Acqua di cottura della pasta: può essere riciclata e di nuovo utilizzata in ambito domestico, ad esempio per innaffiare le piante o per lavare le stoviglie.
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Acqua di cottura della pasta: può essere riciclata e di nuovo utilizzata in ambito domestico, ad esempio per innaffiare le piante o per lavare le stoviglie.
Acqua di cottura della pasta: non ci si pensa, ma può essere riutilizzata in tanti modi.
L’acqua è infatti un bene prezioso ma non illimitato, da usare con grande responsabilità, senza sprechi inutili.
Quotidianamente invece ne sciupiamo troppa con rubinetti dimenticati o tenuti troppo a lungo aperti, lavaggi sotto l’acqua corrente, uso indiscriminato di lavatrice e lavastoviglie.
Ci sono molti modi per ridurne lo sperpero e riutilizzarla per nuovi usi. Quella usata per cuocere la pasta può essere ancora riciclata con diverse possibilità di utilizzo in ambito domestico.
Simbolo della tradizione culinaria italiana nel mondo, la pasta viene cucinata frequentemente nelle nostre case e tutti ne conoscono i pregi nutritivi. Non tutti, invece, sanno che la sua acqua di cottura è molto utile, oltre che disponibile in abbondanza, vista la frequenza con cui la cuciniamo.
L’acqua non solo della pasta, ma anche del riso e di altri alimenti, contiene sostanze molto ricche di principi nutritivi.
In particolare, l’acqua di pasta e riso rilascia amidi mentre quella usata per cuocere verdure, carne e pesce, rilascia vitamine e sali minerali.
Per raccoglierla e poterla riutilizzare, è necessario porre un recipiente sotto lo scolapasta; in seguito, per conservarla, può essere travasata con un imbuto in bottiglie o altri contenitori.
Uno degli usi più noti dell’acqua di cottura è l’irrigazione delle piante, visto che le sostanze nutritive in essa contenute sono molto benefiche per i vegetali. In tal caso, però, è fondamentale che l’acqua non sia salata e che sia stata lasciata preventivamente raffreddare.
Può essere utilizzata sia per le piante da fiore che per le erbe aromatiche e gli ortaggi. In particolare, nell’orto risulta molto utile per la notevole concentrazione di nutrienti presenti.
Se l’acqua è stata usata per cuocere le uova alla coque o sode, insieme a essa si possono usare i gusci per fertilizzare il terreno.
Invece, se si utilizza un paio di volte a settimana l’acqua con cui sono state lessate le verdure, si ottengono piante più forti e dalle foglie più lucide.
Un uso immediata dell’acqua di bollitura è quello del lavaggio a mano di piatti, bicchieri, posate, pentole e padelle.
L’acqua va versata nel lavandino e utilizzata mescolandola con il detersivo.
Per eliminare le incrostazioni invece l’acqua va utilizzata quasi immediatamente, quando è ancora calda. Quindi, se qualche stoviglia presenta tracce di cibi incrostati, potete versarvi quest’acqua e lasciarla per un po’ in ammollo, prima di procedere alla normale pulizia con spugna e detersivo o a inserirla in lavastoviglie.
Il potere sgrassante dell’acqua ad alte temperature è utile anche per rimuovere le incrostazioni dai fornelli o per pulire il lavabo opaco.
La pasta di sale è un prodotto naturale fatto con ingredienti commestibili, reperibili in qualunque dispensa domestica.
Può essere utilizzata per realizzare simpatiche decorazioni in fai da te anche dai bambini, vista la non tossicità degli ingredienti. Questi possono essere amalgamati proprio con l’acqua di cottura della pasta o del riso.
Essendo molto ricca di amido, l’acqua di cottura del riso può essere utilizzata per realizzare un balsamo naturale per rendere morbidi i capelli.
Basta bagnarli prima di fare lo shampoo e tenere in posa l’impacco con un asciugamano per almeno un quarto d’ora.
La presenza di amidi e sali minerali rende l’acqua idonea anche alla preparazione di un pediluvio serale, dall’effetto emolliente e rigenerante e ideale per chi soffre di gambe gonfie e pesanti.
All’acqua si potranno unire poche gocce di qualche essenza; la lavanda ha ad esempio un effetto rilassante, l’eucalipto un effetto rinfrescante.
Restando sempre nell’ambito culinario, l’acqua di cottura può essere riutilizzata in molte preparazioni:
• per allungare quei condimenti piuttosto densi, come il pesto, e distribuirli meglio nel piatto
• arricchita con erbe aromatiche, come brodo di base per minestre, zuppe e vellutate; naturalmente se è già salata bisogna ricordarsi di non aggiungere altro sale alla cottura
• per effettuare nuove cotture al vapore
• per l’ammollo di legumi secchi, come fagioli, lenticchie, ceci e piselli; dopo l’ammollo non può però essere riutilizzata per la cottura, ma ancora per innaffiare le piante
• nell’impasto di pane, pizze, focacce, torte salate.
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