Il condizionatore senza unità esterna rappresenta la soluzione ideale per chi vuole climatizzare la propria casa senza modificare l’estetica della facciata.
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Il condizionatore senza unità esterna rappresenta la soluzione ideale per chi vuole climatizzare la propria casa senza modificare l’estetica della facciata.
Condizionatore senza unità esterna Olimpia Splendid
Un condizionatore è solitamente formato da un’unità interna (lo split) e una macchina esterna (il motore).
In molti casi l’installazione della macchina esterna risulta difficoltosa per la morfologia dell’edificio, mentre in altri è addirittura impossibile perché vietata.
Il condizionatore senza unità esterna rappresenta allora la soluzione ideale per chi vuole climatizzare la propria casa, senza intaccarne l’estetica in facciata.
Il classico motore esterno è infatti sostituito da due piccoli fori necessari per lo scambio d’aria con l’esterno.
La diffusione di questo sistema di climatizzazione è dovuta alla maggiore attenzione da parte dei tecnici dell’edilizia alla salvaguardia dell’estetica degli edifici storici. La proibizione di installare macchine esterne in determinati contesti ha infatti fatto sviluppare la tecnologia, riducendone i costi e rendendoli ormai alla portata di un pubblico più vasto.
Del resto, anche in assenza di vincoli paesaggistici o architettonici, ci può essere un regolamento condominiale particolarmente rigido che vieta l’installazione degli apparecchi in facciata.
Anche se non ci sono divieti, il posizionamento della macchina esterna può essere complicato (si pensi ad abitazioni ubicate ai piani alti di edifici privi di balconi).
La scelta in questi casi diventa quasi obbligata.
Oltre ad avere indubbi vantaggi, questa soluzione presenta però anche alcuni limiti che è opportuno conoscere e che andremo a scoprire in questo articolo.
In realtà già da tempo sono presenti in commercio i condizionatori privi di unità esterna: si tratta di quelli portatili, che offrono in più la comodità di essere spostati da una stanza all’altra grazie alla presenza di rotelle.
L’evoluzione del mercato ha in anni più recenti portato allo sviluppo di modelli di tipo fisso, che possono essere installati a parete, in alto o vicino al pavimento.
Ed è di questi in particolare che parleremo nel nostro articolo.
Il funzionamento di un condizionatore monoblocco è del tutto analogo a quello di uno di tipo tradizionale.
In questo caso, però, la macchina interna integra in un unico blocco la parte condensante e la parte evaporante e contiene quindi anche il compressore.
Tramite fori che lo collegano con l’esterno, lo split preleva l’aria calda, la tratta con il gas refrigerante e la reimmette rinfrescata in ambiente.
Il principale vantaggio dell’utilizzo di un climatizzatore privo di unità esterna sta proprio nell’assenza di questa macchina.
L’unità esterna è infatti piuttosto ingombrante e spesso occupa molto spazio sul balcone o è di difficile montaggio quando ci sono solo finestre.
Non solo. Questa macchina è anche piuttosto rumorosa e la sua presenza rappresenta spesso motivo di discussione in condominio. La sua assenza riduce quindi notevolmente il rumore dovuto al funzionamento dei condizionatori.
Non dimentichiamo poi che in alcuni contesti è proprio vietata l’installazione dei climatizzatori. Ciò accade ad esempio negli edifici vincolati dal punto di vista storico e architettonico, in cui è importante non modificare la facciata, ma anche in contesti tutelati dal punto di vista paesaggistico e ambientale.
L’unico modo per climatizzare gli ambienti presenti in questi edifici è quindi quello di utilizzare condizionatori che non hanno bisogno di macchinari esterni, ma solo di due piccoli fori.
Infine, l’assenza del motore esterno semplifica i lavori di manutenzione, perché non è necessario compiere operazioni spesso pericolose per raggiungerla.
Naturalmente esiste sempre il rovescio della medaglia, per cui anche i climatizzatori privi di unità esterna hanno i loro difetti.
Primo tra questi la minore efficienza energetica rispetto a quelli tradizionali. Il motore esterno, infatti, consente di avere macchine con una potenza più elevata.
Per la loro installazione i climatizzatori senza unità esterna richiedono di essere posizionati direttamente su una parete che dà verso l’esterno. Non è una soluzione obbligatoria ma è l’unica che permette di evitare i lavori di canalizzazione, più invasivi e naturalmente con costi maggiori di manodopera e materiali. Inoltre la canalizzazione contribuirebbe anche a ridurre ulteriormente le prestazioni dell’apparecchio.
La macchina interna risulta essere più voluminosa, perché racchiude tutte le componenti dell’impianto, compreso il motore, e quindi questo può comportare problemi di posizionamento.
C’è poi il problema del rumore. Come abbiamo detto, l’assenza del motore all’esterno evita decisamente il disturbo ai vicini e le liti conseguenti.
All’interno, però, il rumore è presente ed è anzi superiore a quello dei tradizionali split, proprio perché le macchine inglobano anche il compressore.
Anche se i modelli più recenti hanno notevolmente ridotto le emissioni sonore, l’installazione di questo tipo di apparecchi resta consigliabile soprattutto per la zona giorno, mentre è preferibile evitarla nelle camere da letto.
I lavori per l’installazione di un condizionatore di questo tipo non sono tanto diversi da quelli necessari per un climatizzatore normale.
Sostanzialmente si tratta di fissare la macchina alla parete, a una certa altezza, e di praticare i fori per l’espulsione dell’aria che hanno un diametro di circa 16 cm.
Fate attenzione a come viene fissato l’apparecchio. Se l’intervento non è realizzato a regola d’arte, potrebbe ulteriormente ampliare il problema del rumore durante il funzionamento a causa delle vibrazioni.
Lo scarico della condensa dovrà essere incanalato in una tubazione per le acque bianche o in un recipiente di plastica da svuotare periodicamente.
La diffusione della tecnologia ha contribuito, come detto, alla riduzione dei prezzi. Come in tutti i casi, però, i costi possono rientrare un certo range di prezzo dipendente da vari fattori, come marca, potenza, design, ecc..
Il costo di un climatizzatore monoblocco può andare dai 250 euro di un modello da 7.000 BTU agli 800 – 1.200 euro di macchine da 9.000 – 12.000 BTU, fino alle soluzioni più sofisticate che possono costare 3.000 euro e oltre.
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