Prorogato dal 16 marzo al 4 aprile 2024 il termine per comunicare le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito per i bonus edilizi.
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Prorogato dal 16 marzo al 4 aprile 2024 il termine per comunicare le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito per i bonus edilizi.
Foto di mohamed Hassan da Pixabay
Con il DL 11/2023 (Decreto Stop Cessioni), il Governo ha sancito definitivamente la fine della cessione del credito e dello sconto in fattura per i bonus edilizi.
Dalla sua entrata in vigore, pertanto, le agevolazioni possono essere fruite soltanto come detrazione fiscale a eccezione degli interventi già attivati prima di tale data.
Per i fortunati che ancora possono farvi ricorso, restano validi tutti gli adempimenti e le scadenze previste. Prima di vedere però entro quale data le opzioni devono essere comunicate all’Agenzia delle Entrate, ripercorriamo allora la travagliata storia di questa forma di incentivo.
L’art. 1 comma 74 della Legge di Stabilità per il 2016 (legge 28 dicembre 2015 n. 208) ha introdotto la possibilità di optare per la cessione del credito in alternativa alle detrazioni fiscali per i lavori edilizi.
Inizialmente, solo per lavori di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico sulle parti comuni, i condòmini potevano cedere il loro credito alle imprese che li effettuavano, al posto di una parte delle somme dovute per il pagamento dei lavori.
La Legge di Bilancio 2018 estese la possibilità di cedere il credito anche per gli interventi compiuti sulle singole unità immobiliari, ma unicamente per l’ecobonus.
Con l’entrata in vigore della Legge Crescita, dal 30 giugno 2019 fu possibile cedere anche il credito relativo al bonus ristrutturazione, ma solo per gli interventi citati all’articolo 16-bis, comma 1 lettera h) del Testo unico delle imposte.
Si tratta in sostanza di quelli finalizzati al conseguimento di risparmi energetici, in particolare se connessi all’installazione di impianti da fonti rinnovabili.
Questa la storia della cessione del credito fino al 2020. Il Decreto Rilancio, con l’articolo 121, aveva esteso la possibilità di optare per la cessione anche per tutti gli altri bonus casa, con l’esclusione di bonus verde e bonus mobili.
Il Decreto Sostegni ter (DL 4/2022), continuando l’azione di contrasto alle frodi iniziata con il DL 157/2021, aveva limitato a un solo passaggio la cessione del credito corrispondente ai bonus casa.
Dopo le proteste degli operatori del settore, il Consiglio dei Ministri ha apportato alcuni correttivi con il DL 13/2022.
La prima cessione resta quindi sempre libera e può essere praticata nei confronti di qualunque soggetto disposto ad accettare le somme corrispondenti al bonus, senza nessuna limitazione, compresi i propri familiari. Questi potranno utilizzare il credito in compensazione non solo delle imposte sui redditi ma anche per l’IVA e i contributi previdenziali.
I crediti derivanti da sconto in fattura o cessione del credito non potranno essere oggetto di cessioni parziali successivamente alla prima. Pertanto, al credito è attribuito dal 15 aprile 2022 un codice identificativo univoco (il famoso bollino), da indicare nelle comunicazioni delle eventuali successive cessioni.
In base al DL 13/2022 i crediti potevano essere ceduti in totale tre volte, tuttavia le due cessioni successive alla prima potevano essere effettuate soltanto a favore di:
• banche e intermediari finanziari
• società appartenenti a un gruppo bancario
• imprese di assicurazione autorizzate a operare in Italia.
La legge di conversione del DL 17/2022 (Decreto Energia) ha introdotto la possibilità per le banche di effettuare la terza cessione a favore dei soggetti titolari di partita IVA con cui abbiano stipulato un contratto di conto corrente.
Non era possibile però effettuare la cessione per tutti i crediti già nella disponibilità delle banche, ma solo per quelli ceduti a partire dal primo maggio, cosa che di fatto ha reso praticamente inutile questa estensione.
L’approvazione di un emendamento al DL 50/2022 sulla cessione dei crediti ha poi permesso alle banche di cedere ai propri correntisti titolari di partita IVA i crediti derivanti dal superbonus 110% e dagli altri bonus anche generati prima del primo Maggio 2022.
La materia, insomma, è in perenne evoluzione. Continua pertanto a seguire le mie pagine Facebook e X e il mio canale YouTube per restare sempre aggiornato.
Il decreto AntiFrodi ha inasprito in maniera eccessiva le sanzioni a carico dei tecnici coinvolti nelle asseverazioni per cedere i crediti.
É infatti punito con la reclusione da 2 a 5 anni e con la multa da 50.000 a 100.000 euro il tecnico abilitato che, nelle asseverazioni:
• espone informazioni false
• omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione dello stesso
• attesta falsamente la congruità delle spese.
Mi sia concessa allora una piccola polemica: se da un lato è tacito che chi dichiara il falso debba essere perseguito anche penalmente, dall’altro chi giudica quali sono le informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto? Quali sono gli elementi oggettivi per affermare che una informazione sia rilevante o meno?
Inoltre, per quale motivo l’inasprimento delle sanzioni coinvolge unicamente i tecnici e non anche gli altri attori coinvolti (committenti, imprese, general contractor)?
Nonostante l’intervento della Rete delle Professioni Tecniche (RPT) e di Inarsind, l’associazione di rappresentanza di Ingegneri e Architetti Liberi professionisti, il Governo è stato irremovibile e non ha voluto apportare alcuna modifica a queste misure.
L’agevolazione era stata inizialmente pensata per i contribuenti incapienti, coloro che rientrano nella cosiddetta no tax area e hanno quindi un reddito talmente basso da non essere soggetti a imposizione IRPEF.
Gli incapienti non traggono vantaggio dalle detrazioni per interventi edilizi, visto che non hanno tasse su cui applicarle. Nel caso in cui nel loro condominio si effettuino lavori di riqualificazione energetica, infatti, si trovano nella duplice condizione di svantaggio: difficoltà a pagare le spese e impossibilità di usufruire della detrazione fiscale.
Si tratta di soggetti che:
• non versano l’IRPEF perché non oltrepassano il primo sbarramento di reddito minimo
• sono possessori di redditi esclusi dall’imposizione IRPEF per espressa previsione
• l’imposta lorda dovuta è assorbita dalle detrazioni per redditi previste dal TUIR.
Nel corso del tempo la possibilità di cedere il credito è stata estesa:
• prima a tutti i condomìni
• dal 2018 anche ai lavori sulle singole unità immobiliari, ma solo per l’ecobonus
• dal 2019 anche per la detrazione 50%, ma solo per alcuni interventi
• dal 2020 a tutti (non solo incapienti) e per la maggior parte dei lavori incentivabili, per tutta la durata dell’agevolazione.
La prima cessione può essere effettuata nei confronti di:
• imprese esecutrici e fornitori dei beni necessari per l’intervento
• altri soggetti privati (persone fisiche, anche esercenti attività di lavoro autonomo o d’impresa, società ed enti)
• banche e intermediari finanziari.
La cessione poteva essere effettuata per un numero illimitato di volte, ma con i correttivi del Governo è stata limitata a tre passaggi in tutto.
La comunicazione va presentata entro il 16 marzo di ogni anno ma per quest’anno la scadenza è stata prorogata al 4 aprile. Il mancato invio all’Agenzia delle Entrate rende inefficace la cessione del credito.
Il motiva della proroga è la necessità di concedere ai contribuenti più tempo per l’invio della comunicazione. Permangono infatti difficoltà a trovare soggetti disponibili ad acquistare i crediti presenti nei cassetti fiscali.
Pertanto, entro il 4 aprile 2024 potrai comunicare la scelta dell’opzione di sconto in fattura e cessione del credito per
• le spese agevolate dai bonus edilizi sostenute nel 2023
• le rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese sostenute nel 2020, 2021 e 2022.
La richiesta di effettuare la cessione del credito alle imprese e ai fornitori deve risultare dalla delibera assembleare di approvazione dei lavori. In alternativa, il condomino deve comunicarla all’amministratore di condominio entro il 31 dicembre del periodo di imposta di riferimento, indicando:
• i propri dati
• denominazione e codice fiscale del cessionario che ha accettato.
Le ditte, da parte loro, dovranno espressamente comunicare al condominio l’accettazione della cessione del credito in cambio delle spese dovute per la prestazione di servizi o per la fornitura di beni.
Per ufficializzare la scelta, l’amministratore dovrà inoltrare una comunicazione telematica all’Agenzia delle Entrate, attraverso i canali Entratel o Fisconline, in cui siano indicati:
• il totale delle spese sostenute
• l’elenco dei bonifici effettuati per pagare tali spese
• il codice fiscale dei condòmini che hanno ceduto il credito e l’importo del credito ceduto da ciascuno di essi
• il codice fiscale del cessionario a cui è stato ceduto il credito e l’importo del credito ceduto a ciascuno
• l’accettazione del cessionario.
L’amministratore del condominio deve consegnare al condomino la certificazione delle spese a lui imputabili, indicando il portale telematico con cui ha effettuato la comunicazione.
Per poter usufruire dell’agevolazione nei condomìni minimi, gli adempimenti previsti a carico degli amministratori possono essere svolti da uno dei condòmini.
