5 modi leciti per avere una casa gratis (o quasi)

Non sono magie o scorciatoie ma esistono sistemi, assolutamente leciti, che permettono a molte persone di accedere a una casa gratis o quasi.

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Come ottenere una casa gratis

In un’epoca in cui i prezzi degli immobili sembrano inaccessibili per la maggior parte dei risparmiatori, il sogno di possedere una casa si è trasformato, per tanti, in una chimera. L’aumento del costo della vita, i mutui sempre più difficili da ottenere e il mercato immobiliare in costante crescita hanno reso l’acquisto di una casa una sfida per chi non dispone di risparmi consistenti o di redditi elevati. Eppure, esistono alternative che, sebbene non convenzionali, possono aprirti le porte di una casa senza dover investire somme astronomiche.

In questo articolo esploreremo cinque approcci sorprendenti per ottenere una casa gratis o quasi. Sebbene ciascuna opzione richieda impegno, flessibilità o creatività, ciò dimostra che con una mentalità aperta è possibile aggirare i tradizionali ostacoli finanziari.

Non si tratta di magie o scorciatoie, ma di strategie reali che hanno permesso a molte persone di trovare una sistemazione senza dover accendere un mutuo o dilapidare i risparmi di una vita. Sei pronto a scoprire come trasformare un sogno in realtà?

1. Casa gratis con l’usucapione

L’usucapione è un istituto giuridico che consente di acquisire la proprietà di un bene immobile, come la casa, attraverso il possesso continuato e pacifico nel tempo. In Italia, questa possibilità è regolata dal Codice Civile che stabilisce requisiti precisi per chi desidera ottenere un immobile tramite questo istituto.

Perché l’usucapione sia valida, il possesso deve essere continuo, ininterrotto e pubblico, senza che il legittimo proprietario lo contesti. Inoltre, deve essere pacifico, ossia non ottenuto con la forza, e accompagnato dall’intenzione di comportarsi come proprietario. Il termine minimo previsto per l’usucapione ordinaria è di 20 anni, ridotto a 10 in alcuni casi specifici, come l’acquisto di un immobile con un titolo non valido ma in buona fede.

Nonostante l’apparente semplicità, ottenere una casa tramite usucapione è un percorso tutt’altro che agevole. Innanzitutto, il possesso deve essere dimostrato con prove tangibili, come testimonianze, ricevute di pagamento per manutenzioni o documenti che attestino la gestione dell’immobile.

Poi, occorre avviare un procedimento giudiziario per ottenere il riconoscimento formale della proprietà, un passaggio che richiede tempi lunghi e costi non trascurabili.

Insomma, l’usucapione è una strada possibile ma lunga e complessa e difficilmente percorribile per chi ha bisogno di ottenere una casa gratis in breve tempo.

2. Casa popolare (quasi) gratis

Un altro modo per ottenere una casa gratis o quasi per chi ha problemi economici è richiedere l’assegnazione di una casa popolare.

Le case popolari sono alloggi di proprietà pubblica messi a disposizione da enti locali, come Comuni o aziende regionali per l’edilizia residenziale pubblica, con l’obiettivo di garantire una soluzione abitativa a persone e famiglie in difficoltà economica o sociale.

Questi alloggi, spesso situati in complessi residenziali appositamente costruiti, sono affittati a prezzi calmierati rispetto a quelli di mercato, permettendo a chi ha redditi bassi o lavoro precario di accedere a un’abitazione dignitosa.

L’assegnazione delle case popolari avviene tramite bandi pubblici che vengono emessi periodicamente dai Comuni. Per partecipare, i richiedenti devono presentare domanda e soddisfare specifici requisiti, che possono variare leggermente da una regione all’altra.

I requisiti principali includono:
• reddito familiare inferiore a una determinata soglia
• assenza di proprietà immobiliari adeguate alle esigenze del nucleo familiare
• residenza o attività lavorativa nel Comune o nella regione in cui si presenta la domanda.

Una volta verificati i requisiti, i candidati vengono inseriti in graduatorie che tengono conto di fattori come il reddito, la composizione del nucleo familiare, eventuali condizioni di disabilità o fragilità sociale e l’urgenza abitativa. Le assegnazioni seguono l’ordine di queste graduatorie, anche se le tempistiche possono essere lunghe a causa dell’elevata domanda rispetto all’offerta.

Le case popolari rappresentano una risorsa fondamentale per combattere l’emergenza abitativa. Il numero limitato di alloggi disponibili richiederebbe però una gestione oculata e politiche di ampliamento delle risorse abitative pubbliche che spesso sono assenti nel nostro Paese.

3. Casa gratis attraverso la donazione

La donazione immobiliare è un contratto mediante il quale una persona, il donante, trasferisce gratuitamente la proprietà di un immobile a un’altra persona, il donatario, senza ricevere in cambio alcun corrispettivo. Questo tipo di atto è regolato dal Codice Civile ed è utilizzato solitamente in ambito familiare, ad esempio per il trasferimento di una casa da un genitore a un figlio.

