Per il trattamento dei pavimenti in cotto fatti a mano, il ripristino e il recupero di antiche pavimentazioni, è necessario affidarsi a ditte specializzate.
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Per il trattamento dei pavimenti in cotto fatti a mano, il ripristino e il recupero di antiche pavimentazioni, è necessario affidarsi a ditte specializzate.
I pavimenti in cotto rappresentano la soluzione ideale per chi desidera conferire un aspetto rustico ai propri ambienti domestici, senza però rinunciare alla raffinatezza.
Il loro fascino risiede soprattutto nell’essere un rivestimento adatto non solo per la ristrutturazione di antichi casali e di immobili di prestigio, come verrebbe naturale pensare, ma anche per la finitura di funzionali abitazioni moderne.
Una delle caratteristiche fondamentali di questo materiale è infatti la sua estrema versatilità, che lo rende adatto ai più disparati contesti, oltre che a essere utilizzabile tanto in interni che in esterni.
Per sua stessa natura, il cotto è garanzia di unicità e durata. Ma per far sì che possa conservarsi al meglio del suo splendore per tanti anni, un pavimento in cotto deve essere sottoposto a trattamenti corretti.
I pavimenti in cotto, soprattutto quelli fatti a mano, sono particolarmente porosi e rischiano di assorbire tutti i liquidi, per cui il loro primo trattamento incomincia proprio durante la posa in opera.
In caso di posa a colla, soprattutto, è consigliabile procedere alla loro impermeabilizzazione. Solo il giorno successivo a questa operazione, il pavimentista potrà procedere a completare il lavoro con la stuccatura.
L’impermeabilizzazione stessa semplifica l’operazione di stuccatura, evitando risalite di umidità latente dal sottofondo e diventando il giusto supporto per il trattamento successivo.
La pulizia dei pavimenti incomincia subito dopo la posa in opera, con la rimozione dello sporco di cantiere e dei residui della posa stessa.
Prima però di calpestare o lavare le superfici è necessario attendere i tempi di posa che sono di circa 7-8 giorni per la posa a colla e 20-25 per quella a spolvero.
Una volta trascorso questo tempo, si procede per prima cosa a spazzare la superficie e bagnarla solo con acqua.
Successivamente viene steso un disincrostante acido tamponato, diluito opportunamente in acqua, agendo su pochi metri quadri alla volta.
Il prodotto viene lasciato agire per qualche minuto e si procede poi con macchine monospazzola equipaggiate con dischi in tinex (setole abrasive). Al termine dell’operazione, si raccolgono tutti i residui con un aspiraliquidi professionale e infine si risciacqua con abbondante acqua.
Il pavimento potrà essere trattato non appena diventerà perfettamente asciutto. Di solito servono 20-25 giorni, ma se prima è stato passato l’idrorepellente ne bastano 4-5.
Una volta che il pavimento sarà completamente asciutto, si potrà procedere alla stesura di prodotti impermeabilizzanti e ceranti per proteggerlo in maniera adeguata.
Ci sono tre tipologie di finitura che possono essere utilizzate a questo scopo:
• classica o tradizionale
• moderna
• bio.
La finitura classica prevede l’uso combinato di olii e cere. Di solito si stendono 2 o 3 mani di olio di lino, aspettando la completa asciugatura tra l’una e l’altra. Successivamente si stende a pennello della cera d’api in pasta e infine si lucida con una monospazzola a feltro morbido.
Questo tipo di finitura contribuisce a proteggere adeguatamente il pavimento, anche dalle macchie, ma presenta come unico limite la necessità di una frequente manutenzione con cera liquida finché lo strato protettivo non cristallizza bene.
La finitura moderna contempla l’uso di prodotti a base solvente o ad acqua. I primi sono stati utilizzati per molti anni e apprezzati per la loro efficacia, ma presentavano lo svantaggio di rilasciare a lungo esalazioni in ambiente, soprattutto in caso di posa del pavimento su impianto radiante.
Oggi siamo molti più attenti alla sostenibilità ambientale, anche in ambito domestico, per cui si stanno prepotentemente affermando i prodotti a base di acqua che, però, presentano anche altri vantaggi.
Oltre a non contenere sostanze nocive per la salute, infatti, accorciano il ciclo di lavoro perché possono essere stesi sul pavimento ancora umido, sono semplici da utilizzare anche da persone non esperte e sono in grado di conferire le proprietà antigraffio e antiusura richieste per lungo tempo.
Ma come si utilizza questo tipo di prodotto? In pratica, si applica una sostanza impregnante che crea nei primi strati del mattone un reticolo chimico in grado di renderlo antimuffa, antisalnitro e idrorepellente.
Si lascia asciugare un giorno e poi si procede all’applicazione di un anti macchia e della cera di finitura.
Questi prodotti sono tutti traspiranti quindi, pur rendendo la superficie impermeabile, lasciano uscire l’umidità di risalita.
Infine, è giusto citare anche le finiture bio, quelle che escludono nella loro composizione le sostanze sintetiche e acriliche.
Rappresentano senza dubbio il futuro per il settore, visto che l’edilizia sei evolve sempre di più nell’ottica dell’ecosostenibilità. Tuttavia, secondo gli addetti ai lavori, allo stato attuale non garantiscono ancora le stesse prestazioni degli altri prodotti.
Come tutti i pavimenti, anche quelli in cotto richiedono di essere ben puliti da polvere e impurità prima di essere lavati. Per questo, puoi utilizzare una scopa o un’aspirapolvere.
A parte questo, però, ogni materiale ha le sue esigenze diverse e il cotto non è da meno.
Per il lavaggio fai attenzione a usare sempre un detergente neutro, magari proprio quello consigliato dall’azienda produttrice. La dose ideale è un bicchiere diluito in un secchio d’acqua. Potrebbe andare bene anche del sapone naturale di Marsiglia, in scaglie da sciogliere in acqua tiepida.
Dopo il lavaggio, procedi ad asciugare bene con un panno morbido.
Cotto Ducale produce pavimenti in cotto completamente fatti a mano nella propria fornace. La produzione avviene secondo i dettami di un’antica procedura di lavorazione detta Metodo Etrusco, che consiste nella battitura e pressatura a mano, in un successivo periodo di essiccazione naturale e infine nella cottura a legna.
L’azienda utilizza unicamente argille pure, senza l’aggiunta di coloranti e sostanze chimiche.
La cottura a 1000° per 24 ore li rende perfettamente antigelivi e quindi idonei anche per le applicazioni in esterno.
Gli esperti di Cotto Ducale sono inoltre specializzati nel trattamento del cotto, ripristino e recupero di antiche pavimentazioni.
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