Con il Provvedimento 100372/2019 l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il modulo e le istruzioni operative per i privati che vogliono effettuare la cessione del credito.
Attraverso il modulo predisposto, il contribuente dovrà comunicare dati come:
• nome e codice fiscale
• tipologia di intervento effettuato
• importo complessivo della spesa sostenuta
• importo complessivo del credito cedibile
• anno di sostenimento della spesa
• dati catastali dell’immobile oggetto dell’intervento.
Nei casi in cui è previsto il rilascio del visto di conformità, l’invio deve essere effettuato dal soggetto che lo rilascia.
Il credito ceduto può essere utilizzato dal cessionario in compensazione, ripartendolo in 10 o in 5 rate annuali di pari importo a seconda del bonus.
Condizione indispensabile per poter godere della compensazione è quella di inviare il modello F24 attraverso i portali Fisoconline o Entratel.
L’Agenzia delle Entrate, per evitare confusione, ha istituito distinti codici tributo per la cessione del credito, da indicare nel modello:
• 7701 superbonus
• 7702 ecobonus e impianti fotovoltaici
• 7703 sismabonus
• 7704 colonnine ricarica
• 7705 bonus facciate
• 7706 recupero patrimonio edilizio
• 7707 eliminazione barriere architettoniche.
I codici sopra indicati vanno inseriti nella sezione Erario, in corrispondenza delle somme indicate nelle seguenti colonne:
• importi a credito compensati
• importi a debito versati, se il contribuente deve procedere al riversamento del credito compensato.
Nel campo anno di riferimento va riportato, nel formato AAAA, l’anno in cui è utilizzabile in compensazione la quota annuale di credito ceduto.
Con la risposta 279/2022 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che, in presenza di più lavori, trainanti e trainati, si deve comunicare l’opzione della cessione del credito con moduli distinti per ogni intervento, indicando in ogni modulo il codice identificativo dello stesso.
È possibile anche praticare la cessione per uno o più interventi e portare in detrazione gli altri.
L’Agenzia delle Entrate potrà effetture controlli per verificare che i richiedenti siano effettivamente in possesso dei requisiti previsti per poter cedere il credito.
In particolare:
• nel caso in cui si accerti che l’agevolazione non spetta (anche in parte), il relativo importo sarà recuperato nei confronti del cedente, maggiorato di interessi e sanzione
• se viene accertata l’indebita fruizione del credito, il relativo importo sarà recuperato nei confronti del fornitore, anche in questo caso maggiorato di interessi e sanzione.
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210 Commenti. Nuovo commento
Buongiorno Architetto, le anticipo il grazie per la sua disponibilità. Sono uno dei tanti proprietari di case individuali incastrato con la CESSIONE DEL CREDITO. A luglio ho iniziato i lavori di ristrutturazione usufruendo del superbonus e cedendo il credito ad una ditta che diceva di avere la copertura economica. Entro il 30 settembre lo studio di ingegneri che supervisione il lavoro fa l’asseverazione del 30% (premetto che a me non girano nulla, ne fatture ne l’asseverazione con il computo). Ceduto il credito di 40000 € la ditta riesce a venderne solo 1/4 e interrompere gli interventi dopo un mese di lavoro. Siano ai primi di marzo e tutto è fermo. Solo dopo aver inviato pec minacciose sono riuscito a farmi inviare l’asseverazione, sulla quale trovo cose appena iniziate ma lontanissime dall’essere concluse. I lavori sono fermi da 6 mesi e dopo aver parlato con un consulente sono entrato in agitazione. Il consulente mi ha detto che se la ditta finisce qui i lavori il credito che gli ho girato non è tenuta a rimborzarmelo e io sarò debitore di quel credito all’agenzia delle entrate. Domanda, visto che la sola cosa che mi è stata fatta è il cappotto termico e che mettendo la caldaia a condensazione riuscirei a migliorare di due classi l’efficienza energetica (detto dall’ingegnere), si può aggiungere solo la caldaia e rinunciare al resto dei lavori al fine di finire tutto entro il 31? Seconda domanda, il credito non utilizzato dalla ditta, a quel punto me lo deve restituire (affinché io possa ricederlo all’agenzia delle entrate) o non è tenuta. La ringrazio.
La domanda richiede una risposta articolata, per cui sarebbe opportuno chiedere il servizio di consulenza: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Buonasera arch. Granata, avrei bisogno di un chiarimento, se possibile. Ho aperto una scia per ristrutturazioni al 50% ad ottobre 22, due appartamenti che diventano uno, quindi il 50% dei 96mila li recupero con la dichiarazione dei redditi e l’altra parte vorrei usufruire dello sconto in fattura, ovviamente per lavori diversi. Le ditte che dovrebbero farmelo dicono di occuparsi di tutto loro e mi hanno chiesto determinati documenti: scia ante 16/02/23, visure catastali, relazioni tecniche, asseverazione dei tecnici ed i miei documenti, ma niente in merito al visto di conformità che dovrebbe rilasciare un CAF o cmq un professionista (commercialista/consulente) abilitato. Non è più necessario? Lo devo richiedere io in momento? Dove va mandato? Non vorrei incorrere in sanzioni o perdere la possibilità di usufruire lo sconto in fattura. Ringrazio anticipatamente e Le auguro una buona serata.
Il visto di conformità è sempre obbligatorio per poter effettuare la cessione del credito. Qui trova tutte le informazioni che le servono: https://www.guidaxcasa.it/visto-di-conformita/
Sempre relativamente ai tempi per ottenere la Cessione del credito del quesito precedente. Riferisco quello che mi è stato comunicato dall’operatore delle Poste, per la cessione del credito. Mi è stato riferito che il “cassetto fiscale” deve essere “scaricato” prima del 31/12 per le unifamiliari che hanno scadenza del 110% il 31/12/22. Non solo i pagamenti devono essere effettuati entro 31/12, ma la posta si deve prendere il credito entro il 31/12. Pertanto impiegando la Posta circa 2 mesi per valutare la richiesta della cessione, tutte le spese devono essere effettuate entro Ottobre. Anche asseverazione, conformità, comunicazione ad Enea e opzione devono essere fatte prima di presentare la richiesta di cessione del credito.
Ho un dubbio per quanto riguarda la Cessione del Credito per le Unifamiliari.
Il 31/12/22 scade il 110% per le unifamiliari.
Nel caso comune di opzione per la Cessione del Credito, la cessione va richiesta oppure ottenuta entro il 31/12/2022?
La cessione può essere fatta entro marzo 2023, ma deve riferisi a spese sostenute entro il 31/12/2022.
Buonasera Architetto. Ho ristrutturato casa e ho ceduto il mio credito il 29/10/2021 all’impresa edile. Il 10/11/2021 ho effettuato il pagamento della fattura di ristrutturazione. Oggi la ditta edile mi dice che la sua banca non ha accettato la cessione del credito in quanto il pagamento è avvenuto successivamente alla cessione del credito. Il problema è della ditta ora giusto? Perché io il credito ormai gliel’ho ceduto. La ditta ora mi dice che mi vuole ricedere il credito (che io gli avevo ceduto) così lo recupero nel 730. Ma non mi sembra corretta come cosa. Sbaglio o no?
Mi scusi, ma in che senso ha “ceduto il credito”? Ha fatto la comunicazione all’AdE?
Salve architetto, ho sostenuto spese per ristrutturazione nel 2021, se non riesco ad avviarne la cessione entro il 29/04/22 perdo la possibilità di cedere tutte e 10 le quote oppure dopo tale data potrò comunque cedere le 9 quote restanti? (2023 in poi) La ringrazio!
Per una consulenza personalizzata, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Buongiorno architetto, sono proprietaria di una bifamiliare su 2 piani, dove il mio tetto copre anche una parte di casa del vicino, mentre il suo tetto copre solo la sua casa.. Abbiamo deciso di usufruire del sismabonus e il tecnico ci ha parlato di spesa da ripartire al 50%. È un obbligo del sismabonus o potremmo ripartire il pagamento anche in altro modo? Ad esempio per competenza? Grazia. Saluti. Nadia
Trattandosi di fatto di un minicondomio, in assenza di tabelle millesimali, potete ripartire le spese secondo le disposizioni contenute nell’art. 1123 c.c..
Buonasera Archittetto,
ho iniziato lavori di ristrutturazione straordinaria (bonus ristrutturazione al 50% ) nel novembre 2021 e i lavori stanno proseguendo nel 2022. Non ho fatto in tempo a cedere a Poste il 2021…posso cedere la quota della prima rata 2021 a mia mamma essendo io incapiente entro il 29 aprile 2022 ?
Grazie
Sì.
Attenzione: puoi cederli ad un privato ma questi non potrà portarli in detrazione nel suo 730 ma solo cederli ad un Istituto o portarli in compensazione (con F24)
Per quanto ne so “in compensazione” è possibile anche pagare il debito Irpef, ma non sono un’esperta in materia.
Buongiorno Architetto,
io come persona fisica ho sostenuto nel 2021 spese come bonus facciate .
Posso optare per cedere il credito ,entro il 7/04/2022, alla mia ditta impresa individuale per compensare l’inps essendo in regime forfettario? Cioè il beneficiario (io persona fisica) e il cessionario ( io come ditta individuale) possono esser la stessa persona?
