Vediamo a quale temperatura è giusto impostare il riscaldamento, per assicurare il benessere termico ed evitare eccessivi consumi energetici.
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Vediamo a quale temperatura è giusto impostare il riscaldamento, per assicurare il benessere termico ed evitare eccessivi consumi energetici.
Photo credit Depositphotos
Negli ultimi giorni le temperature sono drasticamente calate lungo tutta la Penisola e nelle case si incominciano ad accendere i riscaldamenti. D’altro canto, in base al calendario previsto per le accensioni, la data fatidica è ormai arrivata in quasi tutte le Regioni.
Al momento dell’accensione, è fondamentale decidere a quale temperatura impostare il termostato perché, da questa, dipenderanno buona parte dei consumi in bolletta.
Già da tempo, infatti, tra le raccomandazioni fornite ai cittadini da enti e associazioni dei consumatori per ridurre i consumi, c’è quella di abbassarla di almeno un grado. Questa indicazione è stata data anche dal Governo lo scorso anno, per fronteggiare la crisi energetica dovuta agli eventi bellici.
Per ogni grado in più, infatti, il consumo di gas per riscaldamento può aumentare del 5%-6%, con conseguenti lievitazioni delle bollette.
A queste raccomandazioni si aggiungono anche i consigli dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo la quale una temperatura interna troppo elevata incide negativamente sulla salute. Una temperatura di 20 gradi è quella ideale per evitare sbalzi termici eccessivi che esporrebbero il corpo a colpi di freddo con conseguenti malesseri (mal di gola, raffreddore).
Il comfort termico all’interno di un ambiente abitativo dipende insomma in gran parte dalla corretta impostazione della temperatura del riscaldamento. Trovare il giusto equilibrio tra calore ed efficienza energetica è essenziale per garantire un ambiente accogliente senza sprechi di energia.
In questo articolo, esploreremo alcuni consigli pratici per impostare la temperatura del riscaldamento in modo ottimale.
Molti sistemi di riscaldamento moderni sono dotati di termostati programmabili. Approfitta di questa funzionalità per regolare automaticamente la temperatura in base all’orario della giornata. Puoi ridurre la temperatura quando sei fuori casa e aumentarla poco prima del tuo ritorno, ottimizzando così l’uso energetico.
Le impostazioni consentono anche di settarlo in modo da indicare una temperatura minima dell’ambiente, al di sotto della quale, avviene l’accensione automatica.
La presenza di valvole termostatiche sui termosifoni, invece, consente di impostare temperature differenti nelle varie stanze.
In cucina, ad esempio, la presenza del forno e dei fornelli fa sì che la temperatura sia più alta rispetto alle altre stanze della casa. In questo caso, il termostato si può impostare in modo che la temperatura non sia superiore ai 18 gradi.
Il soggiorno invece è di solito la stanza più ampia della casa (i termosifoni in questo ambiente hanno spesso più elementi). Qui è possibile arrivare alla massima temperatura, intorno a 20-21 gradi.
Anche in bagno è necessario fissare una temperatura più elevata, visto che in questa stanza ci spoglia e si svolgono le varie operazioni di igiene personale (doccia, shampoo, ecc.).
Viceversa, in camera da letto, secondo gli esperti, le temperature non dovrebbero essere mai troppo alte.
Fai attenzione anche al livello di umidità nelle stanze. Un livello adeguato contribuisce al comfort termico. Se l’ambiente è troppo caldo, anche l’umidità può aumentare, determinando la formazione di condensa e conseguenti muffe, dannose per la salute.
Del resto, anche il contrario può essere dannoso per la salute: un clima troppo secco provoca infatti secchezza delle mucose e tosse.
Queste precauzioni sono particolarmente importanti da seguire se in casa hai neonati o bambini piccoli.
Utilizza umidificatori o deumidificatori, a seconda delle necessità, per garantire un ambiente equilibrato.
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Un altro parametro importante da tenere in considerazione è la corretta temperatura di funzionamento della caldaia.
La temperatura dell’acqua di mandata, cioè quella che esce dalla caldaia e circola nel sistema, dipende da fattori come l’età dell’impianto e la sua tipologia.
Se hai un impianto a radiatori abbastanza datato, la temperatura ideale di funzionamento è compresa tra i 60 e i 70 gradi. Attenzione, in particolare, a non superare questo valore.
Negli edifici più recenti, dove tutti gli elementi, dalla coibentazione agli impianti, sono progettati per garantire la massima efficienza energetica, anche i termosifoni possono funzionare a temperature più basse.
Il riscaldamento a pavimento invece è detto impianto a bassa temperatura. Infatti, il generatore di calore può essere impostato a una temperatura compresa tra 25 e 35 gradi.
Questa indicazione vale anche per altri tipi di impianti radianti, meno diffusi, quelli in cui le tubazioni o le serpentine non sono annegate nel pavimento, ma sono installati a soffitto o a parete.
Ti ricordo comunque che tutte queste indicazioni puoi trovarle anche sul manuale della caldaia o di solito vengono fornite dallo stesso installatore.
Sul libretto di impianto puoi trovare invece indicazioni relative alla temperatura da impostare per l’acqua calda sanitaria, ovvero quella che usiamo per lavarci.
Innanzitutto occorre distinguere tra l’acqua calda prodotta in modalità istantanea e quella prodotta mediante sistemi di accumulo (come boiler o pannelli solari).
In quest’ultimo caso, l’acqua viene riscaldata e poi accumulata a una temperatura più elevata rispetto a quella di utilizzo. Quando deve essere utilizzata viene poi miscelata con acqua fredda per raggiungere la temperatura desiderata.
In caso di produzione istantanea, invece, l’acqua è riscaldata nel momento esatto in cui si apre il rubinetto, quando esce alla temperatura impostata.
Questa temperatura deve essere in genere settata tra i 50 e i 60 gradi, ma è consigliabile non superare i 55. In questo caso, infatti, per essere confortevole nell’uso, necessiterebbe di essere miscelata con quella fredda, comportando così un’inutile spreco energetico.
La temperatura ideale per la doccia sarebbe di 38-42 gradi, ma è preferibile tenerla un po’ più alta per evitare formazioni calcaree che causerebbero occlusioni nell’impianto.
Seguendo i consigli indicati, potrai arrivare a risparmiare fino al 20% rispetto ai consumi abituali. Ciò si traduce in almeno un centinaio di euro in meno all’anno in bolletta.
Ai suggerimenti descritti, si possono aggiungere alcune abitudini da tenere in famiglia, come:
• evitare di tenere il riscaldamento acceso per troppe ore durante il giorno (per i sistemi che non richiedono funzionamento continuo)
• evitare di avere negli ambienti una temperatura troppo alta.
La temperatura ideale può variare a seconda delle attività svolte in casa. Durante le ore diurne, quando sei attivo e in movimento, una temperatura leggermente più bassa potrebbe essere confortevole. Al contrario, durante la notte o quando sei inattivo, puoi alzare leggermente la temperatura per garantire il massimo comfort.
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