dove gli edifici industriali abbandonati venivano trasformati in residenze per artisti e giovani professionisti alla ricerca di soluzioni abitative economiche e flessibili.

Si tratta quindi di un esempio di riuso architettonico e funzionale, perché converte edifici destinati originariamente ad attività produttive in spazi abitativi. La spaziosità, la luminosità naturale dovuta a grandi finestre e l’altezza dei soffitti sono elementi distintivi di questa tipologia edilizia.

Nel tempo, il concetto di loft si è evoluto e oggi non si limita esclusivamente agli ex spazi industriali ma può riferirsi anche a nuove costruzioni progettate appositamente per riprodurre lo stile libero e aperto tipico di questi ambienti.

Quali caratteristiche deve avere un loft?

Un loft autentico si distingue per alcune caratteristiche architettoniche fondamentali che ne definiscono la funzionalità e l’estetica.

L’assenza di pareti divisorie è uno degli aspetti centrali. Infatti gli ambienti, spesso composti da una sola grande stanza, devono essere versatili e adatti a svolgere diverse funzioni all’interno di un unico spazio. La pianta aperta consente una maggiore flessibilità nella disposizione degli arredi e nella suddivisione delle aree funzionali.

Un’altra caratteristica chiave è l’altezza dei soffitti, che solitamente supera i 3 metri canonici delle abitazioni. Questo elemento, ereditato dalla destinazione industriale originaria, contribuisce a creare una sensazione di grande spazialità e volume, favorendo anche la realizzazione di soppalchi o di ulteriori livelli abitabili.

L’illuminazione naturale è un fattore determinante: le finestre ampie, spesso a tutta altezza, permettono alla luce di inondare l’interno e contribuiscono a ridurre l’utilizzo dell’illuminazione artificiale durante il giorno.

L’utilizzo di materiali grezzi come cemento, acciaio e mattoni a vista conferisce al loft un carattere industriale che, insieme all’arredo, ne definisce lo stile. Le finiture sono generalmente minime, lasciando a vista elementi strutturali come travi, tubazioni e condotti dell’impiantistica.

La pianta libera permette una personalizzazione estrema degli ambienti, che possono essere riconfigurati secondo le esigenze dell’occupante. Gli arredi mobili e modulari, ad esempio, consentono di cambiare rapidamente la destinazione d’uso degli spazi.

Qual è la differenza tra appartamento e loft?

L’aspetto più evidente che distingue un loft da un appartamento tradizionale è l’organizzazione spaziale. In un appartamento, gli spazi sono solitamente suddivisi in stanze separate destinate a specifiche funzioni: una cucina, un soggiorno, le camere da letto, i bagni e spesso disimpegni. Questi ambienti sono delimitati da muri o pareti divisorie, creando spazi ben definiti e distinti tra loro.

Il loft, al contrario, è caratterizzato da un’assenza di compartimentazione interna rigida, ad eccezione di quelle essenziali come le pareti del bagno. Gli spazi aperti, fluidi e multifunzionali sono pensati per adattarsi alle diverse necessità dell’abitare moderno. L’arredo e la disposizione degli elementi interni, in un loft, giocano un ruolo centrale nella definizione delle zone funzionali, come l’area notte, il living e la cucina.

Dal punto di vista architettonico, il loft tende a preservare gli elementi originari della struttura preesistente, come le travi in acciaio o i mattoni a vista, enfatizzando così il carattere industriale dell’immobile. L’appartamento, invece, ha un’impostazione più tradizionale e difficilmente presenta elementi strutturali a vista o materiali grezzi non rifiniti.

Un’altra differenza rilevante riguarda le dimensioni e le altezze. Un loft generalmente offre maggiori altezze interne e superfici più ampie rispetto a un appartamento standard e quindi rende possibili la realizzazione di soppalchi.

Come arredare un loft

L’arredo di un loft deve essere progettato tenendo conto della peculiarità degli spazi aperti e delle dimensioni generose. Il primo passo è sfruttare la modularità e la flessibilità degli arredi per suddividere le diverse zone funzionali senza ricorrere a pareti. Ad esempio, un divano di grandi dimensioni o una libreria possono fungere da separatori tra l’area living e la zona notte.

Uno degli elementi chiave è la coerenza stilistica con lo spazio architettonico. Il design industriale, con mobili in acciaio, legno grezzo e materiali riciclati, si adatta perfettamente al carattere originario del loft. Tuttavia, l’arredo può essere anche un’opportunità per creare contrasti interessanti, ad esempio inserendo elementi contemporanei o di design minimalista in un contesto industriale.

Inoltre, è essenziale sfruttare al meglio l’altezza degli ambienti. I soppalchi sono una soluzione ideale per creare una camera da letto sopraelevata o una zona studio, lasciando libero lo spazio al livello inferiore per altre attività.

L’illuminazione gioca un ruolo fondamentale, soprattutto se si considera la vastità degli spazi. Lampade sospese di grandi dimensioni o sistemi di illuminazione a binario possono contribuire a dare una dimensione più intima e personalizzata ai vari angoli del loft. Le grandi finestre, che caratterizzano spesso questi ambienti, permettono invece di giocare con l’illuminazione naturale, riducendo la necessità di luce artificiale durante il giorno.

Vantaggi e svantaggi dell’abitare in un loft

Come ogni soluzione abitativa, anche il loft presenta vantaggi e svantaggi che è importante considerare prima di optare per questa scelta di vita.

La mancanza di pareti e divisioni interne permette di sfruttare lo spazio in modo molto flessibile, adattandolo alle proprie esigenze. È quindi ideale per chi cerca una soluzione abitativa aperta e versatile.

Questa assenza di suddivisioni consente anche la personalizzazione degli spazi, che possono essere modulati in base alle proprie necessità funzionali ed estetiche.

Le grandi finestre tipiche dei loft offrono un’illuminazione naturale abbondante, migliorando il comfort abitativo e riducendo i costi energetici.

Di contro, la mancanza di compartimentazione interna può rendere il loft più rumoroso, soprattutto quando si vive in compagnia di altre persone.

Allo stesso modo, l’assenza di pareti, soprattutto tra zona notte e zona giorno, può rappresentare un limite per chi cerca una maggiore privacy e intimità tra i vari ambienti.

Gli ampi volumi e le altezze importanti possono comportare costi energetici elevati per il riscaldamento, soprattutto se gli infissi non sono ben isolati.

In sintesi, il loft rappresenta una soluzione abitativa unica nel suo genere, ideale per chi ama gli spazi aperti e flessibili ma che richiede anche un’attenta pianificazione e gestione degli ambienti per massimizzare il comfort e la vivibilità.




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