Ringraziando in anticipo, porgo cordiali saluti
Antonio
Guardi, mi pare di aver letto qualcosa di positivo a riguardo, nel senso che dovrebbe essere possibile. Tuttavia, non essendo materia di mia competenza non ho approfondito, nè posso prendermi la responsabilità di confermarlo. Le consiglio di sentire un consulente fiscale.
Buongiorno Architetto.
Se cedo ad un privato,, entro il 7 aprile 2022, i crediti superbonus per spese ristrutturazione 2021, quali sono i tempi ed i modi in cui il privato (cessionario) può compensare o cedere ad un istituto i crediti ? Potrà anche portarli in detrazione nella sua dichiarazione dei redditi ?
Grazie,
Francesco
Sì. Il cessionario può subito cedere a sua volta, ma potrà farlo solo a banche, assicurazioni, intermediari finanziari.
Buonasera arch Granata, una bifamigliare orizzontale con due proprietari, con due ingressi e utenze indipendenti, ma con tetto unico, con un’ unica fondamenta e unico divisorio portante di tutta struttura delle due abitazioni è un piccolo condominio di due appartamenti ? 0 sono solo quelli verticali uniti dal solaio del piano terra e il pavimento del primo piano ! Grazie
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Buonasera una snc deve effettuare lavori ad un proprio capannone rientranti nel sisma bonus.
I soggetti Irpef sono i soci e non la Società (che paga solo Irap). I Soci possono a loro volta cedere il credito ad una Banca? Grazie
Sì.
Buonasera…
Ho pagato fatture per costruzione nuova autorimessa pertinenziale ed inizialmente sembrava cedere il credito alle Poste Italiane.
Purtroppo l’intervento è tra quelli richiamati dal punto d del comma 1 dell’art.26bis del TUIR e non rientra nell’applicazione per la cessione del credito, delimitato dal comma2 dell’art.232, al punto 1.
Me lo puo’ confermare anche lei?
Grazie
Sì.
Buongiorno, per ristrutturazione posso cedere il credito tramite sconto in fattura per alcune spese e per tutte le altre rivolgermi alle poste oppure se cedo alle poste devo cedere tutto il credito relativo a tutti i lavori di ristrutturazione eseguiti? Grazie!
Può cedere a diversi soggetti.
Buongiorno Architetto
sto facendo la ristrutturazione del mio appartamento (cila per ristrutturazione straordinaria). sto valutando se effettuare detrazione al 50% o cessione del credito. Ho già pagato quasi tutte le fatture ma alcune sono relative al 2020 ed altre al 2021.
per quelle del 2020 non ho fatto in tempo a richiedere la Cessione del credito. é possibile richiederla per i 9/10 degli importi del 2020 visto che il primo anno ormai è andato?
il credito relativo al bonus mobili è cedibile? dipende se mi rivolgo ad una banca o alle poste italiane?
i pagamenti di materiali ristrutturazione legati a finanziamenti sono cedibili?
un saluto e grazie il prezioso servizio che fornisce
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Buon giorno devo sostituire gli infissi vecchi ho fatto con una ditta la cessione del credito è normale che La ditta mi faccia pagare la fattura per la mia somma spettante prima del inizio lavori Grazie Gianni
Sì, lo stanno facendo molte ditte perchè giustamente hanno bisogno di un acconto per iniziare e visto che l’intero importo è metà, chiedono tutto il saldo.
Buongiorno.
Ho il seguente dubbio: ho una Cila aperta per opere di manutenzione straordinaria di singola unità abitativa, in cui risulta la ditta A come ditta cui ho appaltato i lavori edili (con regolare contratto di appalto). Questo contratto non contempla un lavoro (installazione dell’impianto d’antifurto) che preferisco far fare ad un’altra azienda. Quali sono gli espletamenti necessari e sufficienti affinché possa affidare i lavori a questa seconda azienda e su questi lavori possa cedere il credito alla banca senza incorrere in problemi?
Grazie per l’aiuto.
Per una consulenza personalizzata, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Buonasera,
sto effettuando lavori di ristrutturazione per costruzione nuova autorimessa e ho già pagato fatture per €70.000= con bonifico per ristrutturazione edilizia. Posso cedere il credito alla posta per la metà cioè €35.000= anche se non ho ancora terminato i lavori e raggiunto il totale spese ammesse di €96.ooo? Prevedo di arrivare ai 96.000 fra qualche mese… poi intenderei cedere il restante di €13.000? Posso fare la chiusura lavori anche dopo la cessione?
Grazie
Sì, può iniziare a cedere le prime fatture anche prima di aver concluso i lavori.
Buongiorno,
sto contrattando l’acquisto della prima casa con un impresa srl, proprietaria dell’immobile. L’impresa sta effettuando lavori di costruzione e ristrutturazione con miglioria sismica di due categorie. La ricostruzione ha portato all’impresa costi di circa 110.000€ per l’adeguamento sismico, quindi posso usufruire del bonus sismico del 85% sul valore di 96.000€ sia come sconto in fattura o cessione del credito da parte dell’impresa una volta fatto l’atto di acquisto?
Dimenticavo, l’immobile si trova accatastato in C2 con passaggio a civile abitazione al termine dei lavori.
Grazie
Sì, ma il bonus non è dell’85%, ma del 110%, come può leggere qui: https://www.guidaxcasa.it/sismabonus-adeguamento-antisismico/
Buon pomeriggio Egr. Arch. Carmen Granata. Nel mio condomino siamo 9 condomini: 8 proprietari di unità abitative e il nono (una società immobiliare) che detiene un locale commerciale e 200 millesimi. Quest’ultimo non vuole aderire al progetto dei lavori per il sisma bonus e l’eco bonus che gli altri 8 vogliono approvare. Domanda, essendo il suo un locale commerciale, intestato ad una società immobiliare, se non cede sul credito d’imposta, noi poi siamo procere con i lavori cedendo gli 8 crediti d’imposta alla società appaltatrice? Grazie e buona serata.
Sinceramente non ho capito se il problema è la società che non vuole aderire o se aderisce ma non vuole cedere il credito…
Buongiorno, acquisto un appartamento con garage pertinenziale derivante da demolizione e ricostruzione con riduzione di oltre 2 classi di rischio sismico (sisma bonus acquisti) e ho necessità di cedere il credito. Se non riuscissi a utilizzare il super bonus per mancanza di documentazione, posso cedere l’85% di € 96.000 (meno documentazione), come da norma precedente, ma cedendolo alla banca e non più solo al fornitore (come invece la norma precedente prevedeva)?
L’asseverazione del tecnico sulla riduzione di rischio sismico è del 29.11.2019, mentre il PdC è stato presentato il 23.03.2019 con inizio lavori il 12.05.2020 : si può intendere contestuale visto che l’ha fatta prima dell’inizio dei lavori ? oppure no e quindi decade tutta la possibilità di richiedere ogni incentivo?
posso pagare l’acquisto al rogito solo con assegni, senza bonifico?
Il garage pertinenziale conta come secondo tetto di bonus, visto che la norma parla di unità immobiliare (non abitativa)?
Grazie mille!
Per una consulenza personalizzata, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Buongiorno,
Vorrei acquistare un immobile che grazie al sismabonus mi verrebbe direttamente scontato dalla ditta che acquiesterebbe i miei crediti. Il fatto é che ho un contratto universitario non tassato, per cui potenzialmente non avrei accesso a quei crediti, rientrando negli incapienti.
La cessione tramite sconto sul prezzo dell’immobile é comunque possibile nel mio caso?
Grazie
Sì.
Buongiorno,
Ho finito tutti i lavori, trainante+trainati; tutta la documentazione necessaria, sia tecnica che fiscale è stata prodotta ed inviata all’AdE; il commercialista abilitato, che ha rilasciato il visto di conformità fiscale, ha comunicato inoltre la mia volontà a cedere il credito alla mia banca (che a sua volta mi aveva comunicato che i controlli effettuati sulla mia pratica erano andati a buon fine).
Da giorno 09/03/2021 sulla piattaforma cessione crediti del mio cassetto fiscale ritrovo nella sezione “crediti ricevuti” il mio credito come “accettato” e nella sezione “crediti ceduti” l’intero credito nello colonna “in attesa d’accettazione” (ancora oggi 29/03/2021…).
Contattata telefonicamente la banca (l’help desk…) dicono di attendere che non gli risulta nulla di strano… Le chiedo….Ma la banca entro quando DEVE accettare il credito??? Mancano 2 giorni alla fine del mese… Ci sarà un tempo limite per l’accettazione anche per loro?
Grazie
Innanzitutto la banca deve accettare prima che lei faccia la comunicazione. Poi, una volta effettuata la cessione, il credito dovrebbe per lei essere disponibile entro il 10 del mese successivo.
Buongiorno,
Ho fatto una fattura con conto in fattura di Ecobonus 65% a un cliente (azienda).
l’azienda ha fatto la cessione del credito a noi come ditta.
ora trovanco il credito a cassetto fiscale come ditta, lo vogliamo cedere alla banca, con cui abbiamo già avviato le pratiche per i documenti. ci manca proprio il passaggio per cederlo alla banca.