Per formalizzare la donazione, è indispensabile l’intervento di un notaio, poiché l’atto deve essere redatto in forma pubblica. Il notaio si occupa di verificare che il donante sia pienamente capace di intendere e di volere e che l’immobile sia privo di vincoli legali o ipoteche che possano ostacolare il trasferimento.

Pertanto la donazione non è completamente gratuita perché comporta spese, come quelle appunto notarili, comprensive delle imposte di registro, catastali e ipotecarie.

È importante poi ricordare che la donazione non può ledere i diritti dei legittimari, cioè di quei familiari (ad esempio coniuge, figli o genitori) che per legge hanno diritto a una quota minima del patrimonio del donante. In caso di violazione di tali diritti, i legittimari possono impugnarla anche dopo la morte del donante.

4. Casa in comodato d’uso gratuito

Il comodato d’uso gratuito è un contratto tramite il quale il proprietario di un immobile, detto comodante, concede a un’altra persona, il comodatario, l’uso gratuito della casa per un periodo determinato o indeterminato. Questo accordo, disciplinato dagli articoli 1803 e seguenti del Codice Civile, è particolarmente utile per supportare parenti, amici o persone in difficoltà, offrendo loro una soluzione abitativa senza scopo di lucro.

Il contratto di comodato può essere stipulato in forma scritta o orale. Se vuoi usufruirne ti consiglio di formalizzarlo per evitare possibili incomprensioni attraverso la registrazione all’Agenzia delle Entrate.

A ogni modo, se usufruisci di una casa in comodato hai l’obbligo di utilizzarla con diligenza, rispettando la destinazione d’uso pattuita. Ad esempio, se l’immobile è destinato ad abitazione, non può essere trasformata in un ufficio o ceduta a terzi. Inoltre, sei tenuto a restituire l’immobile al termine del contratto o quando il comodante ne faccia richiesta, soprattutto in caso di necessità urgente e documentata.

Le spese ordinarie, come le utenze e la manutenzione corrente, sono a tuo carico, mentre quelle straordinarie spettano al proprietario, salvo accordi differenti.

Il comodato d’uso gratuito offre quindi un vantaggio economico importante, ma richiede un rapporto di fiducia e il rispetto rigoroso delle condizioni concordate.

5. Casa a 1 euro da ristrutturare

L’iniziativa delle case a 1 euro è un progetto promosso da molti Comuni italiani, soprattutto nelle aree rurali e nei centri storici meno abitati, per combattere lo spopolamento e valorizzare il patrimonio immobiliare abbandonato. Si tratta di una proposta che consente di acquistare immobili dismessi a un prezzo simbolico, con l’obbligo di ristrutturarli entro un certo periodo.

Gli immobili coinvolti sono spesso vecchie abitazioni, talvolta in condizioni precarie, lasciate dai precedenti proprietari che non erano più in grado di mantenerle. I Comuni, diventati proprietari o mediatori di queste case, le mettono sul mercato con l’obiettivo di attrarre nuovi residenti o investitori.

Se acquisti casa a 1 euro devi impegnarti però a ristrutturarla, seguendo specifiche condizioni stabilite dal bando comunale. Dovrai presentare un progetto e in alcuni casi versare una cauzione, che viene restituita una volta completati i lavori entro il termine stabilito (di solito 1-3 anni). I costi di ristrutturazione, che possono variare notevolmente a seconda delle condizioni dell’immobile, saranno a tuo carico, così come le spese notarili.

Questo metodo è particolarmente interessante per chi desidera trasferirsi in un ambiente tranquillo, avviare attività turistiche o semplicemente contribuire alla rinascita di borghi storici. Occorre però valutare con attenzione i costi complessivi dell’operazione.

Conclusioni

Esiste (purtroppo) un altro modo per ottenere una casa senza spendere ma si tratta di una pratica illegale: l’occupazione abusiva. Consiste nell’entrare e stabilirsi in un immobile vuoto o disabitato senza il consenso del proprietario o senza un titolo giuridico valido.

È vero che alcune persone ricorrono a questa soluzione per necessità estrema, ma è fondamentale ricordare che l’occupazione abusiva comporta conseguenze legali gravi, tra cui lo sgombero forzato, denunce penali e sanzioni economiche. Inoltre, può compromettere la possibilità di accedere in futuro ad agevolazioni come l’assegnazione di case popolari.

La difficoltà di accedere a un’abitazione non giustifica il ricorso a metodi fuori legge, che alimentano tensioni sociali e compromettono il diritto alla proprietà di persone oneste. È sempre preferibile esplorare vie legali e sostenibili, come quelle descritte in questo articolo, per trovare una soluzione abitativa dignitosa e rispettosa delle regole.




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