La cappa da cucina serve per il riciclo dell’aria, eliminare fumi e cattivi odori e impedire che il vapore acqueo della cottura umidifichi mobili e pareti.
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La cappa da cucina serve per il riciclo dell’aria, eliminare fumi e cattivi odori e impedire che il vapore acqueo della cottura umidifichi mobili e pareti.
Cappa Electrolux (photo credit www.electrolux.it)
La cappa è un elettrodomestico da installare obbligatoriamente in presenza di un piano cottura, che ha la funzione di permettere il riciclo dell’aria, eliminare fumi e cattivi odori e impedire che il vapore acqueo, proveniente dalla cottura, crei umidità e rovini mobili e pareti della stanza.
L’aspirazione dell’aria determina un funzionamento piuttosto rumoroso dell’apparecchio, che si accentua all’aumentare della velocità.
I modelli più recenti sono però molto più silenziosi del passato, perché costruiti usando materiali insonorizzati o funzionanti con un motore esterno da collocare in altro locale e collegare mediante tubo flessibile.
In commercio esistono i più svariati modelli di cappa, diventati oggi un vero e proprio oggetto di design. Si parla infatti sempre più spesso di cappa d’arredo.
È giusto scegliere il proprio modello anche con un occhio all’estetica, ricordate però di acquistare sempre prodotti realizzati in conformità alle norme.
Le cappe si distinguono in base al loro funzionamento in:
• aspiranti
• filtranti o di ricircolo.
Nelle prime i fumi di combustione vengono aspirati da un ventilatore elettrico, passano attraverso un sistema di filtri e, infine, vengono convogliati verso un condotto che li porta all’esterno.
Esse devono essere quindi dotate di un sistema di condotte che, per espellere l’aria verso l’esterno, si innestano in una canna fumaria, distinta da quella usata per stufe, scaldabagno e caldaie.
Nel caso in cui non sia possibile realizzare questo scarico verso l’esterno, la cappa può essere filtrante, cioè dotata di appositi filtri in grado di purificare l’aria per poi immetterla di nuovo in ambiente.
Di solito queste sono installate insieme a un elettroventilatore, da posizionare nella parte più alta di una parete esterna o di una finestra.
Entrambe le tipologie sono dotate di un filtro antigrasso che trattiene grassi e vapori di cottura impedendo che entrino nell’apparecchio e ne danneggino il motore. I filtri migliori sono in metallo e hanno forma a nido d’ape.
Le cappe filtranti hanno poi anche un filtro anti odore ai carboni attivi che va sostituito ogni quattro mesi.
Di solito le cappe sono dotate di una spia che informa quando i filtri vanno sostituiti.
Molte cappe in commercio presentano in realtà un funzionamento misto, cioè si può passare dalla cappa aspirante a quella filtrante e viceversa, semplicemente azionando una leva.
Oltre alla distinzione tra cappe aspiranti e cappe filtranti possiamo fare ulteriori distinzioni in base all’aspetto dell’apparecchio.
La tipologia più diffusa di cappa per cucina è quella che presenta il condotto di aspirazione a vista e può essere installata a parete, ad angolo o a isola. In quest’ultimo caso l’apparecchio è ancorato direttamente al soffitto.
Nei modelli a incasso, invece, il condotto è nascosto da un pensile della cucina in cui la cappa è inserita, per cui è completamente integrata nell’arredo.
Più precisamente, si parla di cappa a incasso o a semi incasso, a seconda se sparisca del tutto nel mobile o risulti in parte visibile.
Negli ultimi tempi si stanno poi diffondendo le cappe da piano, visibili o a scomparsa.
Su Amazon.it ne trovate diversi modelli:
• Faber TCH04 SS16A 741
• Klarstein TR60WS
• Ciarra.
La larghezza di una cappa deve essere non minore di quella del piano cottura, per evitare che i vapori sfuggano all’aspirazione. Per questo la cappa misura in genere tra i 60 e i 120 cm.
Va posizionata a un’altezza minima di 65 cm dai fornelli a gas e di 75 cm da quelli elettrici, ma in nessun caso però può essere posta a più di 90 cm.
Un parametro importante nella scelta di una cappa è la sua portata, cioè la capacità di aspirazione, che si misura in metri cubi all’ora e va considerata in proporzione al volume dell’ambiente e alla frequenza con cui si cucina.
La cappa deve garantire almeno 5 ricambi d’aria completi della cucina per un’ora di funzionamento, per cui dovrebbe avere una portata di almeno 400 mc/h, ma se si cucina spesso e per molte persone, è meglio arrivare a 500 mc/h.
Un altro fattore da tenere in considerazione nella determinazione della portata è la forma del tubo di scarico: se questo è lungo, sottile e tortuoso, la capacità di aspirazione della cappa dovrà essere maggiore.
In caso di dubbio, comunque, è sempre meglio scegliere una cappa più potente del necessario che rischiare di averne una sottodimensionata.
Ogni cappa offre anche diversi livelli di velocità (almeno 3 o 4), da scegliere in base a ciò che si sta cucinando e al numero di pentole sul fuoco. La regolazione si effettua in genere mediante dei tasti o una levetta presenti sul frontalino.
Alcune cappe sono dotate della funzione Booster, un livello di velocità in grado di aspirare velocemente fumi o odori molto intensi e di tornare in breve a livelli normali.
Per le cappe filtranti tuttavia è preferibile non utilizzare velocità troppo elevate perché si potrebbe rischiare di non depurare l’aria adeguatamente e reimmetterla quando è ancora viziata.
L’installazione deve essere effettuata da un tecnico qualificato quale:
• un elettricista iscritto all’albo
• un tecnico di un centro d’assistenza specializzato, generalmente indicato dal costruttore.
Per prima cosa il tecnico dovrà effettuare un sopralluogo per verificare la posizione del condotto per portare l’aria all’esterno e del collegamento con l’impianto elettrico, dovrà poi misurare la dimensione in metri cubi della cucina per poter determinare la portata dell’apparecchio.
Dopo averla montata dovrà verificare che tutto funzioni perfettamente, comprese le lampade.
Fate effettuare anche periodicamente un intervento di manutenzione per verificarne il corretto funzionamento e lo stato dei filtri.
Dopo aver acquistato la cappa, come per ogni elettrodomestico, leggete con attenzione il libretto di istruzioni e tenetelo sempre a portata di mano.
Quando procedete alla pulizia della cappa, ricordate sempre di staccare la spina dalla presa di corrente, per effettuare tutte le operazioni in sicurezza.
In alcuni casi, se il collegamento non è a vista, può essere presente un interruttore con il quale si può spegnere l’apparecchio quando non lo si usa.
La pulizia si può effettuare regolarmente, ogni settimana, con panno morbido e detersivo neutro, procedendo poi a una delicata asciugatura.
Accendete la cappa al minimo quando iniziate a cucinare e lasciatela in funzione per qualche minuto dopo aver terminato.
Non lasciate però in funzione l’apparecchio mentre la finestra è aperta, perché l’aria proveniente dall’esterno ne limiterebbe l’attività, con un inutile spreco di energia.
Non lasciate mai la cappa accesa se c’è un fornello senza alcuna pentola sopra, perché la fiamma tenderebbe a salire e potrebbe provocare un incendio.
Infine, quando cucinate, accendete sempre le luci della cappa, in modo da avere il piano cottura ben illuminato.
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