Come faccio? Nel senso, quale modulo o documento o comunicazione devo compilare? e dove inviarla? La stessa comunicazione utilizzata a sua volta dal cliente?
oppure direttamente da cassetto fiscale, mettere il codice fiscale della banca e cederlo da lì?
Grazie.
Cordiali saluti.
Barbara.
Penso che dovrà fare una nuova comunicazione di cessione, ma questo saprà meglio dirglielo un commercialista.
Buonasera Architetto,
complimenti intanto per le preziose informazioni. Leggendola capisco che è possibile ora cedere Il credito pari passo con avanzamento lavori. Nel caso del bonus al 50% senza limiti di volte durante i lavori a differenza del 100% che ha il limite delle due volte. Volevo chiederle se È possibile cedere il credito per i costi del progetto e progettazione esecutiva ad inizio lavori?
Molte grazie.
Cordialmente
Davide d’Atri
Sì.
Buongiorno,
Lo stabile nel quale ho un appartamento ha rifatto il tetto durante la primavera/estate 2020 sto cercando di ottenere uno sconto in fattura da chi ha fatto i lavori o vedere il credito alla banca, In merito alle prerogative necessarie, devo far controllare all’amministratore le date delle fatture emesse? Per essere sicura di poter portare a termine la cessione con poste o sconto in fattura. I lavori dovevano cominciare a Marzo, ma sono slittati a giugno /luglio 2020…
grazie!
Sì, le spese cedibili o scontabili sono solo quelle effettuate a partire dal primo luglio 2020.
1) Le condizioni di accesso autonomo e funzionalità indipendenti delle unità immobiliari valgono solo per l’ecobonus o anche per il sismabonus come illustrato a pag. 28/29 della Guida del Sole 24 ore 2021 vedi L.B. 2021 n.178 del 30/12/2020 – Agenzia Entrate Informa 2021 pag. 2-4-12-26?
2) Mio fratello usufruisce anche della mia porzione di fabbricato distintamente accatastata con contratto di comodato ed abbiamo in comune gli ingressi a piano terra e al primo piano comprese le scale esterne. Essendo due unità immobiliari ancorché unificate formalmente da un contratto di comodato può usufruire del sismabonus per due unità immobiliari 96.000×2=192.000×75%=144.000 oppure nella misura di 96.000×75%=72.000 come se fosse un’unica unità immobiliare dato che la zona sismica è classificata n.2 e con cessione del credito pari alla detrazione spettante in quanto incapiente? F.C. – Perugia
1) Solo ecobonus: https://www.youtube.com/watch?v=iSKl8iyi8Jk
2) Se le unità sono catastlamente due i massimali sono due.
Il rifacimento della facciata di trulli secondo lei è detraibile al 50%? Il lavoro consiste della rimozione di intonaco esterno di rivestimento dei coni dei trulli e nel ripristino delle chianche originali… tale operazione comporterebbe sostanzialmente una variazione di materiale e colore, cosa che richiede la legge x usufruire della detrazione giusto?
Premesso che un intervento su trulli può essere realizzato solo nel rispetto di tutti i vincoli, dovremmo essere in zona A, quindi perchè non considerare il bonus facciate? Si può avere la detrazione 90% senza dover fare nessuna modifica ma solo per manutenere e ripristinare la facciata.
Sono in attesa dell autorizzazione paesaggistica infatti. Lei dice che un area rurale con vincolo paesaggistico rientra in zona A? Chi può dirmi con certezza in che zona rientro?
Sono due cose diverse. Cmq il suo architetto saprà sicuramente dirle in che zona si trova.
Buongiorno Architetto
Ho aperto una cila per riqualificazione energetica, ed ho effettuato dei lavori di isolamento del tetto con pannelli, e pagato la fattura alla ditta, ho intenzione di proseguire i lavori con il superbonus al 110%.
la mia domanda era devo detrarre questa fattura entro il 16 marzo di quest’anno, o inserirla con le altre che verranno per il 110%
la ringrazio
Per una consulenza dettagliata, richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/richiedi-consulenza-per-le-detrazioni/
Salve, sto effettuando le procedure per la cessione del credito sulla piattaforma deloitte per quanto riguarda i lavori di straordinaria manutenzione! Mi chiede, per terminare la procedura, la dichiarazione di fine lavori, che al momento non ho in quanto devo temrianre delle cose.
Ho letto sopra che non è obbligatoria per fare la cessione del credito, sa dirmi dove posso trovare scritta questa cosa??
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/2641210/Provv.+artt.+119-121+DL+Rilancio+08.08.2020.pdf/63d4b8ca-1ffc-63aa-8c57-ec67401fddd2
C’è scritto che si può fare la cessione in corrispondenza di uno stato di avanzamento lavori, quindi non è obbligatorio averli conclusi.
buongiorno, ho bisogno di cedere il mio credito d’imposta alla ditta che ha fatto i lavori (lavori di ristrutturazione del tetto del condominio 50%), sto cercando informazioni sul come fare, ma ne l’amministratore ne i caf da me contattati sanno nulla. Dove posso trovare informazioni pratiche sulle modalità? A chi mi posso rivolgere..?
Informazioni pratiche sulle modalità può trovarle anche in questo articolo. A ogni modo per lavori condominiali è l’amministratore che dovrebbe occuparsene.
Buonasera architetto a gennaio del 2021 ho eseguito dei lavori edili con apposita cila per un tot di 30.000 euro. tutti lavori d detrarre al 50%.
a febbraio 2021 ho avviato altra Cila per il superbonus 110% che comporterà comunque una serie di lavori edili come rifacimento piastrelle, pitturazione, ecc.
Ho attivato con banca cessione del credito con tutti i vari bonus. La domanda è se posso cedere alla banca assieme al credito della seconda Cila (superbonus, ed altri) anche il credito (solo bonus ristrutturazione 50%) della prima Cila.
Sì. Le ricordo però che per il superbonus non si può avere solo per i lavori indicati, per cui suppongo che debba realizzare dei trainanti di cui sono accessori.
Buongiorno, posso cedere tutto il credito maturato con bonus al 50% anche senza aver comunicato la fine lavori al comune? Ho intenzione di lasciare la pratica aperta anche per l’anno 2022 per altri lavori non oggetto di detrazione, questo comporta qualcosa? la banca all’atto di cessione del credito nel 2021 richiede la fine lavori?
Può farlo.
Buongiorno,
la mia ditta si occupa di fornitura ed installazione impianto di condizionamento.
Ho fatto una fattura con conto in fattura di Ecobonus 65% a un cliente (azienda). Mi trovo ora il credito a cassetto fiscale.
Come faccio a cederlo alla banca? Nel senso, quale modulo o documento o comunicazione devo compilare? e dove inviarla? La stessa comunicazione utilizzata a sua volta dal cliente?
Grazie.
Mi perdoni, ma non comprendo… se non ha ancora ceduto il credito, come fa a trovarselo nel cassetto fiscale???
Buongiorno Architetto ,
sto facendo un intervento di ristrutturazione facciate in un condominio, i lavori sono iniziati a settembre 2020, una parte delle fatture le abbiamo pagate nel 2020, le restanti verranno pagate entro luglio 2021. è possibile fare una prima parte di cessione del credito alla banca ora (per le fatture del 2020) e l’altra a fine lavori (luglio 2021)?
Sì.
Buongiorno,
sto per iniziare una ristrutturazione con detrazione al 50, ma non mi è molto chiara la procedura per la cessione del credito: posso effettuarla da subito, terminati i lavori oppure devo prima procedere alla compilazione della dichiarazione dei redditi? Mi scusi ma sono decisamente ignorante in materia! Grazie
Può farla quando vuole, l’importante è che faccia comunicazione all’AdE entro il 16 marzo 2022.
Buongiorno,
sto eseguendo lavori di ristrutturazione che danno diritto alle detrazioni del 50%.
Per alcuni dei lavori ho già pagato le relative fatture all’impresa.
Posso comunque richiedere la cessione del credito alla banca delle stesse che ho già pagato?
Grazie
Certo, basta che sia prima del 16 marzo.
buongiorno architetto
nel caso io aderisca al bonus ristrutturazioni 50% per la ristrutturazione di un appartamento e decida di cedere il credito alla banca i lavori li devo pagare entro il 30/12/2021? e che tempistica devo aspettarmi dalla agenzia delle entrate o degli enti preposti per riottenere i soldi che mi spettano della cessione del credito pattuito con la banca??
1 mese 1 anno? ce’ il rischio di non prenderli ovviamente avendo fatto tutto a regola d’arte? ritiene che sia una cosa molto complicata? vale anche per il bonus facciate 90%
grazie
Le spese deve farle entro quella data. Il credito dovrebbe trovarlo nel suo cassetto fiscale, entro il 10 del mese successivo a quando fa la comunicazione.
Buonasera, sto acquistando un immobile risultato di una ricostruzione. Il costruttore dichiara che a rogito, che dovrebbe avvenire entro 31/12/21, fornirá la documentazione necessaria per richiedere il beneficio fiscale sisma bonus acquisti secondo art.16 septies del D.L. nr. 63/2013 ma non specifica la percentuale di detrazione. Il DL si riferisce al 80% di detrazione in caso di aumento di 2 classi, con tale documentazione posso comunque accedere al bonus 110%? E nel caso il rogito non si effettui entro il 31/12/21 posso comunque usufruire del bonus dato che mi pare sia stato prorogato al 2022?
Grazie
Sì, il superbonus è stato prorogato al 30 giugno 2022.
Buongiorno,
sé mia figlia è incapiente e deve cedere il credito del 50% per risrutturazione i bonifici parlanti li posso fare io mettendo come beneficiaria mia figlia?
Grazie
Sì.
buonasera architetto
Ho terminato dal punto di vista statico la ristrutturazione di un edificio con recupero dell’80%.
La ditta mi ha emesso una prima fattura nel 2019 di cui sto’ recuperando tramite detrazione irpef.
Le altre tre emesse e pagate nel corso dell’anno corrente tra cui due nel mese di luglio.
Avendo chiusa la pratica pochi giorni fà vorrei scontare le tre fatture tramite la cessione del credito alla banca secondo lei tutto questi è possibile anche se ho chiuso la pratica.
la ringrazio
Sì.
buongiorno noi abbiamo acquistato un camino termico ma la ditta ad oggi (dopo 10 mesi) non ci ha ancora ridato la cifra pattuita del 50% come possiamo obbligarli a saldarci? l’agenzia delle entrate ha dato l’ok ancora in marzo 2020…
C’è un equivoco: la ditta NON deve ridarvi un bel niente (non so cosa abbiate pattuito!).
La detrazione 50% vuol dire che potete recuperare la metà di quanto pagato, come sconto sulle tasse nei prossimi 10 anni.
Buona sera Architetto,
sono in procinto di acquistare nel 2021 una prima casa completamente ristrutturata dalla ditta venditrice. Posso usufruire del bonus sull’acquisto dei mobili? E in caso di risposta affermativa, è possibile anche se cedo il credito all’impresa?
La ringrazio e la saluto cordialmente.
Sì.
Buongiorno,
è possibile ad oggi prendere il credito ceduto del 50% da un condominio per lavori di riqualificazione energetica di importo inferiore ai 200000,00€?
Nel caso affermativo, è possibile avere il riferimento della normativa?
Art. 121 decreto 34/2020.
Salve,
ho acquistato una caldaia ed intendo cedere il credito ad una società terza. Che requisiti deve avere? ad esempio, è necessaria un’APE prima e post?
L’APE no, ma deve presentare la comunicaizone Enea al termine dei lavori. Ma questi sono requisiti che ci vogliono a prescindere dal fare la cessione.
Quindi in sostanza tra utilizzare il credito nel 730 e cederlo, non cambia nulla. Non ci sono adempimenti tecnici ulteriori
Gli adempimenti tecnici sono gli stessi, cambiano quelli fiscali.
Quindi, in sostanza, gli adempimenti tecnici sono uguali. Per quelli fiscali devo solo effettuare l’invio della comunicazione all’agenzia delle entrate e stop. Supponendo di aver solo un credito, quindi, non dovrò più fare nemmeno il 730
Guardi, io le posso parlare degli adempimenti tecnici. Di quelli fiscali non sono competente.
Buongiorno arc vorrei acquistare una fattoria anni 1940 circa con varie pertinenze: granaio, porcilaia, fienile, pollaio tutte in muratura distanziate una dall’altra. Una volta condonate le pertinenze e demolito la fattoria e le pertinenze, posso passare la cubatura delle pertinenze alla nuova costruzione?
La ringrazio.
Assunta
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Buonasera Architetto, sto acquistando un appartamento in uno stabile da 3 unità abitative costruito dopo l’abbattimento di un vecchio immobile e con miglioramento di due classi per il rischio sisma.
Che documenti devo farmi rilasciare dal costruttore al momento del contratto preliminare di acquisto per poter usufruire del sismabonus pari all’85% di 96.000,00, credito che cederei alla banca che mi concede un mutuo.
Grazie in anticipo della sua disponibilità.
Ai fini del sismabonus è fondamentale che sia stata presentata l’asseverazione della classe di rischio sismico. Poi ovviamente tutti i documenti che servono in questo caso, primo fra tutti il titolo autorizzativo.
Si faccia cmq dare un elenco dei documenti richiesti dalla banca per evitare di dimenticare qualcosa.
P.S.: perchè non usufruire del 110% previsto anche per l’acquisto?
Buonasera Architetto,
un “Fondo Comune di Investimento Immobiliare Speculativo di tipo chiuso”, proprietario di solo alcune unità immobiliari all’interno di un Condominio, può beneficiare delle detrazioni fiscali previste dal Superbonus 110% atteso che gli interventi riguarderebbero le parti comuni dell’edificio?
Sì, unicamente per gli interventi sulle parti comuni e non per quelli sulle singole unità immobiliari.
Buongiorno
Vorrei chiedere come funziona esattamente la cessione del credito alla ditta che esegue i lavori per l’ecobonus 110%
Da come é stata venduta dal governo sembrava che con la cessione il cittadino non tirasse fuori un soldo per i lavori, ora, essendo io interessato ad eseguire un miglioramento energetico di casa mia sfruttando l’ecobonus ho contattato una dita per informazioni a riguardo e tale ditta accettava la cessione del credito.
La persona con cui ho parlato mi disse subito che con la cessione avrei avuto lo stesso delle spese a mio carico e che sarebbero state del 5,10 o 15% del costo tottale dei lavori che io avrei voluto fare, premetto che la cosa comunque a mio vedere é vantaggiosa perché non dovrei pagare tutto il costo ma solo una percentuale
Perciò la mia domanda sarebbe è giusto che le ditte chiedano un percentuale sul costo? e questa percentuale le ditte come la calcolano? ci sono delle tabelle uniche che seguono o sono a discrezione della ditta?
Grazie per l’eventuale risposta.
La maggior parte dei soggetti che acquistano il credito riconoscono almeno il 100% perchè poi loro ne recuperano il 110 (e quindi ci guadagnano un 10%).
Buongiorno Architetto,
devo ristrutturare un casale che è composto da una parte adibita ad abitazione con impianto di riscaldamento già esistente ed una parte adibita a magazzino/fienile. Volevo sapere se anche la parte a magazzino può rientrare nel 110. Grazie
No.
Buongiorno architetto, abito in una villetta a schiera per la quale vorremmo usufruire in proprio delle agevolazioni previste come superbonus 110% (tipo cappotto termico).
In particolare:
– per quanto riguarda “l’indipendenza funzionale” siamo indipendenti per gas, luce, riscaldamento ma, per quanto riguarda l’acqua, abbiamo un unico contratto di fornitura per tutte le villette, il cui costo viene ripartito in base ai consumi individuali dati dal proprio contatore;
– per quanto riguarda “l’accesso autonomo dall’esterno” l’immobile dispone di un accesso indipendente non comune ad altre unità immobiliari costituito dal portone d’ingresso della casa che si raggiunge attraverso il giardino di proprietà esclusiva che a sua volta ha il cancelletto su un viale comune adibito a parcheggio.
Ci sono i requisiti per poter effettuare individualmente i lavori che danno diritto alla superdetrazione del 110%?
Inoltre la cessione del credito verso le imprese o banche è possibile solo da parte di cittadini incapienti (in tal caso è da comprovare?) oppure possono richiederla tutti?
Grazie delle risposta.
Per quanto riguarda le utenze, il problema non ci sarebbe, perchè basta che uno solo degli impianti sia indipendente. Il problema è che l’accesso attraverso il viale comune vi preclude il bonus.
La cessione del credito può essere fatta da tutti.
Buongiorno.
Bonus facciate, 90%. Lavori iniziati a gennaio 2020 e pagate due rate, a febbraio e aprile 2020. in base al decreto rilancio ora si può cedere il credito. Vale anche per questo lavoro? Su tutto o solo sulle rate residue. Qualcuno nega la fattibilità, ma a torto secondo me, quanto meno sulle rate residue ancora da pagare.
La cessione è possibile su tutte le spese fatte dal primo luglio 2020.
buon giorno,
sto ristrutturando il mio appartamento. la cila è datata 17/07/2020. intervento di manut. straordinaria + infissi nuovi
Posso cedere il credito alla banca e se si, siccome al momento non ho ancora offerta da parte di istituto di credito, posso pagare l’acconto alla ditta? ps. le finestre le ho pagate anticipatamente. Oppure bisogna prima fare domanda?
Tante grazie. Saluti
Si può già pagare la fattura. Solo per il superbonus ci sono altri adempimenti particolari.
Buonasera Architetto,
Nel 2019 sono iniziati dei lavori di ristrutturazione edilizia nel mio condominio (facciata e messa in sicurezza pilastri). Tali lavori si sono conclusi ad Agosto 2020.
Per una serie di ragioni, provvederò in questi giorni a pagare il corrispettivo da me dovuto. Posso chiedere la cessione del credito ad un istituto bancario?
Grazie mille
Sì.
Buongiorno Arch
Volevo avere conferma se come avviene per la detrazione, dove è possibile che un comproprietario coniuge e convivente possa detrarre l’intero importo fatturato, sia uguamente possibile effettuare la cessione del credito da parte di solo uno dei due coniugi comproprietari conviventi per l’intero importo dei lavori. Grazie
Certo, il comproprietario che sostiene le spese.
Buongiorno Architetto,
noi abitiamo attualmente in una casa indipendente con 3 unità abitative. 2 al piano terra (di cui siamo proprietari) e una al primo piano dove abita ed è proprietaria mia madre.
Stiamo per iniziare le pratiche di ristrutturazione che prevedranno l’unione delle 2 unità abitative al piano terra in un’unica unità. Nella ristrutturazione avevamo pensato di inserire una riqualificazione energetica usufruendo del bonus al 110%.
Avendo io e mia moglie una capienza IRPEF non sufficiente a coprire sia i lavori di riqualificazione che quelli di pura ristrutturazione ci chiedevamo se è possibile cedere il credito di imposta a mia madre che è lavoratrice autonoma ed ha una buona capienza IRPEF.
La ringrazio anticipatamente per la risposta.
Sì, è possibile.
Buona sera Archietto, la mia abitazione che si sviluppa su tre livelli fa parte di una struttura bifamiliare ma ciascuna delle due unità è assolutamente indipendente x tutti i servizi e con ingressi separati ed indipendenti ma che danno entrambi su un cortile in condominio e con accesso unico dalla strada. Secondo Lei il fatto che “solo il cortile” sia in condominio possono comunque essere considerate unita unifamiliari ai fini dell’ecobonus 110%? Decreto requisiti minimi Art. 1, lettera i
Purtroppo sì. Per ulteriori info: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/
Buonasera, possiedo un terreno edificabile solo se demolisco pari volumetria nello stesso comune, Ronco Scrivia.
Ho individuato il rudere da demolire, stesso comune ma altra zona, secondo lei posso costruire la nuova abitazione nel terreno di mia propietà usufruendo del superbonus 110%
grazie
Secondo me, sì.
Buonasera, secondo Lei un proprietario può ottenere lo sconto fattura a fronte della cessione del credito d’imposta se l’impresa esecutrice è il padre?
Grazie
Sì.
Salve Arch. Carmen Granata
Le chiedo e la ringrazio anticipatamente per la sua risposta (se c’è). lavori straordinari rifacimento frontalini, il nostro ingegnere ha aggiunto il cappotto al 25% della superfice fabbricato per rientrare nel bonus 110% e dopo scelta ditta che verbalmente ha accettato la cessione del credito, sentito dire che la ditta vuole un 20/30% del totale spese in anticipo ed il restante a cessione, domando è normale la richiesta?
Non ho ben capito: la ditta vuole un acconto? Mi sembra normale, forse l’entità è solo un po’ elevata…
Per i lavori di sostituzione di una caldaia +termoregolatori la Finanziaria a cui avrei dovuto fare la cessione del credito 65% si è rifiutata perchè ho un’età troppo elevata (78 anni). Credo che potrà succedere la stessa cosa anche con l’ecobonus 110%? O no? Rimane solo lo sconto 100% in fattura da parte di imprese (se le trovo?). Grazie
Mah… E’ solo una scelta (discutibile) di questa società. In realtà lei può trovare benissimo chi le acquista il credito del 110%, così come la ditta disposta a effettuare lo sconto.
Buongiorno architetto Granata. Completati tutti i documenti relativi ai lavori di edilizia per riqualificazione degli immobili chiave in mano, con cessione del credito, all’impresa di costruzione, progettazione e depositaria dei documenti all’agenzia delle entrate. Iniziati i lavori e l’agenzia dell’entrate trova degli errori nei documenti consegnati, o dei lavori sbagliati. Chi è il responsabile nei confronti dell’agenzia delle entrate?
La ringrazio.
Per una consulenza personalizzata deve richiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/
Buongiorno architetto, ho l’impressione che nell’art. 121 e nella guida dell’agenzia delle entrate da poco pubblicata si dica esattamente il contrario: anche la cessione del credito deve essere corrispondente alla detrazione spettante. Questo significa che chi non paga irpef non potrà usufruire del superbonus e chi ha una bassa capienza fiscale dovrà accontentarsi di cedere al massimo il credito per un importo corrispondente alla sua detrazione spettante. Spero davvero di sbagliarmi ma, leggendo attentamente le norme, dubito fortemente della Sua interpretazione. Grazie mille per la cortese collaborazione.
La cessione del credito è stata “inventata” proprio per favorire i soggetti incapienti, per cui se fosse vera la sua interpretazione non capisco a cosa servirebbe…
Tuttavia, poichè non ho avuto ancora modo di leggere la Guida, rispetto questa interpretazione e conto di approfondire al più presto.
Salve architetto, son proprietario di una casa singola a due piani del 1959 in zona sismica di terzo grado, Nello stesso lotto di terreno esiste un’altra palazzina di sei appartamenti, tutti con posto auto parcheggiate sotto tettoie. Vorrei demolire la casa del 1959 categoria (F) E ricostruirla antisismica in categoria (A) e fare due appartamenti. Una volta demolita, posso costruire un garage interrato per tutte le auto delle due palazzine circa (12) auto sotto la casa che dopo costruirò in zona sismica (3 grado?) poi primo grado. Grazie. Massimo.
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Buongiorno arch, Sono proprietaria di un appartamento al primo piano di una palazzina di quattro appartamenti e proprietaria del sottotetto della palazzina che comunica col mio appartamento. Il sottotetto di 180 metri quadri e misura in altezza la parte più bassa cm 100 la più alta cm 320. Con questo decreto posso togliere il tetto alzare i muri esterni e fare due appartamenti per i miei nipoti? al posto del tetto fare una terrazza per il fotovoltaico a disposizione per tutto il condominio?
La ringrazio per la sua disponibilità Assunta.
Per consulenze personalizzate deve chiedere qui il servizio a pagamento: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/
Salve, le ripresento il quesito adesso che ci sono più notizie riguardo al decreto, magari adesso la situazione è più chiara: desidero sapere se posso cedere il mio credito anche per dei lavori che sono stati fatti nel 2015. Ogni anno ho un credito d’imposta di 2700 euro ma essendo incapiente non ne usufruisco. Mi rimangono 6 rate, possono cedere ad una banca o altro istituto di credito le rate rimanenti? Grazie tante
Purtroppo no. La conversione in legge ha stabilito che è possibile farlo solo per le spese pagate nel 2020 e 2021.
Buonasera Arch. Granata,
grazie per la precedente risposta.
Le chiedo ancora una delucidazione.
Con la ristrutturazione che ricade nelle agevolazioni previste al 50% (disciplinate dall’art. 16-bis del Dpr 917/86) posso cedere il credito? grazie
Sì, mi pare che lo avessimo già detto…
Buonasera Arch. Granata,
sto effettuando dei lavori straordinari al mio appartamento con le detrazioni al 50%.
Con il nuovo decreto rilancio posso cedere il credito ad una banca? Come avviene la cessione del credito? Cerco di spiegarmi meglio, per l’ecobonus al 110% il guadagno della banca è chiaro, guadagna il 10%. Ma nel mio caso dove è il guadagno della banca?. Grazie
Sicuramente la banca non le riconoscerà l’intero importo del credito ceduto, proprio perchè vuole avere un suo “guadagno”.
Quindi aldilà del “guadagno” della banca, comunque con il nuovo decreto è possibile cedere il credito delle ristrutturazioni che ricadono tra le agevolazioni al 50%. Grazie
Buongiorno arch, per i lavori edili (sisma bonus- eco bonus)la scadenza è 31/12/2021.
Cosa vuol dire: che alla scadenza 31/12/2021 i lavori di restauro devono essere terminati??
Oppure che bisogna iniziare i lavori entro il 31/12/2021?? Naturalmente con tutti i documenti a norma di inizio lavori.
infinitamente GRAZIE.
Assunta.
Vuol dire che hanno l’agevolazione solo le spese pagate entro quella data.
Per ulteriori chiarimenti, può chiedere qui una consulenza: https://www.guidaxcasa.it/richiedi-consulenza-le-detrazioni/
Buongiorno architetto Granata, mi perdoni ma ora sono andato in tilt per tutti questi emendamenti. Adesso deve decidere (solo) l’agenzia delle entrate, o dobbiamo aspettarci altre tiri tere dal GOVERNO.
La ringrazio per la sua disponibilità.
Franco
Non è l’AdE che decide, ma il Governo. L’AdE deve solo pubblicare le modalità attuative entro una certa data.
Buongiorno,
la mia domanda è questa: qualora trovassi un istituto bancario a cui cedere il credito ecobonus 110 in 5 anni, cosa succederebbe se per caso io perdessi il lavoro prima della scadenza dei 5 anni?
Nulla. La cessione è proprio un modo per tutelarsi da eventualità come questa.
Salve mio padre ha una casa singola degli anni 50 priva di cappotto termico, con vetri singoli, caldaia di vecchia generazione a gas su impianto a radiatori privo di regolazione. Secondo voi effettuando tutti i lavori master previsti cioè, isolamento termico esterno, sostituzione generatore di calore e anche gli interventi slave (infissi, fotovoltaico, valvole termostatiche e regolazione ambiente) sarebbe garantito un aumento di 2 classi e quindi si accederebbe al 110% per tutti i lavori?
Se secondo voi è così mi interesserebbe sapere se voi fareste tutti i lavori con lo sconto in fattura così che gli interventi sarebbero a costo 0 per mio padre.
Gen.le sig. Dario,
le faccio presente che io non sono un’impresa di costruzioni, per cui se anche fosse possibile, non le posso fare i lavori.
mi scusi Arch Granata mi interesserebbe sapere per la prima parte del mio messaggio cioè se, secondo lei, facendo quei lavori otterrei sicuramente un salto delle 2 classi
Grazie mille
E come faccio a saperlo? Occorre fare una diagnosi energetica…
Posso ipotizzare che siano sufficienti, ma non darle la certezza.
Buongiorno architetto, io e i miei figli vorremmo acquistare una palazzina degli anni 1960, di 3 appartamenti + un negozio in zona sismica 3 grado disabitata da 5 anni causa morte dei proprietari, unico erede un parente. Io e mia figlia abbiamo 1 appartamento ciascuno mio figlio no. Per usufruire dei prossimi incentivi (sisma bonus e eco bonus) possiamo dividere la palazzina? Mio figlio il negozio e 1 appartamento io e mia figlia già proprietari di prima casa, intestarsi un appartamento per ciascuno come seconda casa? La ringrazio infinitamente per la sua disponibilità e competenza. Assunta
Sì.
Salve, desidero sapere se posso cedere il mio credito anche per dei lavori che sono stati fatti nel 2015. Ogni anno ho un credito d’imposta di 2700 euro ma essendo incapiente non ne usufruisco. Mi rimangono 6 rate, possono cedere ad una banca o altro istituto di credito le rate rimanenti? Grazie
Il Decreto Rilancio prevede che si possano cedere anche detrazioni già in corso, ma al momento non sappiamo come nè qual è la scadenza temporale di riferimento. Dobbiamo attendere le linee guida: continui a seguirmi per essere aggiornata.
Sto ristrutturando casa con la detrazione al 50%. Per il momento l’impresa esecutrice mi ha fatto una prima fattura nel mese corrente. Potrei cedere il credito alla stessa? come si fa? almeno dalle prossime fatture posso chiedere informazioni
Dal primo luglio potrà cedere il credito anche della fattura già pagata. Per le modalità bisogna però attendere le indicazioni dell’AdE.
Buona sera Architetto, mi scusi ma vorrei ancora un chiarimento:
-“caldaie a pompa di calore anche ibridi o geotermici, fotovoltaico, microcogenerazione, in case singole”
quindi su case singole necessario istallare pompa di calore????
poi sotto dice:
“altri interventi di efficientemente energetico già agevolati dall’Ecobonus ordinario” dove invece è prevista anche la sola sostituzioone della vecchia caldaia con caldaia a “condensazione” quindi il mio dubbio= è sufficiente la caldaia a condensazione oppure si accede al 110% solo se si monta pompa di calore??? ovviamente parlo di casa singola
Superbonus 110% solo con pompa di calore. Altrimenti bonus 50% o 65% con altro tipo di caldaia.
in presenza di un condominio composto da 24 alloggi tutti concessi in locazione da unico proprietario le attività connesse all’esecuzione ed utilizzazione del superbonus del 110% da chi devono essere attivate….. dall’amministratore del condominio e/o dal proprietario….. necessità di una delibera dell’assemblea condominiale???
grazie
Le ho già risposto in altra sede.
Cmq, non sono un’esperta di diritto condominiale, ma non capisco che senso avrebbe l’assemblea, visto che il proprietario è uno!
Gent.le architetto avrei bisogno di un chiarimento.
Io abito in una casa di cui il piano terra appartiene ad una singola persona, il primo piano ad un’altra e il secondo e terzo piano appartengono a me. Logicamente ognuno ha la sua entrata. Mi necessita fare il cappotto nella mia casa e mettere o i pannelli solari o il fotovoltaico. Per ottenere il bonus 110% con cessione di credito posso chiederlo solamente per la mia proprietà?
La ringrazio se mi darà una risposta.
Sì, se rispetta i requisiti richiesti.
sono proprietario di una villetta bifamiliare con ingressi completamente separati, riscaldamento indipendente, solo tetto in comune, vorrei eseguire “solo” sulla mia proprieta’ “poiche l’altra abitazione e’ disabitata” ed i proprietari non hanno interesse” lavori di isolamento termico interno + infissi +sostituzione di caldaia e pompa di calore ecc. lavori che mi consentirebbero di recuperare le 2 classi energetiche, posso usufruire dell’ecobonus 110%? oppure è necessario che anche l’altro appartamento esegua i lavori in condominio?
No, può eseguirlo anche solo lei rispettando tutti i parametri richiesti.
Intanto complimenti dottoressa Granata per il Vostro articolo. Una domanda: gli incapienti, sia se condòmini, sia se abitanti in singole unità familiari, possono comunque cedere il credito di imposta (ovviamente quello che si “genererebbe” dai lavori e dall’acquisto dei beni, perchè non hanno un proprio credito, appunto perchè incapienti)’ Quindi sostanzialmente il decreto rilancio agevola anche chi non ha imposte da versare e, tra l’altro, permette a questi soggetti (ed esclude invece gli altri?) di poter cedere il proprio credito direttamente alle banche e istituti di credito vari, giusto? Per avere il credito da cessione direttamente dalla banca, dovrà esibire prima fatture di acquisto e di esecuzione dei lavori? In tal caso però la vedo difficile, vorrebbe dire anticipare all’impresa soldi (che non ha) o sarà l’impresa ed il fornitore ad anticipare merce e manodopera (quindi fatture), sulla fiducia del cliente. Mi sembra strano poter esibire fatture se prima non si eseguono i lavori o gli acquisti. Mi sbaglio o è così?
Grazie. Con il decreto rilancio la cessione può essere effettuata da tutti, incapienti e non.
Le fatture per gli acquisti sono presentate al momento in cui vengono effettuati gli stessi, mentre per i lavori è consuetudine versare degli acconti prima dell’inizio.
Buonasera Dott.ssa Granata
dopo la sua risposta ho chiamato la banca per offrigli il credito per una ristrutturazione di facciata la RISPOSTA E NO
NON LO VOGLIO vede che non e cosi facile come si pensava gli unici che gli farebbe comodo sono i proprietari di condominio che non pagherebbero niente tanto e gratis e a proposito di questo chi vigila sui preventivi dato che i condomini non pagherebbero niente lo accetterebbero anche se si chiede il doppio tanto a loro cosa importa non tirerebbero fuori un soldo grazie aspetto con fiducia la sua risposta
Per quanto riguarda i preventivi, le assicuro che non potranno essere gonfiati perchè tra gli adempimenti previsti c’è l’asseverazione della congruità economica dell’intervento.
Questa asseverazione viene fatta dai tecnici che, se dichiarano il falso, rischiano multe da 2.000 a 15.000 euro.
Buonasera, per sfruttare l’ecobonus volevo effettuare lavori tipo “cappotto termico, infissi e facciata” ma già due imprese non hanno accettato lo sconto in fattura e, difficilmente, ne troverò qualcuna disponibile. Posso chiedere a qualche banca di finanziarmi i lavori cedendo loro il mio futuro credito d’imposta del 110%?
Sì.
Dott. Granata le faccio una domanda ed esempio
io sono chiamato da un condominio per restaurare la facciata esempio di preventivo € 200.000,00
il condominio usufruirà della fattura sconto 100% e cede a me il credito d’imposta del 110% pertanto io dovrei detrarre dallo stato 220.000,00 in 5 anni
ipoteizziamo che pago 30.000,00 € di tasse l’anno
io vado in credito di 14.000,00€ x 5 anni quando le detraggo allora questi 70.000,00 € mi scusi per me e una vera stronzata quella pensata da queste persone. perchè mi direste: facile tutti vorranno fare i lavori gratis ma bisogna vedere quale impresa lo farà.
Ma infatti proprio per questo è stata introdotta la possibilità che lei, a sua volta, possa cedere il credito a un altro soggetto (ad esempio una banca).
E’ chiaro che in un caso come il suo altrimenti non sarebbe proprio pensabile.
Buongiorno, mio figlio non ha capienza fiscale e non fa parte del mio nucleo familiare. Può cedermi il credito essendo io un soggetto capiente. Grazie
Non dovrebbero esserci problemi, ma dobbiamo attendere le modlaità attuative definite dall’AdE.
Salve, Architetto una domanda abbastanza semplice. è possibile la detrazione parziale fino a capienza irpef presunta (quindi col 10% in piu) per il committente e poi cedere il resto ad impresa (che ovviamente detrarrà il 10% in piu).. impresa che poi potra decidere anch’essa di cederlo (senza il 10% in piu in qst caso) ad istituto bancario?
Approfitto altra domanda… non si è mai parlato dell’importante fase della progettazione esecutiva che presuppone saggi prove indagini geologiche geotecniche (ex genio civile) urbanistica ed eventuale nulla osta computi metrici (redatti in un certo modo) quadri economici scheda di contratto e capitolati… ed altro senza la quale, ottenuti i titoli abilitativi, appare del tutto inutili imbastire discorsi di cessione e/o sconti. Chi paga questa importante fase (e/o quale impresa e/o banca senza risultati certi fini ad esecutivita delle opere investirebbe denaro per onorari professionisti).. ed aggiungo la direzione dei lavori la sicurezza in fase di esecuzione e le varie progettazioni ed asseverazioni energetiche?? Grazie mille
Prima domanda: me lo sono chiesta anch’io e attendo le linee guida dell’AdE.
Seconda domanda: da sempre, le spese tecniche sono detraibili, ma naturalmente solo se poi i lavori vengono realizzati.
Gentilissima Carmen,
Io avrei una domanda: supponiamo di trovare una banca che accetti la mia cessione del credito. Io anticipo la spesa per un intervento che presupporrebbe un credito del 110%. Otterrei in questo caso liquidità dalla banca pari a quanto anticipato alla ditta? In altre parole: la cessione del credito è pari al 110% o pari alla vecchia percentuale di detrazione per la suddetta opera? In altre parole ancora: la maggiorazione del 110% si ha SOLO se il contribuente si tiene il credito d’imposta per usarlo personalmente o anche in caso di cessione del medesimo alla banca/intermediario? Grazie
In realtà chi cede il credito ottiene il 100% dell’importo che dovrebbe pagare, mentre il soggetto a cui è ceduto può recuperarne con il credito d’imposta il 110%. In pratica chi si prende il credito guadagna un 10%.
Il 16 luglio 2019 ho acquistato un appartamento ricadente agevolazione sisma bonus ma non ho reddito. Mio padre lo ha pagato. Posso recuperare qualcosa sulla somma pagata e con quale procedura? Grazie
Il Decreto Rilancio parla di cessione anche per spese già pagate. Per le modalità si attendono però provvedimenti esplicativi e in ogni caso sono più di competenza di un esperto fiscale.
Buongiorno io mia ex moglie e nostri figli abbiamo 7 appartamenti in un unico lotto di terra. Possiamo convertirlo in condominio, situato in zona sismica 3 grado e portarlo al 1 grado, ristrutturandolo e in parte demolirlo per poi ricostruirlo a norma antisismica. vi ringrazio della vostra attenzione.
Sì.
Concordo pienamente con i diversi utenti che hanno commentato l’articolo.
L’incentivo analizzato nel dettaglio è una grande presa in giro.
Trovare un’impresa che abbia la forza economica di riuscire a “gestire” l’incentivo è quasi impossibile, salvo che non abbiamo a che fare con una multinazionale.
Nel mio caso sono un forfettario ed aimè non posso godere di alcun incentivo.
Sto cercando di valutare con l’impresa che dovrebbe demolire/ricostruire la casa gestendo la pratica Sisma Bonus, ma giustamente il titolare mi faceva notare la problematica di gestire 76’800,00 € in 5 anni. (80% di 96000€ Sisma Bonus – Zona 1)
Da parte di costruire bisogna trovare la banca che ti finanzia l’importo; pagare gli interessi per la somma ottenuta, di conseguenza questa somma verrà ribaltata sul committente, facendo così perdere una parte dell’incentivo.
Inoltre, può capitare che l’impresario per gestire una liquidità maggiore invogli il cliente a passare dal Sisma Bonus all’Eco Bonus, perdendo nel mio caso un altro 15%, sottolineando la difficoltà di gestire la pratica del Sisma.
Alla fine, come si può immaginare è davvero tutto molto molto complicato
Sono anche d’accordo con lei con la difficoltà di applicare l’agevolazione, ma non capisco cosa vuol dire “che l’impresario per gestire una liquidità maggiore invogli il cliente a passare dal Sisma Bonus all’Eco Bonus”.
Sono due bonus diversi che si applicano a due differenti tipologie di lavori.
Buongiorno, la cessione del credito è possibile anche da soggetti diversi da condomini e privati? ad esempio un circolo sportivo o un’azienda?
La cessione è possibile da parte di tutti i soggetti che hanno diritto ai vari bonus. Ad esempio possono fruire dell’ecobonusi i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (IRES). Se il circolo sportivo rientra in questa categoria, quindi, può cedere il credito.
Sono soggetto di cittadinanza italiana che lavora e risiede stabilmente negli Stati Uniti (REGOLARMENTE REGISTRATA PRESSO L’AGENZIA DELLE ENTRATE COME ITALIANA RESIDENTE ALL’ESTERO). I redditi da me conseguiti negli USA vengono dichiarati e tassati negli USA stessi.
Sono proprietaria in Italia di alcune unità immobiliari non locate, fra cui una per la quale il condominio sta deliberando lavori straordinari rientrante nella normativa sisma ed ecobonus, la cui complessiva rendita catastale non raggiunge il limite minimo previsto per l’annuale dichiarazione dei redditi.
Le chiedo cortesemente di indicarmi se, ai sensi di quanto previsto dal D.L. 63/2013, sono soggetto che può fruire della detrazione fiscale ivi prevista e, pertanto, soggetto che può cedere detto credito fiscale, ancorché non presenti alcuna dichiarazione dei redditi.
Sì, in effetti lei può cedere il credito.
Il tutto è veramente una scemenza unica. Come si può pensare che le ditte edili facciano da banca anticipando i bonus al cliente riprendendoli senza interessi per di più in 5/10 anni? Non lo farà nessuno…. Se invece di propaganda si volevano aiutare gli incapienti, lo Stato avrebbe dovuto REGALARE immediatamente il bonus e dine della storia…. anche perché se il marchingegno che hanno pensato funzionasse sarebbe comunque un regalo da parte dello Stato.
Ma forse l’hanno fatto così per non farlo funzionare.
In che mani.
La cessione del credito vale solo per i condomini o anche per una singola unitá immobiliare?
Nell’articolo è spiegato chiaramente che l’ecobonus si può cedere anche in caso di singole unità.
buon giorno noi siamo un impresa edile e stiamo cercando disperatamente un istituto di credito che ci finanzi la cessione del credito, ad oggi ne abbiamo girate almeno 6, ma nessuno ne sa nulla. potete aiutarci… anche in privato così non facciamo pubblicità, grazie
La cessione del credito verso banche è possibile solo da parte di cittadini incapienti.
Credo che l’impresa voglia dire: il credito (da recuperare in 10 anni) l’impresa deve farselo finanziare, ma non c’è banca disponibile a farlo, specialmente con un credito a 10 anni… avete provato con Banca Prossima o Banca Etica?
Per i facenti parte della no tax area a quali banche si devono rivolgere per ottenere un finanziamento a fronte della cessione del credito? sapreste indicarmene qualcuna che offre questa possibilità?
Grazie
Non posso fare pubblicità, ma se fa una ricerca con Google trova alcuni istituti.
Purtroppo ho fatto tutte le ricerche possibili utilizzando anche diverse chiavi di ricerca ma non trovo nulla..ho provato a chiamare più banche e anche istituti finanziari come fineco o agos ducato ma nessuno ha questo prodotto. Se lei è a conoscenza di qualche istituto, diffondere tale conoscenza non è fare pubblicità ma è dare gli strumenti necessari a chi ne ha bisogno di attuare quello che la legge prevede, altrimenti siamo alle solite, lo stato fa la teoria ma la pratica…
Ha ragione. Purtroppo si creano questi strumenti, ma poi i cittadini hanno difficoltà a metterli in pratica. Io le consiglio di affidarsi a un’associazione di tutela dei consumatori per portare in evidenza la questione, perchè in teoria tutte le banche dovrebbero offrire questo servizio ma non lo fanno.
Il bonifico che il committente dei lavori è tenuto a pagare all’impresa è la parte non relativa all’Ecobonus (ad es. il 35%), o il 100% dei costi pattuiti con l’impresa?
Se il committente opta per la cessione del bonus, deve pagare all’impresa solo la parte non ceduta con il credito.
Oltre alla causale del versamento al condominio da parte del condomino, occorre indicare codice fiscale per essere in tegola con la cessione del credito di imposta per ecobonus e quale altro elemento?
Non ci sono indicazioni particolari da rispettare. E’ il versamento fatto poi dal c.c. del condominio che dovrà contenere tutti gli elementi necessari per fruire dell’agevolazione.
Volevo sapere, a monte, io condomino devo versare le quote per riqualificazione energetica sul conto condominiale quali elementi deve contenere il versamento oltre al nome per essere idoneo alla cessione del credito?
Mi perdoni, ma non ho capito la domanda…
Mi scusi lei per la poca chiarezza.
Attualmente ho un tipo do contratto lavorativo per il quale non pago IRPEF. Avrei intenzione di acquistare un immobile nuovo. La società costruttrice tramite acquisto dei miei crediti del “sismabonus” venderebbe l’immobile “scontato” di tale quota.
Il mio dubbio é: non avendo io redditi tassabili, e quindi non potendo io potenzialmente accedere a questi bonus, posso io cedere i miei crediti alla soxietá costruttrice?
@Luigi: Il “Mi perdoni, ma non ho capito la domanda…” non era rivolto a lei, Luigi… 🙂 La sua domanda era chiarissima e le avevo già risposto in senso affermativo. La cessione e lo sconto servono proprio per i soggetti come lei che non potrebbero usufruire di detrazioni.